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UBI Banca risultati consolidati 2016

ubibancaLa prima fase del Piano Industriale è in corso di conclusione in anticipo sui tempi e con

risultati migliori di quanto previsto:

– Dopo aver concluso a novembre la prima ondata di incorporazioni in UBI delle prime

due Banche Rete (BRE e BPCI), senza alcun impatto negativo o incidenti sulla clientela,

il 20 febbraio verranno incorporate tutte le altre 5 Banche Rete (Banca Popolare di

Bergamo, Banco di Brescia, Banca di Valle Camonica, Banca Popolare di Ancona e

Banca Carime) in netto anticipo sui tempi previsti.

– A seguito degli accordi sindacali, 500 risorse sono in uscita dal Gruppo a fine febbraio

2017. Peraltro, sempre in anticipo sui tempi previsti, sono state ricevute richieste di

adesione al fondo di solidarietà per oltre 1.250 risorse.

– Il minor sviluppo degli impieghi a breve termine e il relativo impatto sul margine di

interesse sono stati più che compensati dal minor costo della raccolta e dall’incremento

delle componenti commissionali, trascinate in particolare dalla forte crescita del

risparmio gestito.

– Gli oneri operativi sono in diminuzione nonostante l’assorbimento dei maggiori

contributi ordinari e straordinari ai Fondi di Garanzia

– La riduzione radicale della dimensione dei nuovi flussi di crediti problematici

provenienti da bonis, accompagnata alla manovra di utilizzo della shortfall effettuata a

giugno 2016, ha permesso una forte riduzione dello stock dei crediti deteriorati sia in

termini di valore lordo (12.521 milioni da 13.434 nel 2015) che in termini di valore netto

(8.056 milioni da 9.689 nel 2015)

– Nell’insieme, una serie di risultati già conseguiti che creano le condizioni per poter

prevedere un 2017 con risultati in forte miglioramento rispetto al 2016.

– Infine, in coerenza con quanto già comunicato in sede di Piano Industriale, viene

proposta per l’esercizio 2016 la distribuzione di un dividendo cash di 11 centesimi per

azione.

I principali numeri dell’esercizio 2016 rispetto al 2015

 Stato patrimoniale

– Cresce del 2%, al netto dell’effetto performance, la raccolta totale sulla clientela

captive del Gruppo:

– Si mantiene elevato il flusso di depositi a vista (lo stock ammonta a dicembre 2016 a

52,4 miliardi rispetto ai 50,3 di settembre 2016 e ai 47,7 del dicembre 2015)

– Prosegue la crescita progressiva dello stock di risparmio gestito e della raccolta

assicurativa, che segnano rispettivamente +11,8% e +14,1% rispetto a fine dicembre

2015 (+3,8% e +2,3% rispetto a settembre 2016), totalizzando rispettivamente 38,1 e

16,5 miliardi di euro.

– Si mantengono stabili gli impieghi in bonis anno su anno assorbendo la riduzione del

portafoglio in run off e l’impatto dell’attività di selezione ed eliminazione delle posizioni

a EVA negativo

– Prosegue il miglioramento fisiologico della qualità del credito

a fine dicembre 2016 lo stock di crediti deteriorati lordi totali si riduce ulteriormente

a 12.521 milioni (-6.8% vs dicembre 2015 e -5,4% vs settembre 2016), contribuendo,

assieme alle maggiori rettifiche, alla riduzione dello stock totale di crediti deteriorati

netti a 8.056 milioni (-16,9% vs dicembre 2015 e -3,3% vs settembre 2016)

– I crediti deteriorati lordi rappresentano il 14,4% del totale crediti lordi (15,1% nel

2015); i crediti deteriorati netti scendono al 9,8% dei crediti totali netti (11,5% nel

2015)

– Si riduce significativamente la formazione di nuovi crediti deteriorati: i flussi da

crediti in bonis a deteriorati risultano in contrazione del 47% rispetto a dicembre

2015. Rispetto al picco storico annuale del 2012, i flussi da bonis a deteriorati

risultano ridotti del 70% e sostanzialmente in linea con il 2007.

– Si alzano ulteriormente le coperture dei crediti deteriorati totali, che raggiungono,

inclusi gli stralci1

, il 45,8% (45,1% a settembre 2016 e 37,2% a dicembre 2015).

– Si confermano solidi gli indicatori patrimoniali:

– CET1 ratio “fully loaded” all’11,22% rispetto all’11,28% di settembre 2016. Si

rammenta che il CET1 fully loaded non include l’effetto della deducibilità fiscale

delle maggiori rettifiche su crediti effettuate con riassorbimento della shortfall, che

porteranno progressivamente un beneficio stimato in oltre +40 punti base.

– Leverage ratio “fully loaded” al 5,6%

– NSFR e LCR >1

 Conto economico

Includendo gli impatti degli oneri previsti per l’attuazione del Piano Industriale contabilizzati

“up front” a partire da giugno 2016 (circa 850 milioni netti), i contributi straordinari al Fondo

di Risoluzione (50,4 netti) e la svalutazione del Fondo Atlante (52,9 netti), il 2016 si chiude con

una perdita di 830,2 milioni (utile di 116,8 milioni nel 2015).

Al netto degli impatti del Piano Industriale e delle poste straordinarie, il 2016 si è chiuso con

un utile normalizzato di 111,6 milioni, che sconta una riduzione significativa dell’apporto della

finanza (153,7 milioni rispetto ai 290,6 del 2015) e maggiori contributi ordinari al Fondo di

Risoluzione e al Deposit Guarantee Scheme per 33,2 milioni nel 2016, e che va a raffrontarsi

con un utile di 189 milioni normalizzato nel 2015.

Principali evidenze economiche:

– La flessione del margine d’interesse è dell’8,2% su base annua. Non include i benefici del

TLTRO2. La fase di flessione è in forte rallentamento, come dimostra l’andamento del

4trim2016 che a parità di giorni con il 3trim2016 produce un risultato sostanzialmente

analogo (circa 365 milioni vs 368)

– Grazie alla significativa evoluzione della raccolta indiretta, e in particolare di quella gestita,

le commissioni salgono del 2,7% rispetto al 2015, a 1.335 milioni. Nel 4trim2016 le

commissioni nette si sono attestate a 346,2 milioni, in crescita rispetto ai 321,4 milioni del

3trim2016 anche al netto delle commissioni di performance (18,3 milioni di euro) e rispetto

ai 330,6 milioni del 4 trim 2015.

– Prosegue il controllo degli oneri operativi, pari a 2.153,5 milioni nel 2016, in riduzione

dell’1% o di 21,7 milioni rispetto ai 2.175,2 milioni del 2015 nonostante maggiori contributi

ordinari e straordinari al Fondo di Risoluzione e al Deposit Guarantee Scheme (131,9

milioni nel 2016 rispetto a 98,7 nel 2015).

– Costo del credito, al netto degli effetti del Piano Industriale2

, a circa 715 milioni rispetto ai

circa 803 milioni del 2015

– Rettifiche di valore per deterioramento di altre attività per 130,1 milioni (16,9 milioni nel

2015) riferite all’elevata svalutazione del Fondo Atlante (73 milioni) e al sostanziale

azzeramento del rischio di credito residuo legato a strumenti finanziari rivenienti da

posizioni di credito deteriorato, contabilizzato nel 2trim2016 (47 milioni).

* * *

Bergamo, 9 febbraio 2017 – Il Consiglio di Gestione di Unione di Banche Italiane Spa (UBI Banca)

ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e consolidato di UBI Banca relativi all’esercizio

chiusosi il 31 dicembre 2016, che verranno sottoposti per approvazione al Consiglio di Sorveglianza

il 7 marzo p.v..

Il Consiglio di Gestione proporrà all’Assemblea, che si terrà in unica convocazione il 7 aprile 2017,

la distribuzione di un dividendo unitario di 0,11 euro per ciascuna delle azioni che risulteranno in

circolazione dopo il completamento delle operazioni di concambio relative alle fusioni previste per

il completamento del progetto Banca Unica (data di efficacia 20 febbraio 2017), al netto delle azioni

che saranno detenute in portafoglio.

Il dividendo, se deliberato dall’Assemblea nella misura proposta, sarà messo in pagamento con data

di stacco, record date e data di pagamento rispettivamente il 22, 23 e 24 maggio 2017.

* * *

I risultati dell’esercizio 2016 rispetto al 2015

L’esercizio 2016 si è chiuso, dopo la contabilizzazione “up front” degli impatti degli oneri previsti

per l’attuazione del Piano Industriale lanciato a giugno 2016 (circa 850 milioni netti), i contributi

straordinari al Fondo di Risoluzione (50,4 milioni netti) e la svalutazione del Fondo Atlante (52,9

milioni netti), con una perdita di 830,2 milioni (utile di 116,8 milioni nel 2015).

Al netto degli impatti del Piano Industriale e delle poste straordinarie, il 2016 si è chiuso con un utile

normalizzato di 111,6 milioni (189 nel 2015), che sconta una riduzione significativa dell’apporto

della finanza (153,7 milioni rispetto ai 290,6 del 2015) e maggiori contributi ordinari al Fondo di

Risoluzione e al Deposit Guarantee Scheme per 33,2 milioni.

Si rammenta che gli impatti derivanti dall’attuazione del Piano Industriale, contabilizzati

essenzialmente nel secondo trimestre dell’anno, ammontano complessivamente a circa -850 milioni

netti e riguardano, in particolare:

 l’incremento delle rettifiche su crediti, di cui circa 851 milioni (586 al netto di imposte e di

terzi) riconducibili a rettifiche già dedotte dal patrimonio di vigilanza (la cosiddetta

“shortfall”), da ricondursi anche all’obiettivo di riduzione del rapporto tra crediti deteriorati

netti e patrimonio tangibile (Texas Ratio) in arco di Piano,

 gli oneri per incentivi all’esodo per 323 milioni (207 al netto di imposte e di terzi) finalizzati

alla progressiva riduzione degli organici del Gruppo; a tal proposito si informa che 500

risorse usciranno dal Gruppo su base volontaria a fine febbraio, e che sono state ricevute

richieste di accesso al Fondo di Solidarietà da parte di oltre 1.250 risorse.

 l’impairment dei marchi (63 milioni, 38 al netto di imposte e terzi) e parte delle spese

progettuali (23,4 milioni circa, 15,5 al netto di imposte e terzi) correlati al progetto “Banca

Unica”, e impairment su immobili (4,6 milioni lordi, 3,1 milioni netti).

 

L’esercizio 2016 si è chiuso con proventi operativi pari a 3.119,5 milioni, rispetto ai circa 3.371

del 2015, segnati dal minor contributo del margine d’interesse e della finanza, mentre risulta in

sostenuta crescita l’apporto delle commissioni nette, spinto dall’accelerazione del risparmio gestito.

Nel dettaglio, il margine d’interesse, pari a circa 1.498 milioni, ha mostrato una flessione rispetto

ai 1.631 milioni del 2015, attribuibile sia alla riduzione del contributo del portafoglio titoli di

proprietà (-62 milioni netto dell’interbancario) – per il quale è in corso una manovra di riduzione e

ricomposizione, come da Piano Industriale –, sia alla contrazione del risultato dell’intermediazione

con la clientela (-72 milioni). In particolare, con riferimento a quest’ultimo ambito, la forte

diminuzione degli interessi passivi sulla raccolta (-235 milioni anno su anno), conseguita grazie alla

ricomposizione del mix di funding, non ha potuto compensare l’effetto negativo della riduzione dei

tassi di mercato (l’Euribor a 1 mese è sceso in media di -27 punti base) sui tassi degli impieghi, in

presenza di sostanziale stabilità dei volumi medi.

L’andamento del margine d’interesse risente inoltre della riduzione degli interessi attivi registrati

sulle attività deteriorate, in relazione alla significativa contrazione dei volumi di inadempienze

probabili, pari a -45,8 milioni anno su anno.

Le commissioni nette risultano in ulteriore accelerazione, totalizzando 1.335 milioni, +2,7%

rispetto al 2015, nonostante la minor presenza di commissioni di performance (-8,8 milioni). Le

commissioni relative ai servizi di gestione, intermediazione e consulenza, che rappresentano il 56%

circa dell’aggregato commissionale, si sono attestate a 746,1 milioni, in crescita del 6,8% rispetto al

2015 in relazione alla forte accelerazione della crescita della raccolta gestita; le commissioni

correlate all’attività bancaria tradizionale ammontano a 589 milioni, e registrano una riduzione del

2% rispetto all’anno precedente.

Il risultato dell’attività finanziaria si è posizionato a 153,7 milioni (290,6 milioni di euro nel

2015), e registra i seguenti contributi:

– per 70 milioni dall’attività di negoziazione (63,9 milioni nel 2015);

– per 91,8 milioni dalla cessione di asset finanziari (211,4 milioni nel 2015), principalmente

riconducibili, come nel periodo precedente, alla cessione di titoli di Stato italiani (117,1 milioni

rispetto ai precedenti 170); la voce comprende inoltre nel 2016 gli introiti riconducibili alle azioni

Visa Europe Ltd, per un ammontare complessivo di 16,5 milioni;

– per -8,4 milioni dalla valutazione delle attività finanziarie al fair value (+4,3 milioni nel 2015);

– per 0,4 milioni dalle attività di copertura (+11 milioni nel 2015).

Dal lato dei costi, nonostante l’inclusione di maggiori contributi ordinari e straordinari al Fondo di

Risoluzione e al Deposit Guarantee Scheme, complessivamente pari a 131,9 milioni rispetto a 98,7

nel 2015, gli oneri operativi si sono attestati a 2,153,5 milioni di euro, in riduzione di 21,7 milioni

rispetto al 2015 (-1%), grazie alla riduzione di tutte le voci di spesa.

5

Gli oneri operativi non includono i costi straordinari correlati al nuovo Piano Industriale, che sono

stati riclassificati a voci proprie, per consentire la disamina delle tendenze operative ordinarie.

Nel dettaglio:

– le spese per il personale hanno registrato un’ulteriore riduzione di 19,8 milioni (-1,53%) rispetto

al 2015, totalizzando 1.275,3 milioni. I risparmi derivano principalmente dalla diminuita forza

lavoro media (-262 risorse nei dodici mesi), dal turnover delle risorse incentivate, nonché dai

minori esborsi per prestazioni lavorative nelle varie forme previste dagli Accordi sindacali

progressivamente sottoscritti, dai congedi straordinari fino all’impatto dei nuovi part-time.

Si rammenta che a fine febbraio 2017 usciranno 500 ulteriori risorse, e che sono state

ricevute complessivamente oltre 1.250 adesioni a fronte dell’offerta di esodi volontari.

– le altre spese amministrative, pari a 734,6 milioni, si raffrontano con i 727 milioni del 2015. I

risparmi conseguiti nell’anno hanno consentito di riassorbire parzialmente i maggiori contributi al

Fondo di Risoluzione e al Deposit Guarantee Scheme (+33.2 milioni). Al netto dei contributi,

infatti, le spese amministrative risultano in contrazione del 4,1%.

– infine, le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali hanno totalizzato 143,5

milioni, registrando una diminuzione di 9,5 milioni rispetto al 2015 per effetto di minori

ammortamenti in ambito real estate, ma anche di una minor PPA allocata a seguito

dell’impairment dei marchi effettuato in sede di attivazione del Piano Industriale.

Nel corso del 2016 sono state contabilizzate rettifiche di valore nette per deterioramento crediti

per 1.565,5 milioni (802,6 nel 2015), incluse le maggiori rettifiche annunciate il 27 giugno u.s.

quale premessa alle proiezioni di Piano Industriale, che hanno comportato il parziale riassorbimento

della cosiddetta “shortfall”, ossia della differenza tra la perdita attesa e le rettifiche di valore, già

dedotta dal patrimonio di vigilanza, per circa 851 milioni. Al netto di tale importo, le rettifiche di

valore del periodo ammontano a circa 714,5 milioni (-11% anno su anno).

Grazie alle rettifiche di valore effettuate, la copertura complessiva dei crediti deteriorati ha segnato

un incremento, attestandosi, inclusi gli stralci, al 45,8% (era il 37,2% a dicembre 2015).

Le rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie

ammontano a 130 milioni (16,9 nel 2015) essenzialmente riconducibili alla svalutazione del Fondo

Atlante (73 milioni) e al sostanziale azzeramento del rischio di credito residuo legato a strumenti

finanziari rivenienti da posizioni di credito deteriorato (circa 47 milioni).

Infine, il conto economico 2016 registra un utile netto di 23 milioni dalla cessione di investimenti,

dei quali 20,7 dalla dismissione della sede storica della BPCI e il rimanente dalla vendita di alcuni

beni immobiliari di Banca Carime.

In milioni di euro 2015 2016 variazione

%

Spese per il personale (1.295) (1.275) (1,5%)

Altre spese amministrative (727) (735) 1,0%

di cui contributi ordinari a FR e DGS (33) (57) 71,4%

di cui contributi straordinari a FR (65) (75) 14,3%

Altre spese amministrative esclusi i contributi a FR e DGS (628) (603) (4,1%)

Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (153) (144) (6,2%)

Oneri operativi (2.175) (2.153) (1,0%)

Oneri operativi al netto dei contributi a FR e DGS (2.077) (2.022) (2,6%)

6

Nel corso dell’anno si sono evidenziate imposte positive (IRES) sul reddito dell’operatività corrente

per 182,4 milioni, definendo un tax rate del 24,34%, contro il prelievo impositivo di 161,1 milioni3

del 2015 che aveva dato luogo ad un tax rate del 43,12%.

* * *

I risultati del 4 trimestre 2016 rispetto al 3 trimestre 2016

Il 4trim2016 si è chiuso con un risultato pari a -75,6 milioni, contro un utile di 32,5 milioni nel 3

trim 2016, in ragione principalmente della contabilizzazione di complessivi 103,2 milioni netti

relativi al contributo straordinario al Fondo di Risoluzione e alla svalutazione del Fondo Atlante.

Al netto delle voci non ricorrenti, il 4 trim del 2016 si è chiuso con un utile di 26,4 milioni rispetto

ai 37,1 del 3 trim 2016.

Dal punto di vista dell’operatività ordinaria, il quarto trimestre del 2016 ha registrato i seguenti

andamenti nel raffronto con il terzo trimestre dell’anno:

– il margine d’interesse, pari a 365 milioni, è leggermente sceso (-0,8%) rispetto ai 368 milioni del

3trim2016. La variazione è pressoché totalmente ascrivibile allo storno di interessi per la

ristrutturazione del debito con un cliente (1,9 milioni).

– Le commissioni nette si sono attestate a 346,2 milioni, in crescita rispetto ai 321,4 milioni del

3trim2016 anche al netto delle commissioni di performance (18,3 milioni di euro).

– Il risultato dell’attività finanziaria è cresciuto a 47,4 milioni rispetto ai 23,7 milioni del

3trim2016, grazie soprattutto al contributo della negoziazione.

L’andamento degli oneri operativi del 4 trim dell’anno ha confermato, al netto dei contributi al

Fondo di Risoluzione e al Deposit Guarantee Scheme, l’efficacia dell’azione di contenimento dei

costi ordinari rispetto all’analogo periodo del 2016, mentre il raffronto con il 3 trim 2016 mostra la

consueta stagionalità.

Nel quarto trimestre dell’anno sono state contabilizzate rettifiche di valore nette per

deterioramento crediti per 191,8 milioni, rispetto ai 167,4 del terzo trimestre e ai 245 del 4 trim

2015.

Infine, il trimestre ha evidenziato elementi straordinari, quali la svalutazione del Fondo Atlante (73

milioni) e l’utile dalla vendita della sede storica di BPCI (20,7 milioni).

 

3 L’importo includeva una componente negativa non ricorrente, pari a 25,6 milioni.

In milioni di euro 4Q15 3Q16 4Q16

Spese per il personale (322) (315) (322)

Altre spese amministrative (272) (166) (241)

di cui contributi ordinari a FR e DGS (33) (26) 1

di cui contributi straordinari a FR (65) (75)

Altre spese amministrative esclusi i contributi a FR e DGS (174) (140) (168)

Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (38) (34) (38)

Oneri operativi (633) (515) (600)

Oneri operativi al netto dei contributi a FR e DGS (534) (489) (527)

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* * *

Gli aggregati patrimoniali

Al 31 dicembre 2016, gli impieghi verso la clientela ammontano a 81,8 miliardi di euro, rispetto

agli 82 miliardi di settembre 2016 (84,6 miliardi di fine dicembre 2015) essenzialmente per effetto

della riduzione dei crediti deteriorati e di una minore esposizione verso la Cassa Compensazione e

Garanzia.

Nel dettaglio, l’aggregato sintetizza i seguenti andamenti:

– i crediti in bonis verso la clientela4

sono pari a 73,5 miliardi, sostanzialmente invariati sia

rispetto a settembre 2016 (73,4 miliardi ) che a dicembre 2015 (73,7 miliardi), ma con una

diversa composizione. Gli stock a medio lungo termine sono saliti anno su anno di circa 800

milioni, dato che le nuove erogazioni riescono ormai pienamente a compensare lo stock in run-
off (-800 milioni circa all’anno), mentre risultano in contrazione gli stock a breve termine (-0,9

miliardo circa), anche a seguito della revisione, iniziata al lancio del Piano Industriale, che ha

portato alla graduale eliminazione di posizioni ad EVA negativo. Tale eliminazione ha

comportato, nel 3trim2016, una riduzione di circa 0,5 miliardi di crediti a breve termine, senza

impatto sul margine d’interesse, ma con vantaggi in termini di minori rwa e di accantonamenti

alla riserva collettiva.

– l’esposizione verso la CCG è pari a 0,3 miliardi (0,2 a settembre 2016 e 1,2 a dicembre 2015);

– i crediti deteriorati netti sono ulteriormente scesi a 8,1 miliardi (-16,9% rispetto a dicembre 2015,

-3,3% rispetto a settembre 2016).

Per quanto riguarda la qualità del credito, lo stock di crediti deteriorati lordi, pari a 12.521

milioni, si è ridotto significativamente rispetto al dicembre 2015 (-0,9 miliardi o -6,8% rispetto ai

13.434 del dicembre 2015) e rappresenta il 14,4% del totale crediti lordi (era il 15,1% a dicembre

2015). Lo stock risulta in discesa anche rispetto ai 13.231 milioni del settembre 2016.

I flussi lordi da crediti in bonis a crediti deteriorati, pari a 1.294 milioni, confermano una

significativa contrazione, essendosi ridotti del 47% rispetto al 2015 e del 70% rispetto al picco

raggiunto durante la crisi (4.307 milioni nel 2012).

I risultati del 2016 mostrano coperture in miglioramento rispetto al dicembre 2015. Includendo i

crediti stralciati, la copertura del totale crediti deteriorati sale al 45,8% (era il 45,1% a settembre

2016 e il 37,2% a dicembre 2015).

A fine 2016, i crediti stralciati ammontano a 2.342 milioni; di questi 450 milioni sono riferiti al

quarto trimestre 2016. Al netto dei crediti stralciati, la copertura del totale crediti deteriorati è pari al

35,67% (in leggera diminuzione rispetto al 37,02% di settembre 2016 – per effetto degli stralci

contabilizzati nel 4 trimestre -, ma in crescita rispetto al 27,9% di dicembre 2015).

Quale risultato della combinazione della riduzione degli stock lordi e di maggiori coperture, le

consistenze di crediti deteriorati netti scendono ulteriormente del 16,9 a 8.056 milioni (erano 8.333

milioni a settembre 2016 e 9.689 milioni a dicembre 2015).

Nel dettaglio:

– lo stock di sofferenze nette ammonta a 3.987 milioni (3.913 a settembre 2016 e 4.288 milioni a

dicembre 2015).

Includendo i crediti stralciati, la copertura delle sofferenze si attesta a fine anno al 58,5% (era

il 58,55% a settembre 2016 e il 52,25% a dicembre 2015).

 

4 Al netto della CCG indicata nel seguito

8

Al netto dei crediti stralciati, la copertura delle sofferenze è del 45,1% (in leggera diminuzione

rispetto al 47,8% di settembre 2016 ma in deciso aumento rispetto al 38,6% di fine 2015).

– la categoria delle inadempienze probabili (cd. “Unlikely to pay”) ammonta in valori netti a 3.935

milioni di euro (4.258 a settembre 2016 e 5.147 a dicembre 2015), esprimendo una copertura del

23,13%.

– le posizioni scadute/sconfinanti nette ammontano a 133 milioni rispetto ai 162 milioni di

settembre 2016 e ai 254 del dicembre 2015, con una copertura del 5,71% .

La raccolta diretta da clientela ordinaria, pari a 69,1 miliardi (69,3 miliardi a settembre 2016,

72,5 miliardi lo scorso dicembre) risulta in contrazione essenzialmente per effetto della progressiva

scadenza di obbligazioni collocate a loro tempo su reti terze (-2,3 miliardi circa anno su anno, -1

miliardo circa da settembre a dicembre 2016).

Si confermano peraltro le tendenze già rilevate sulla clientela captive del Gruppo:

– costante incremento dei conti correnti, attestatisi a 52,4 miliardi a fine 2016 dai 50,3 di

settembre 2016 e dai 47,7 di dicembre 2015 (+9,9% anno su anno);

– riduzione degli stock di obbligazioni collocate sulla clientela, come da previsioni di Piano

Industriale, anche in considerazione della normativa sul bail-in (-5,8 miliardi anno su anno e -1,5

miliardi rispetto a settembre 2016).

Si rileva la favorevole evoluzione della raccolta indiretta da clientela ordinaria, che si è portata a

82,1 miliardi. Nel dettaglio il risparmio gestito in senso stretto si è attestato a 38,2 miliardi

(+11,8% rispetto a dicembre 2015 e +3,8% rispetto a settembre 2016), la raccolta assicurativa a

16,5 miliardi (+14,1% rispetto a dicembre 2015 e +2,3% rispetto a settembre 2016) mentre la

raccolta amministrata, pari a 27,5 miliardi, risulta in flessione dell’11,3% rispetto dicembre 2015

– anche per effetto della performance di mercato -, e stabile rispetto a settembre 2016.

Isolando la raccolta totale diretta e indiretta da clientela captive del Gruppo, questa risulta, al

netto dell’effetto performance5

, in crescita del 2% rispetto a fine 2015.

La raccolta diretta da clientela istituzionale ammonta a 16 miliardi, in diminuzione rispetto ai 19

miliardi di fine 2016 (e sostanzialmente stabile rispetto ai 15,3 miliardi di settembre 2016). Anno su

anno, si riscontrano minori pronti contro termine con la CCG (-4 miliardi circa); sono leggermente

diminuite le Obbligazioni Bancarie Garantite (9,4 miliardi contro 9,9 a fine 2015) mentre

aumentano i volumi di EMTN, passati a 4,3 miliardi di euro rispetto ai 2,5 di fine 2015.

L’esposizione del Gruppo verso la BCE consiste in un ammontare totale di 10 miliardi di euro di

TLTRO2, iscritti tra i “Debiti verso Banche” e quindi non inclusi nella raccolta diretta.

Si riconferma la solidità della posizione di liquidità del Gruppo, con indici di liquidità (Net Stable

Funding Ratio e Liquidity Coverage Ratio) ormai da anni superiori a 1, e uno stock di attività

stanziabili complessivamente pari, al 31 dicembre 2016, a 28 miliardi di euro, (di cui 14,4

disponibili), già al netto degli haircut.

A fine 2016, le attività finanziarie del Gruppo hanno una consistenza al mark to market di 17,9

miliardi di euro, di cui 13,2 miliardi relativi a titoli di stato italiani: quest’ultimo aggregato risulta in

diminuzione rispetto al dato di settembre 2016 (15 miliardi) e di dicembre 2015 (18,3 miliardi), in

continuità con la strategia di riduzione e diversificazione del portafoglio sancita anche dal Piano

Industriale.

 

5

Includendo l’effetto performance, la raccolta totale da clientela captive risulta in crescita dello 0,9% a150,7 miliardi di

euro.

9

A fine 2016, il patrimonio netto consolidato del Gruppo UBI Banca, incluso il risultato di periodo,

si attesta a 8.990 milioni di euro rispetto agli 8.890 milioni di euro di fine settembre 2016.

In termini di indici patrimoniali, il CET1 stimato a regime a fine 2016 è pari al 11,22% rispetto al

11,28% di settembre 2016. L’aumento di capitale riservato al riacquisto delle minorities (circa +28

punti base) ha consentito di pressoché compensare l’impatto negativo dei contributi straordinari al

Fondo di Risoluzione e la svalutazione del Fondo Atlante nonché una maggior negatività della

riserva AFS. Queste hanno invece inciso negativamente sul CET1 phased in, passato all’11,48%

dall’11,68% del settembre 2016 (ampiamente superiore al requisito SREP del 7,5%)6

.

Si rammenta che il CET1 fully loaded non include l’effetto della deducibilità fiscale delle maggiori

rettifiche su crediti effettuate a giugno 2016, che comporteranno progressivamente un beneficio

stimato in oltre +40 punti base quando utilizzate a fronte di futuri utili.

Il Total Capital Ratio “phased in” si attesta al 14,10% a fine 2016. Infine, il Leverage ratio calcolato

in base alle indicazioni del Regolamento Delegato UE 2015/62, ammonta “phased in” al 5,75% e

“fully loaded” al 5,62%.

* * *

Al 31 dicembre 2016, le risorse umane del Gruppo UBI Banca totalizzavano 17.560 unità rispetto

alle 17.716 di fine 2015. L’articolazione territoriale a fine periodo constava di 1.524 sportelli in

Italia (1.554 a dicembre 2015) e 6 all’estero.

* * *

Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Elisabetta Stegher, quale Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di

Unione di Banche Italiane Spa attesta, in conformità a quanto previsto dal secondo comma

dell’articolo 154 bis del “Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria”,

che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze

documentali, ai libri e alle scritture contabili.

* * *

Prevedibile evoluzione della gestione ordinaria (al netto degli elementi non ricorrenti)

Il risultato netto normalizzato del 2017 è atteso in importante crescita, anche favorito dall’anticipata

conclusione del progetto “Banca Unica” (ultima wave 20 febbraio).

Complessivamente la dinamica dei proventi operativi è prevista in crescita rispetto a quella del 2016

per l’effetto combinato delle seguenti principali componenti:

• Margine di interesse in crescita nonostante la minore contribuzione del portafoglio di

proprietà, anche per la prevista ulteriore riduzione della relativa dimensione. In

miglioramento il margine di interesse della clientela che beneficia di un recupero dei volumi

degli impieghi, della ulteriore ricomposizione della raccolta diretta verso le componenti

meno onerose e dell’effetto positivo derivante dall’atteso conseguimento del target di

volumi del TLTRO2;

 

6

Il riacquisto delle minorities ha avuto un impatto positivo di circa 10 punti base sul CET1 phased in, dato che tale ratio

includeva ancora parzialmente il beneficio dell’apporto delle minorities.

10

• Apporto ancora crescente delle commissioni della raccolta indiretta con una maggiore

contribuzione della componente “running”.

La positiva conclusione del recente accordo sindacale e l’esito favorevole delle adesioni al fondo di

sostegno al reddito (oltre 1.250 richieste di adesione ricevute) consentono di migliorare l’obiettivo

di contenimento degli oneri operativi ricorrenti.

La rischiosità particolarmente contenuta del portafoglio in bonis, la manovra di incremento delle

coperture realizzata nel primo semestre del 2016 e la prosecuzione della riduzione del flusso di

nuovi crediti deteriorati e conseguentemente dello stock, dovrebbero confermare l’importante

riduzione del costo del credito prevista nel Piano Industriale per il 2017.

Con riferimento all’operazione di acquisizione delle “Good Banks” , le condizioni di pre-closing si

stanno realizzando secondo le modalità previste.

Per ulteriori informazioni:

UBI Banca – Investor Relations – tel. +39 035 3922217

E-mail: investor.relations@ubibanca.it

UBI Banca – Media Relations – tel. +39 027781 4213 – 4932 – 4936

E-mail: media.relations@ubibanca.it

Copia del presente comunicato è disponibile sul sito www.ubibanca.it

i

Allegati

Prospetti riclassificati

Gruppo UBI Banca:

– Stato patrimoniale consolidato riclassificato

– Conto economico consolidato riclassificato

– Evoluzione trimestrale del conto economico consolidato riclassificato

– Conto economico consolidato riclassificato al netto delle più significative voci non ricorrenti

– Conto economico consolidato riclassificato al netto delle più significative voci non ricorrenti: dettagli (2016 e 2015)

– Stato patrimoniale consolidato – schema obbligatorio

– Conto economico consolidato – schema obbligatorio

Note esplicative alla redazione dei prospetti

Per consentire una visione più coerente con il profilo gestionale sono stati redatti i prospetti riclassificati a cui fanno

riferimento i commenti andamentali dei principali aggregati patrimoniali ed economici.

Si rimanda alle “note esplicative alla redazione dei prospetti consolidati” incluse nelle relazioni finanziarie

periodiche del Gruppo per una declinazione puntuale delle regole seguite nella redazione dei prospetti.

Gli schemi di bilancio obbligatori sono redatti sulla base della Circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005

e successive modifiche ed integrazioni (in particolare 4° Aggiornamento del 15 dicembre 2015).

Al fine di agevolare l’analisi dell’evoluzione economica del Gruppo ed in ottemperanza alla Comunicazione Consob

n. DEM/6064293 del 28 luglio 20061

, sono stati inseriti due appositi Prospetti, il primo di sintesi (che consente una

lettura comparata dei risultati del periodo in termini normalizzati), il secondo, di natura analitica, che evidenzia

l’impatto economico dei principali eventi ed operazioni non ricorrenti.

 

1 In seguito all’entrata in vigore (dal 3 luglio 2016) degli Orientamenti ESMA/2015/1415, le cui linee guida la CONSOB ha incorporato nelle

proprie prassi di vigilanza e monitoraggio degli emittenti, la Policy del Gruppo UBI Banca in materia di identificazione delle poste non ricorrenti

(evidenziate nei Prospetti normalizzati) è stata oggetto di revisione.

La nuova Policy, che circoscrive il carattere di non ricorrenza a ben specifici proventi ed oneri (connessi ad esempio all’adozione di un Piano

Industriale, oppure agli impatti valutativi e realizzativi su immobilizzazioni materiali, immateriali, finanziarie e titoli HTM, agli effetti di

modifiche normative e metodologiche, nonché ad eventi straordinari, anche di natura sistemica) è stata approvata dal Consiglio di Gestione del 18

ottobre 2016.

ii

Gruppo UBI Banca: Stato patrimoniale consolidato riclassificato

ATTIVO

10. Cassa e disponibilità liquide 519.357 530.098 -10.741 -2,0%

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 729.616 994.478 -264.862 -26,6%

30. Attività finanziarie valutate al fair value 188.449 196.034 -7.585 -3,9%

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 9.613.833 15.554.282 -5.940.449 -38,2%

50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 7.327.544 3.494.547 3.832.997 109,7%

60. Crediti verso banche 3.719.548 3.429.937 289.611 8,4%

70. Crediti verso clientela 81.854.280 84.586.200 -2.731.920 -3,2%

80. Derivati di copertura 461.767 594.685 -132.918 -22,4%

90.

Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di

copertura generica (+/-) 23.963 59.994 -36.031 -60,1%

100. Partecipazioni 254.364 260.812 -6.448 -2,5%

120. Attività materiali 1.648.347 1.744.463 -96.116 -5,5%

130. Attività immateriali 1.695.973 1.757.468 -61.495 -3,5%

di cui: avviamento 1.465.260 1.465.260 – –

140. Attività fiscali 3.044.044 2.814.933 229.111 8,1%

150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 5.681 11.148 -5.467 -49,0%

160. Altre attività 1.297.151 1.171.686 125.465 10,7%

Totale dell’attivo 112.383.917 117.200.765 -4.816.848 -4,1%

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

10. Debiti verso banche 14.131.928 10.454.303 3.677.625 35,2%

20. Debiti verso clientela 56.226.416 55.264.471 961.945 1,7%

30. Titoli in circolazione 28.939.597 36.247.928 -7.308.331 -20,2%

40. Passività finanziarie di negoziazione 800.038 531.812 268.226 50,4%

60. Derivati di copertura 239.529 749.725 -510.196 -68,1%

80. Passività fiscali 232.866 472.564 -239.698 -50,7%

100. Altre passività 1.962.806 2.354.617 -391.811 -16,6%

110. Trattamento di fine rapporto del personale 332.006 340.954 -8.948 -2,6%

120. Fondi per rischi e oneri: 457.126 266.628 190.498 71,4%

a) quiescenza e obblighi simili 70.361 70.237 124 0,2%

b) altri fondi 386.765 196.391 190.374 96,9%

140.+170.+

180.+190.+

200.

Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da

valutazione e azioni proprie 9.819.728 9.865.097 -45.369 -0,5%

210. Patrimonio di pertinenza di terzi 72.027 535.901 -463.874 -86,6%

220. Utile (perdita) d’esercizio -830.150 116.765 -946.915 n.s.

Totale del passivo e del patrimonio netto 112.383.917 117.200.765 -4.816.848 -4,1%

Importi in migliaia di euro

31.12.2016 31.12.2015 Variazioni Variazioni %

iii

Gruppo UBI Banca: Conto economico consolidato riclassificato

31.12.2016 31.12.2015 Variazioni Variazioni %

IV trimestre

2016

IV trimestre

2015 Variazioni Variazioni %

A B A-B A/B C D C-D C/D

10.-20. Margine d’interesse 1.497.891 1.631.055 (133.164) (8,2%) 364.765 385.240 (20.475) (5,3%)

di cui: effetti della Purchase Price Allocation (19.707) (27.149) (7.442) (27,4%) (3.362) (6.901) (3.539) (51,3%)

Margine d’interesse esclusi gli effetti della PPA 1.517.598 1.658.204 (140.606) (8,5%) 368.127 392.141 (24.014) (6,1%)

70. Dividendi e proventi simili 9.678 10.349 (671) (6,5%) (59) 1.578 (1.637) n.s.

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 24.136 35.260 (11.124) (31,5%) 5.197 12.104 (6.907) (57,1%)

40.-50. Commissioni nette 1.335.033 1.300.119 34.914 2,7% 346.188 330.574 15.614 4,7%

di cui commissioni di performance 26.349 35.182 (8.833) (25,1%) 18.291 22.496 (4.205) (18,7%)

80.+90.+

100.+110. Risultato netto dell’attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 153.711 290.633 (136.922) (47,1%) 47.367 151.705 (104.338) (68,8%)

220. Altri oneri/proventi di gestione 99.050 103.448 (4.398) (4,3%) 22.047 22.611 (564) (2,5%)

Proventi operativi 3.119.499 3.370.864 (251.365) (7,5%) 785.505 903.812 (118.307) (13,1%)

Proventi operativi esclusi gli effetti della PPA 3.139.206 3.398.013 (258.807) (7,6%) 788.867 910.713 (121.846) (13,4%)

180.a Spese per il personale (1.275.306) (1.295.090) (19.784) (1,5%) (321.521) (322.360) (839) (0,3%)

180.b Altre spese amministrative (734.654) (727.067) 7.587 1,0% (241.245) (272.472) (31.227) (11,5%)

200.+210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (143.506) (153.024) (9.518) (6,2%) (37.511) (38.294) (783) (2,0%)

di cui: effetti della Purchase Price Allocation (10.624) (13.158) (2.534) (19,3%) (1.912) (3.283) (1.371) (41,8%)

Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali esclusi gli effetti della PPA (132.882) (139.866) (6.984) (5,0%) (35.599) (35.011) 588 1,7%

Oneri operativi (2.153.466) (2.175.181) (21.715) (1,0%) (600.277) (633.126) (32.849) (5,2%)

Oneri operativi esclusi gli effetti della PPA (2.142.842) (2.162.023) (19.181) (0,9%) (598.365) (629.843) (31.478) (5,0%)

Risultato della gestione operativa 966.033 1.195.683 (229.650) (19,2%) 185.228 270.686 (85.458) (31,6%)

Risultato della gestione operativa esclusi gli effetti della PPA 996.364 1.235.990 (239.626) (19,4%) 190.502 280.870 (90.368) (32,2%)

130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (1.565.527) (802.646) 762.881 95,0% (191.773) (245.013) (53.240) (21,7%)

130. b+c+d Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (130.057) (16.866) 113.191 n.s. (79.204) (10.464) 68.740 n.s.

190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (42.885) (2.975) 39.910 n.s. (12.684) 44.794 (57.478) n.s.

240.+270. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 22.969 464 22.505 n.s. 21.027 81 20.946 n.s.

Utile (perdita) dell’operatività corrente al lordo delle imposte (749.467) 373.660 (1.123.127) n.s. (77.406) 60.084 (137.490) n.s.

Utile (perdita) dell’operatività corrente al lordo delle imposte esclusi gli effetti della PPA (719.136) 413.967 (1.133.103) n.s. (72.132) 70.268 (142.400) n.s.

290. Imposte sul reddito del periodo dell’operatività corrente 182.388 (161.121) (343.509) n.s. 20.669 (33.342) (54.011) n.s.

di cui: effetti della Purchase Price Allocation 10.048 13.362 (3.314) (24,8%) 1.742 3.376 (1.634) (48,4%)

330. (Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi 1.267 (29.765) (31.032) n.s. (8.298) (7.151) 1.147 16,0%

di cui: effetti della Purchase Price Allocation 1.696 2.115 (419) (19,8%) 221 529 (308) (58,2%)

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante impatto Piano Industriale ed altri esclusi gli effetti della PPA (547.225) 207.604 (754.829) n.s. (61.724) 25.870 (87.594) n.s.

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante impatto Piano Industriale ed altri (565.812) 182.774 (748.586) n.s. (65.035) 19.591 (84.626) n.s.

180.a Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi (207.783) (62.705) 145.078 231,4% 114 (61.515) 61.629 n.s.

210. Impairment marchi al netto delle imposte e dei terzi (37.936) – 37.936 – – – – –

180.b Oneri progetto Banca Unica al netto delle imposte e dei terzi (15.541) – 15.541 – (7.638) – 7.638 –

200. Rettifiche di valore delle attività materiali al netto delle imposte e dei terzi (3.078) (3.304) (226) (6,8%) (3.078) (3.304) (226) (6,8%)

340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo (830.150) 116.765 (946.915) n.s. (75.637) (45.228) 30.409 67,2%

Effetto complessivo della Purchase Price Allocation sul conto economico (18.587) (24.830) (6.243) (25,1%) (3.311) (6.279) (2.968) (47,3%)

Importi in migliaia di euro

iv

Gruppo UBI Banca: Evoluzione trimestrale del conto economico consolidato riclassificato

IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

10.-20. Margine d’interesse 364.765 367.554 377.972 387.600 385.240 398.667 416.543 430.605

di cui: effetti della Purchase Price Allocation (3.362) (5.870) (4.859) (5.616) (6.901) (6.630) (7.115) (6.503)

Margine d’interesse esclusi gli effetti della PPA 368.127 373.424 382.831 393.216 392.141 405.297 423.658 437.108

70. Dividendi e proventi simili (59) 1.138 8.076 523 1.578 3.452 4.786 533

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 5.197 6.989 6.698 5.252 12.104 3.583 13.405 6.168

40.-50. Commissioni nette 346.188 321.392 330.307 337.146 330.574 300.467 327.886 341.192

di cui commissioni di performance 2.524 3.223 2.311 22.496 878 18.291 4.934 6.874

80.+90.+

100.+110.

Risultato netto dell’attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al

fair value 47.367 23.755 66.875 15.714 151.705 27.830 53.074 58.024

220. Altri oneri/proventi di gestione 22.047 24.760 25.538 26.705 22.611 24.162 27.186 29.489

Proventi operativi 785.505 745.588 815.466 772.940 903.812 758.161 842.880 866.011

Proventi operativi esclusi gli effetti della PPA 788.867 751.458 820.325 778.556 910.713 764.791 849.995 872.514

180.a Spese per il personale (321.521) (314.687) (319.311) (319.787) (322.360) (317.957) (319.843) (334.930)

180.b Altre spese amministrative (241.245) (166.083) (155.526) (171.800) (272.472) (141.642) (165.021) (147.932)

200.+210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (37.511) (34.265) (35.688) (36.042) (38.294) (36.952) (39.280) (38.498)

di cui: effetti della Purchase Price Allocation (1.912) (2.040) (3.383) (3.289) (3.283) (3.285) (3.316) (3.274)

Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali esclusi gli effetti della PPA (35.599) (32.225) (32.305) (32.753) (35.011) (33.667) (35.964) (35.224)

Oneri operativi (600.277) (515.035) (510.525) (527.629) (633.126) (496.551) (524.144) (521.360)

Oneri operativi esclusi gli effetti della PPA (598.365) (512.995) (507.142) (524.340) (629.843) (493.266) (520.828) (518.086)

Risultato della gestione operativa 185.228 230.553 304.941 245.311 270.686 261.610 318.736 344.651

Risultato della gestione operativa esclusi gli effetti della PPA 190.502 238.463 313.183 254.216 280.870 271.525 329.167 354.428

130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (191.773) (167.381) (1.051.034) (155.339) (245.013) (168.534) (198.907) (190.192)

130. b+c+d Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (79.204) (386) (50.719) 252 (10.464) (3.054) (2.382) (966)

190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (12.684) (3.544) (20.289) (6.368) 44.794 (18.634) (24.816) (4.319)

240.+270. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 21.027 339 1.201 402 81 300 392 (309)

Utile (perdita) dell’operatività corrente al lordo delle imposte (77.406) 59.581 (815.900) 84.258 60.084 71.688 93.023 148.865

Utile (perdita) dell’operatività corrente al lordo delle imposte esclusi gli effetti della PPA (72.132) 67.491 (807.658) 93.163 70.268 81.603 103.454 158.642

290. Imposte sul reddito del periodo dell’operatività corrente 20.669 (14.721) 210.792 (34.352) (33.342) (28.632) (37.149) (61.998)

di cui: effetti della Purchase Price Allocation 1.742 2.622 2.732 2.952 3.376 3.287 3.458 3.241

330. (Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi (8.298) (7.707) 24.672 (7.400) (7.151) (5.506) (7.359) (9.749)

di cui: effetti della Purchase Price Allocation 221 445 509 521 529 423 604 559

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante impatto Piano Industriale ed altri esclusi gli

effetti della PPA (61.724) 41.996 (575.435) 47.938 25.870 43.755 54.884 83.095

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante impatto Piano Industriale ed altri (65.035) 37.153 (580.436) 42.506 19.591 37.550 48.515 77.118

180.a Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi 114 (218) (207.234) (445) (61.515) – – (1.190)

210. Impairment marchi al netto delle imposte e dei terzi – – (37.936) – – – – –

180.b Oneri progetto Banca Unica al netto delle imposte e dei terzi (7.638) (4.463) (3.440) – – – – –

200. Rettifiche di valore delle attività materiali al netto delle imposte e dei terzi (3.078) – – – (3.304) – – –

340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo (75.637) 32.472 (829.046) 42.061 (45.228) 37.550 48.515 75.928

Effetto complessivo della Purchase Price Allocation sul conto economico (3.311) (4.843) (5.001) (5.432) (6.279) (6.205) (6.369) (5.977)

Utile (perdita) del periodo al netto delle componenti non ricorrenti 26.420 37.153 (580.436) 42.506 26.630 37.550 48.515 76.396

Importi in migliaia di euro

2016 2015

Nota: nel secondo trimestre 2016, la linea delle “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti” accoglie l’impatto delle maggiori rettifiche con conseguente riassorbimento della shortfall presente in premessa al Piano industriale (circa 851 milioni di

euro lordi, 586 milioni di euro netti)

v

31.12.2016 31.12.2015

Importi in migliaia di euro

Margine di interesse (inclusi effetti PPA) 1.497.891 1.631.055 (133.164) (8,2%)

Dividendi e proventi simili 9.678 10.349 (671) (6,5%)

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 24.136 35.260 (11.124) (31,5%)

Commissioni nette 1.335.033 1.300.119 34.914 2,7%

di cui commissioni di performance 26.349 35.182 (8.833) (25,1%)

Risultato netto dell’attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle

attività/passività valutate al fair value 153.711 290.633 (136.922) (47,1%)

Altri oneri/proventi di gestione 99.050 103.448 (4.398) (4,3%)

Proventi operativi (inclusi effetti PPA) 3.119.499 3.370.864 (251.365) (7,5%)

Spese per il personale (1.275.306) (1.295.090) (19.784) (1,5%)

Altre spese amministrative (660.003) (661.748) (1.745) (0,3%)

Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali

(inclusi effetti PPA) (143.506) (153.024) (9.518) (6,2%)

Oneri operativi (inclusi effetti PPA) (2.078.815) (2.109.862) (31.047) (1,5%)

Risultato della gestione operativa (inclusi effetti PPA) 1.040.684 1.261.002 (220.318) (17,5%)

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (1.565.527) (802.646) 762.881 95,0%

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività

finanziarie (53.117) (16.866) 36.251 214,9%

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (42.885) (2.975) 39.910 n.s.

Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 1.024 927 97 10,5%

Utile (perdita) dell’operatività corrente al lordo delle imposte

(inclusi effetti PPA) (619.821) 439.442 (1.059.263) n.s.

Imposte sul reddito d’esercizio dell’operatività corrente 144.216 (156.725) (300.941) n.s.

(Utile)/perdita d’esercizio di pertinenza di terzi 1.248 (30.921) (32.169) n.s.

Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza della Capogruppo ante impatto

Piano Industriale ed altri (474.357) 251.796 (726.153) n.s.

Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi – (62.705) (62.705) (100,0%)

Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza della Capogruppo (474.357) 189.091 (663.448) n.s.

Quota rettifiche di valore per deterioramento di crediti con conseguente

assorbimento della shortfall (netta) (585.992)

Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo al netto quota rettifiche

su crediti con assorbimento della shortfall 111.635 189.091 (77.456) (41,0%)

Gruppo UBI Banca: Conto economico consolidato riclassificato al

netto delle più significative componenti non ricorrenti

al netto delle Variazioni Variazioni %

componenti non

ricorrenti

al netto delle

componenti non

ricorrenti

vi

Gruppo UBI Banca: Conto economico consolidato riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti (2016)

Importi in migliaia di euro

Margine di interesse (inclusi effetti PPA) 1.497.891 1.497.891

Dividendi e proventi simili 9.678 9.678

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 24.136 24.136

Commissioni nette 1.335.033 1.335.033

Risultato netto dell’attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle

attività/passività valutate al fair value 153.711 153.711

Altri oneri/proventi di gestione 99.050 99.050

Proventi operativi (inclusi effetti PPA) 3.119.499 – – – – – – – – 3.119.499

Spese per il personale (1.275.306) (1.275.306)

Altre spese amministrative (734.654) 74.651 (660.003)

Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (inclusi effetti PPA) (143.506) (143.506)

Oneri operativi (inclusi effetti PPA) (2.153.466) – – – – 74.651 – – – (2.078.815)

Risultato della gestione operativa (inclusi effetti PPA) 966.033 – – – – 74.651 – – – 1.040.684

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (1.565.527) (1.565.527)

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (130.057) 73.030 3.910 (53.117)

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (42.885) (42.885)

Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 22.969 (21.945) 1.024

Utile (perdita) dell’operatività corrente al lordo delle imposte

(inclusi effetti PPA) (749.467) – – – 73.030 74.651 (21.945) – 3.910 (619.821)

Imposte sul reddito d’esercizio dell’operatività corrente 182.388 (20.083) (24.271) 7.257 (1.075) 144.216

(Utile)/perdita d’esercizio di pertinenza di terzi 1.267 (17) (2) 1.248

Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza della Capogruppo ante impatto Piano

Industriale ed altri (565.812) – – – 52.947 50.363 (14.688) – 2.833 (474.357)

Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi (207.783) 207.783 –

Impairment marchi al netto delle imposte e dei terzi (37.936) 37.936 –

Oneri progetto Banca Unica al netto delle imposte e dei terzi (15.541) 15.541 –

Rettifiche di valore delle attività materiali al netto delle imposte e dei terzi (3.078) 3.078 –

Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza della Capogruppo (830.150) 207.783 37.936 15.541 52.947 50.363 (14.688) 3.078 2.833 (474.357)

Impairment

sui titoli AFS

dello

Schema

Volontario

FiTD

31.12.2016

al netto delle

componenti non

ricorrenti

Nota: la linea delle “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti” accoglie l’impatto delle maggiori rettifiche con conseguente riassorbimento della shortfall presente in premessa al Piano industriale (circa 851 milioni di euro

lordi, 586 milioni di euro netti)

Piano Industriale 2019/2020

31.12.2016 Oneri per esodi

anticipati

ex Accordo

11 dicembre 2016

Impairment

marchi

Oneri

progetto

Banca

Unica

Contributo

addizionale

al Fondo di

Risoluzione

Rettifiche di

valore

(impairment)

del Fondo

Atlante

Altre componenti non ricorrenti

Utile dalla

cessione di

immobili

Rettifiche di

valore

(Impairment)

su immobili

di proprietà

vii

Gruppo UBI Banca: Conto economico consolidato riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti (2015)

Importi in migliaia di euro

Margine di interesse (inclusi effetti PPA) 1.631.055 1.631.055

Dividendi e proventi simili 10.349 10.349

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 35.260 35.260

Commissioni nette 1.300.119 1.300.119

Risultato netto dell’attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle

attività/passività valutate al fair value 290.633 290.633

Altri oneri/proventi di gestione 103.448 103.448

Proventi operativi (inclusi effetti PPA) 3.370.864 – – – – 3.370.864

Spese per il personale (1.295.090) (1.295.090)

Altre spese amministrative (727.067) 65.319 (661.748)

Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (inclusi effetti PPA) (153.024) (153.024)

Oneri operativi (inclusi effetti PPA) (2.175.181) – 65.319 – – (2.109.862)

Risultato della gestione operativa (inclusi effetti PPA) 1.195.683 – 65.319 – – 1.261.002

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (802.646) (802.646)

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (16.866) (16.866)

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.975) (2.975)

Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 464 463 927

Utile (perdita) dell’operatività corrente al lordo delle imposte

(inclusi effetti PPA) 373.660 463 65.319 – – 439.442

Imposte sul reddito d’esercizio dell’operatività corrente (161.121) 5 (21.237) 25.628 (156.725)

(Utile)/perdita d’esercizio di pertinenza di terzi (29.765) (1.156) (30.921)

Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza della Capogruppo ante impatto Piano

Industriale ed altri 182.774 468 42.926 – 25.628 251.796

Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi (62.705) (62.705)

Impairment marchi al netto delle imposte e dei terzi – –

Oneri progetto Banca Unica al netto delle imposte e dei terzi – –

Rettifiche di valore delle attività materiali al netto delle imposte e dei terzi (3.304) 3.304 –

Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza della Capogruppo 116.765 468 42.926 3.304 25.628 189.091

31.12.2015

al netto delle

componenti non

ricorrenti

Cessione di

partecipazioni

Contributo

straordinario al Fondo

di Risoluzione

Chiusura contenziosi

fiscali

31.12.2015

componenti non ricorrenti

Rettifiche di valore

(impairment) su

immobili di proprietà

viii

VOCI DELL’ ATTIVO (importi in migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2015

10. Cassa e disponibilità liquide 519.357 530.098

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 729.616 994.478

30. Attività finanziarie valutate al fair value 188.449 196.034

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 9.613.833 15.554.282

50. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 7.327.544 3.494.547

60. Crediti verso banche 3.719.548 3.429.937

70. Crediti verso clientela 81.854.280 84.586.200

80. Derivati di copertura 461.767 594.685

90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 23.963 59.994

100. Partecipazioni 254.364 260.812

120. Attività materiali 1.648.347 1.744.463

130. Attività immateriali 1.695.973 1.757.468

di cui:

– avviamento 1.465.260 1.465.260

140. Attività fiscali: 3.044.044 2.814.933

a) correnti 435.128 605.770

b) anticipate 2.608.916 2.209.163

– di cui alla L. 214/2011 1.956.572 1.966.054

150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 5.681 11.148

160. Altre attività 1.297.151 1.171.686

Totale dell’attivo 112.383.917 117.200.765

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO (importi in migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2015

10. Debiti verso banche 14.131.928 10.454.303

20. Debiti verso clientela 56.226.416 55.264.471

30. Titoli in circolazione 28.939.597 36.247.928

40. Passività finanziarie di negoziazione 800.038 531.812

60. Derivati di copertura 239.529 749.725

80. Passività fiscali: 232.866 472.564

a) correnti 59.817 171.620

b) differite 173.049 300.944

100. Altre passività 1.962.806 2.354.617

110. Trattamento di fine rapporto del personale 332.006 340.954

120. Fondi per rischi e oneri: 457.126 266.628

a) quiescenza e obblighi simili 70.361 70.237

b) altri fondi 386.765 196.391

140. Riserve da valutazione (73.950) 260.848

170. Riserve 3.664.366 3.556.603

180. Sovrapprezzi di emissione 3.798.430 3.798.430

190. Capitale 2.440.751 2.254.371

200. Azioni proprie (9.869) (5.155)

210. Patrimonio di pertinenza dei terzi 72.027 535.901

220. Utile (Perdita) d’esercizio (830.150) 116.765

Totale del passivo e del patrimonio netto 112.383.917 117.200.765

Gruppo UBI Banca: Stato patrimoniale consolidato

– schema obbligatorio –

ix

31.12.2016 31.12.2015

10. Interessi attivi e proventi assimilati 2.161.121 2.509.201

20. Interessi passivi e oneri assimilati (663.230) (878.146)

30. Margine di interesse 1.497.891 1.631.055

40. Commissioni attive 1.508.992 1.488.853

50. Commissioni passive (173.959) (188.734)

60. Commissioni nette 1.335.033 1.300.119

70. Dividendi e proventi simili 9.678 10.349

80. Risultato netto dell’attività di negoziazione 69.947 63.919

90. Risultato netto dell’attività di copertura 415 10.968

100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: 91.770 211.390

a) crediti (31.482) (34.527)

b) attività finanziarie disponibili per la vendita 149.014 262.251

d) passività finanziarie (25.762) (16.334)

110. Risultato netto delle attività passività finanziarie valutate al fair value (8.421) 4.356

120. Margine di intermediazione 2.996.313 3.232.156

130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (1.695.584) (819.512)

a) crediti (1.565.527) (802.646)

b) attività finanziarie disponibili per la vendita (111.643) (18.290)

d) altre operazioni finanziarie (18.414) 1.424

140. Risu ltato netto della gestione finanziaria 1.300.729 2.412.644

170. Risu ltato netto della gestione finanziaria e assicurativa 1.300.729 2.412.644

180. Spese amministrative (2.570.182) (2.340.247)

a) spese per il personale (1.599.717) (1.391.732)

b) altre spese amministrative (970.465) (948.515)

190. Accantonamenti netti fondi per rischi e oneri (42.885) (2.975)

200. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (80.823) (88.096)

210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (125.197) (66.523)

220. Altri oneri/proventi di gestione 306.541 321.441

230. Costi operativi (2.512.546) (2.176.400)

240. Utili (perdite) delle partecipazioni 24.136 35.516

260. Rettifiche di valore dell’avviamento – –

270. Utili (perdite) della cessione di investimenti 22.969 208

280. Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte (1.164.712) 271.968

290. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente 319.619 (127.502)

300. Utile (perdita) della operatività corrente al netto delle imposte (845.093) 144.466

320. Utile (perdita) d’esercizio (845.093) 144.466

330. Utile (perdita) di pertinenza di terzi 14.943 (27.701)

340. Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza della Capogruppo (830.150) 116.765