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Città di Falconara, Bramucci a tutto campo: «Pronti per questa nuova avventura»

falconaracittaaLa squadra femminile affidata a Neri mentre Angeletti è confermato per la C1 maschile. I giovani, il mercato, il PalaBadiali e tanto altro per la squadra che rappresenta le Marche del futsal

Nell’estate torrida del futsalmercato, tra tanti colpi messi a segno e in attesa dell’avvio del nuovo campionato, il Città di Falconara è rimasto silenzioso. Finora. Spetta al presidente Marco Bramucci dare le prime informazioni su quel che sarà la stagione 2017/2018 dei Citizens.

 
Allora, Presidente, siamo pronti per partire?
Sì, siamo pronti. Parteciperemo come lo scorso anno alla serie A femminile, finalmente sotto questa egida, e alla serie C1 maschile. In questi due settimane completeremo il solito iter burocratico per le iscrizioni. A livello amatoriale ripeteremo l’esperienza del campionato provinciale CSI.

Serie A femminile che si prospetta a girone unico?
Direi finalmente. Non avremo più i problemi di organizzazione della fase successiva alla regular season e le solite logiche disparità in fase di divisione di gironi. Sarà più eccitante incontrare tutte le squadre tra andate e ritorno. A noi cambia davvero poco a livello di trasferte, stando al centro d’Italia. Nelle isole noi ci siamo sempre andati e torneremo a farlo con piacere. Finalmente potremo giocare a un orario fisso in casa, le 17. E si sa quanto il pubblico conti per noi.

A livello giovanile?
La novità di quest’anno sarà la creazione di una squadra Giovanissimi, dove avremo ragazzini e ragazzine. Parteciperemo al campionato Juniores maschile e come la scorsa stagione alla juniores femminile e alla serie C come cadetta. Sempre se avremo ragazze a sufficienza.

Come mai questa possibilità?
Le nostre giovani hanno molto richieste, alcune formulate in maniera corretta, altre molto meno. E ci comporteremo di conseguenza al momento di eventuali uscite. Il consiglio che stiamo dando è di non avere fretta. Queste ragazze avranno modo in futuro di giocare tanto nelle prime squadre. L’età è dalla loro parte. Ma qui hanno l’opportunità di allenarsi a un certo livello. Mi pare che in giro ci sia molta improvvisazione e una fame disperata di ragazze per completare i roster. Un problema.

Come si risolve?
Creando nuove giocatrici. Facendo settore giovanile dalla base. Avvicinando a questo sport nuove ragazze. Alle finali nazionali eravamo solo tre società d’élite a partecipare. Mi pare ci sia una grande corsa all’oro e pochissima programmazione. A livello marchigiano, idem, con le dovute proporzioni. In quest’ottica un bel segnale è arrivato con la Nazionale Under 17, anche se alla riunione dei rappresentanti regionali di calcio a 5 a Roma, in 6 ore di riunione, non è stato speso neanche un minuto per il femminile. Male, male.

A livello di allenatori come ci si è mossi?

Ti parlo solo di allenatori. Lo staff è da ultimare. Il tutto all’insegna del mix tra continuità e novità. La prima squadra femminile sarà affidata a Massimiliano Neri, lo scorso anno direttore tecnico. La maschile riavrà Mirco Angeletti come head coach. Nella juniores ci sarà Francesco Cesaroni. Per i settori in costruzione, femminile e giovanissimi, aspettiamo di avere la conferma numerica di ragazze e ragazzi per emettere nomine ufficiali.

Parliamo del roster del Città di Falconara di serie A femminile.
Ci siamo mossi con molta calma. E sottotraccia. Non abbiamo nessuna fretta. A costo di arrivare secondi in alcune operazioni. Sarà un team composto da 8/9 seniores e 5/6 juniores. L’ossatura della prima squadra è ottima. Nei prossimi giorni daremo le prime notizie di innesti e conferme. Ci manca ancora qualcosa. Ma prenderemo solo giocatrici di cui siamo fermamente convinti.

Ci sono stati già diversi addii.
Siamo ormai abituati a cambiare molto. Questo futsal femminile ad alto livello lo impone. In realtà sono solo 80-90 le ragazze tra italiane e straniere in grado di poter e voler fare questo sport qui in Italia. Spesso è difficile far collimare esigenze lavorative, economiche e di studio. Così i cambiamenti non sono legati solo a questioni sportive. Di tutte le ragazze che sono state qui ho un eccellente ricordo. Falconara non dimentica. Non dimentica mai. E mi piace davvero quando capita che ricordino con piacere le loro avventure nel Città di Falconara. Qualche volta è capitato che non ci si sia lasciati benissimo. Ma non si deve commettere l’errore di mischiare l’aspetto umano con quello sportivo. Personalmente mi piacerebbe riaverne qualcuna di nuovo qui al Badiali. E non è detto che non ricapiti già quest’estate.

E nel maschile?
Vedi sopra. Nessuna fretta. La rosa della nascitura Juniores vede già 18 ragazzi. Per cui non avremo problemi a pescare anche da lì. Ci mancano un paio di giocatori per chiudere la rosa della prima squadra, con lo scheletro del roster già impostato.

Si era vociferato di eventuali collaborazioni con altre società.

Siamo sempre molto chiacchierati. A me questo diverte. L’unico notizia vera è che avevamo provato, come lo scorso anno, a unire le forze con la Dinamis 1990. Ma hanno preferito proseguire con le loro gambe. Massimo rispetto per la loro scelta, anche se non credo abbia proprio senso avere due squadre di calcio a 5 a Falconara nella stessa categoria. Per il resto noi non cambieremo mai. Sia nome che identità. E non ce ne andremo mai dal posto dove siamo nati. Via Stadio, l’estate di 22 anni fa.

Proseguirà la gestione del Palasport Badiali?

Non alle condizioni proposte dall’amministrazione comunale nel bando presentato di recente. A cui, come già comunicato, non parteciperemo. Il PalaBadiali ha urgente bisogno di migliorie. E non vedo come questa responsabilità debba ricadere su chi ne sarà incautamente l’affidatario. Le recenti MiniOlimpiadi, cui abbiamo dato il nostro solito contributo organizzativo, hanno mostrato a tutti qual è il polmone sportivo e verde di Falconara Marittima: il Quartiere Stadio. Con lo stadio Roccheggiani ed il palasport per troppi anni dimenticati da ogni tipo d’intervento.

A proposito di rimostranze. Sono ancora affissi in città due gigantografie di calciatrici del CDF con dietro un’immagine di Falconara con la scritta “Falconara, città di serie A”.
Questa squadra è patrimonio della città. Una città dalle cento contraddizioni, dai mille problemi. Ma è la nostra città. La città del mare, della sua collina sul mare, dei suoi castelli. Ma anche patrimonio marchigiano. Perché sarà l’unico team delle regione a partecipare a questo primo torneo a girone unico. Portando in giro in Italia il nome di Falconara. Con orgoglio ringrazio quanti ci hanno sostenuto. Ci sostengono. E ci sosteranno. Perché questa è la squadra della gente. Con piacere saluto i nostri partner commerciali. Quelli vecchi. E con stupita e gradita sorpresa saluto quelli nuovi. Evidentemente l’immagine che abbiamo dato è più che positiva. Un giorno qualcuna di quelle ragazze non sarà più solo un poster. Scenderà da quelle gigantografie e sarà di nuovo in campo. Al solito posto. Nel vecchio hangar di via Stadio.