Attualità a cura di Maurizio Donini

Note di viaggio – Montecarlo Principato di Monaco

Monte-Carlo è, nel sentire comune, l’accezione a lusso, macchine veloci con l’apoteosi dell’omonimo gran
premio, esclusività, anche rifugio fiscale dai debordanti appetiti degli stati di origine. Ma Monte-Carlo è
molto di più, classe ed eleganza sono ovunque, ma in modo discreto, lontano anni luce dall’urlato gossip di
Cortina, la discrezione è il must raffinato del Principato di Monaco.
Malgrado manchino pochi giorni a Natale, Monte-Carlo è sotto un sole accecante, l’azzurro intenso del
cielo della Costa Azzurra si unisce al blu profondo del mare, la vista dalla città vecchia, arrampicata sull’alto
promontorio, è mozzafiato. La città si dipana in tre parti, in alto si erge la città vecchia dentro la cinta
muraria, dove si trova il palazzo del principe e il museo oceanografico. Il primo è visitabile solo in certi
periodi dell’anno, quindi meglio controllare con attenzione, il museo è invece aperto sempre ed uno dei
più ricchi e famosi al mondo, notorietà più che meritata. Oltre l’enorme acquario che si può ammirare da
più punti e piani, ci sono tutte le vasche dove sono state raccolte le varietà della fauna marina, da ogni tipo
di pesce alle meduse, una vera e propria meraviglia. Da lasciare a bocca aperta l’esposizione “Polar
mission”, reperti e memorabilia delle missioni polari, a testimonianza del senso ambientalista e
avventuroso dei reali, filmati d’epoca, modelli e riproduzioni si snodano per tutta la parte museale. A parte
si trova un immenso spazio dominato da schermi altissimi dotati di touch sensitivi, mentre sotto i piedi il
ghiaccio si rompe al camminare dei visitatori, a 360° si viene avvolti dal frangersi degli iceberg, dalla notte
boreale, dal mondo polare sottomarino, dal blizzard che soffia. Esperienza indimenticabile e immersiva cui
si partecipa toccando i punti sensibili sugli schermi, veramente da lasciare senza fiato.
La Creperie du Roch, proprio a fianco della piazza, offre ottime crepes e birra di qualità, una sosta doverosa
prima di scendere lungo il curatissimo giardino che parte dalla vetta e arriva fino al porto passando tra
piante e fiori di rara bellezza. Un porto che non smentisce la bellezza di Monte-Carlo, tutto pulito e
ordinato, yachts faraonici, ma anche un lungo mercato di Natale che lascia perplesso solo perché è l’unico
mai visto dove si entra dopo essere passati tra le forche caudine di metal detector e ispezioni nelle borse.
Sarà il clima di guerre lontane che arrivano fino qui, ma è decisamente poco natalizio, mentre l’interno si
presenta pieno di proposte culinarie, giochi, suoni e colori, se volete gustare un mercato di Natale in riva al
mare, ne vale la pena.
E sotto al porto vive l’altra meraviglia del Principato, il museo dell’automobile del principe Ranieri,
collezione creata senza un fil rouge, ma seguendo l’istinto, il risultato è una delle collezioni più ricche e
meglio tenute in tutto il mondo. Criminale non visitarla, dalle F1 alle prime automobili prodotte nel mondo,
il museo è una vera chicca imperdibile, curato nei più piccoli dettagli. Dal porto si può percorrere il
piacevolissimo lungomare e dirigersi verso la zona dello shopping e del mitico casinò, uno dei punti più
intriganti di questa splendida città. Una Monte-Carlo che vive nei tanti ricordi che riportano
all’indimenticata principessa Grace, dalle promenades ai giardini che ne perpetuano il nome; ma una città
che è accogliente come poche, con tantissimi ascensori pubblici che portano i visitatori su e giù per questa
località costruita sulla montagna, e bagni pubblici tenuti in maniera impeccabile, gratuiti e di norma
presidiati, un esempio per qualunque città che voglia definirsi turistica.
In occasione del Natale la piazza del Casinò è diventata il trionfo delle luminarie, enormi bolle natalizie
racchiudono presepi e composizioni a tema, uno dei punti più belli al mondo che non ha nulla da invidiare
alle foto che arrivano da Londra piuttosto che New York City. E tutta la zona adiacente è popolata dalle
griffes, negozi scintillanti su vie pedonalizzate, luminarie e bellezza profusa a tutto spiano rendono questa
zona un vero must. Il Novotel si è rivelato perfetto per visitare Monte-Carlo, oltre che essere dotato di
tutte le comodità e di un ristorante, l’Azzurra Kitchen, di assoluto rilievo con una tarte tatin da primato. E
dopo una serata al Lobby Lounge del Fairmont Hotel, raffinatissimo ristorante vista porto, non ci si può fare

mancare la gran chiusura proprio al Casinò, malgrado anche qui la security obblighi all’apertura di borse e
passaggi di metal detector. La cena a Le Salon Rose (all’interno è presente anche un altro ristorante
insignito del titolo di miglior ristorante dei Casinò, per onore di cronaca) è perfetta, pietanze e servizio al
massimo livello in una cornice architettonica unica. Tutto il Casinò è una chicca di stucchi e affreschi, anche
chi non ha la passione per il gioco può passare una serata da raccontare in questa location.
E dopo avere raccontato la storia, lo shopping, i musei, resta la natura, che anche qui non delude per nulla.
Superato lo stadio si continua, in questo caso sotto un meraviglioso sole dicembrino, verso Cap d’Ail, finita
la spiaggia si percorre le sentier du littoral, percorso atto a qualunque persona di qualsivoglia età e non
necessita di particolari attitudini fisiche. Una passeggiata a bordo mare che arriva al Cap e volendo oltre, la
bellezza unica della Costa Azzurra che ha incantato artisti di ogni parte del mondo continua nella sua magia
anche in questo angolo extra-europeo, giuridicamente parlando, perché alcune attenzioni bisogna porle a
questo fatto, ad esempio i contratti mobile qui non godono della normativa sul roaming europeo, se volete
usare i vostri smartphone, è necessaria la ricarica aggiuntiva al contratto. Per il resto, Monte-Carlo vi
aspetta e vale ogni euro speso, ovviamente è un posto dove ne servono, ma rimane accessibile a tutte le
tasche e non ne rimpiangerete nemmeno uno.

MAURIZIO DONNINI