Attualità a cura di Maurizio Donini

Guggenheim Venice Museo Agosto

Nessuna chiusura per il Guggenheim Museum a Venezia, anzi, per chi non vuole andare al mare o in
montagna, l’escursione in laguna può aprire meravigliosi orizzonti. Prosegue fino al 26 settembre
Surrealismo e magia, la modernità incantata, un intrigante viaggio all’insegna di magia, alchimia e occulto
attraverso le opere di alcuni dei maggiori interpreti del Surrealismo.
E per chi non può spostarsi da casa può guardare, ogni mercoledì, sui canali social del museo e su YouTube,
la mostra grazie a una serie di brevi video dedicati a dieci capolavori esposti. Insieme a Gražina Subelytė,
Associate Curator del museo, e Daniel Zamani, Curator, Museum Barberini, Potsdam, è possibile scoprire i
misteri che si celano dietro alle tele di Victor Brauner, Leonora Carrington, Max Ernst, René Magritte, e di
altri protagonisti di questo imperdibile percorso espositivo.
“[..] è un atto di magia nera trasformare la carne della donna in cielo”
– René Magritte
Il Guggenheim è una dimora delle meravigliose opere di Magritte, maestro della concezione surrealista, un
filone artistico la cui idea della donna è varia, a volte, contradditoria: le donne sono viste come esseri letali,
caotici, erotici, ma anche come figure magiche e potenti. Nelle loro opere i surrealisti trasformano le
donne in streghe, sacerdotesse, incantatrici, sfingi, chimere, fate. Anche nel dipinto di René Magritte La
magia nera, del 1945, la protagonista assume diverse identità: se da un lato ricorda le statue dell’antichità
classica, dall’altro sembra incarnare un processo di metamorfosi che la porta a mimetizzarsi con l’ambiente
circostante. Un processo alchemico, questo, che l’artista stesso definisce “un atto di magia nera”.
(https://youtu.be/xubtdm8HuUk)
Il Surrealismo è uno stato dello spirito e uno stato non si può spiegare”
– Leonora Carrington
Molti surrealisti sono grandi conoscitori della magia e dell’occulto. Ad un primo sguardo, le loro opere
appaiono bizzarre, fantastiche ed enigmatiche, ma se le osserviamo con attenzione, possiamo scoprire
simbolismi nascosti e risolvere gli enigmi che gli artisti stessi ci presentano. Il negromante di Leonora
Carrington è costruito sul simbolismo dei colori, come molte sue opere, dove dominano il nero, il bianco e
il rosso. Il bianco e il nero rappresentano per l’artista inglese l’unione degli opposti, il dualismo e le
analogie cosmiche – come il giorno e la notte, l’uomo e a donna, la vita e la morte.
(https://youtu.be/FmxuY4IesNk)
Il soggetto del quadro è totemico, il quadro è dunque magico, stabilisce rapporti incantatori diretti con le
grandi rêveries primitive, rêveries materiali;
– Victor Brauner
Molti surrealisti sono affascinati dal linguaggio simbolico dell’alchimia, e uno dei temi chiave dell’alchimia è
il matrimonio alchemico, o Nozze sacre: la fusione tra uomo e donna, sole e luna, Re e Regina, che
rappresenta l’unione degli opposti in uno stato di perfezione psicofisica. Nell’opera Gli amanti, dipinto in
cui Victor Brauner racchiude innumerevoli simboli alchemici e occulti, l’artista raffigura il processo delle
Nozze sacre attraverso l’unione ideale tra “Il Bagatto” e “La Papessa”, due figure parte del tradizionale
mazzo dei tarocchi, dove sono rispettivamente il primo e il secondo arcano maggiore.
(https://youtu.be/dcLip9lla18)
MAURIZIO DONINI