Attualità a cura di Maurizio Donini

I racconti del venerdì: La moglie del sindaco di Badlands

La signora Molly Hunter, prima cittadina di Badlands in quanto sposata al sindaco Jonathan Swan,
era decisamente contrariata, un tempo avrebbe trascorso il pomeriggio a rotolarsi nel letto con
l’atletico vice-sceriffo John Steps, ma qualcuno aveva deciso di interrompere la storia provocando
la prematura dipartita del tutore della legge. Molly sentiva ancora il vigore del suo amante quando
la prendeva, al solo pensiero l’eccitazione le saliva dentro potente, Steps aveva un fisico
invidiabile, ben diverso dal flaccido corpo di suo marito. Ricordava con piacere i luoghi insoliti in
cui l’aveva portata, il fienile in fondo al paese era uno dei loro luoghi preferiti. Soprattutto serviva
a combattere la noia che dominava nella sonnolenta cittadina di Badlands, dove non succedeva
mai nulla di particolare, i giorni scorrevano sempre monotoni e interminabili.
L’ufficio dello sceriffo era proprio di fronte alle sue finestre, al piano di sotto suo marito gestiva
uno di quei negozi dove puoi trovare di tutto e faceva ottimi affari, almeno nel fare soldi era bravo
pensò con acido sarcasmo. Vide i due nuovi vice-sceriffo uscire dal loro ufficio, uno era basso e
tarchiato, sovrappeso, l’altro alto e atletico, i lineamenti regolari, la divisa gli stava a pennello e lui
metteva in mostra i muscoli con arroganza. La mente di Molly Hunter iniziò a fantasticare sul
corpo del vice-sceriffo Giorgio Mello, ex-agente speciale del FBI, ora al servizio degli onesti
cittadini di Badlands, mentre dietro il vetro si sfilava il vestito restando coperta solo da un
malizioso corsetto in tulle.
“Cosa guardi?”, chiese Lou Bannon al collega Giorgio Mello che stava fissando le finestre al primo
piano di fronte a loro.
“Non la vedi?”, rispose Mello, erano appena usciti dall’ufficio dello sceriffo per fare un giro in
paese, di fronte a loro il drugstore del sindaco, un movimento dietro la finestra al primo piano
aveva attirato la sua attenzione, che si era acuita vedendo il soggetto.
“Cazzo Giorgio, è la moglie del sindaco! Lo sceriffo è stato chiaro, questa è zona proibita,
assolutamente proibita!”.
“Tranquillo, non sto facendo niente”, rispose, ma il suo sguardo non lasciava presagire niente di
buono.
Bannon scosse la testa, la donna era una bellezza nel pieno del fiore, non più giovanissima, ma
proprio per questo ancora più sexy, li guardava con addosso solo della lingerie, certamente stava
provocando il collega. Lou sapeva quanto il compagno piacesse alle donne, ma anche quanto
l’uomo potesse essere pericoloso per una donna. “Tu ci caccerai in un mare di guai”, concluse
scuotendo la testa sconsolato.
Il vice-sceriffo Giorgio Mello si cullava annoiato nella sedia a dondolo posta nella veranda del loro
ufficio, guardando i radi passanti in quel caldo primo pomeriggio. La signora Molly Hunter lo
osservava da dietro la tendina della sua finestra posta di fronte al primo piano, i muscoli del vice-
sceriffo spingevano sotto la camicia kaki, il caldo opprimente la faceva sudare, una goccia iniziò a
scendere colpevolmente lungo la sua pelle fermandosi senza ritegno nell’inguine, le dita della
moglie del sindaco andarono a posarsi proprio lì, cercava di placare il desiderio mentre fissava
Mello, ma invano e con l’effetto opposto, decise d’istinto di dare un senso finito a questa storia.
Aprì l’armadio e scelse un abito adatto, il drugstore era ancora chiuso e il marito dormiva, scese
rapida le scale e uscì di casa, si fermò un istante a fissare insistentemente il vice-sceriffo
accoccolato di fronte a lei, poi fece ticchettare i suoi tacchi verso il fondo del paese.