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Il PIL italiano sorprende al rialzo a inizio anno

Dopo un calo marginale alla fine dell’anno scorso, il PIL italiano ha registrato un forte rimbalzo
nei primi mesi del 2023, con un aumento di 0,5% t/t (massimo dal 2° trimestre 2022). Rispetto allo
stesso trimestre dello scorso anno, l’attività economica è cresciuta di 1,8% (dall’1,4% di fine 2022).
Nel comunicato stampa dell’Istat si legge che dal lato della spesa hanno contribuito al PIL sia la
domanda interna (al lordo delle scorte) che le esportazioni nette; dal lato dell’offerta hanno dato
un apporto positivo sia l’industria (in senso lato ovvero comprese le costruzioni) che i servizi,
mentre il valore aggiunto nel settore primario è rimasto sostanzialmente invariato.
Il dettaglio completo dei dati sarà reso noto solo il 31 maggio, ma riteniamo che il principale
contributo al valore aggiunto possa essere venuto dalle costruzioni (mentre pensiamo che
l’industria in senso stretto sia risultata poco variata) e che, dal lato della domanda, il maggior
apporto possa essere giunto dal commercio estero, in un contesto di aumento delle esportazioni
e calo dell’import. Il contributo della domanda interna al netto delle scorte dovrebbe a nostro
avviso risultare contenuto, e guidato dagli investimenti (in particolare in costruzioni), mentre
riteniamo improbabile che siano cresciuti i consumi delle famiglie.
In ogni caso, la sorpresa positiva d’inizio anno alza la crescita “acquisita” per il 2023 (in caso di
attività economica stabile nei restanti trimestri dell’anno) allo 0,8%, al di sopra delle stime di
consenso (0,6%) e in linea con la nostra attuale previsione (0,8%). Poiché riteniamo che l’ipotesi
di una mancata crescita del PIL nella restante parte dell’anno sia eccessivamente pessimistica,
il dato del 1° trimestre fa emergere chiari rischi di rialzo sulla nostra previsione di crescita per il
2023, peraltro già da tempo superiore al consenso.
In prospettiva, dopo aver beneficiato del crollo dei prezzi dell’energia, con il passare del tempo
l’economia potrebbe risentire maggiormente dell’aumento dei tassi d’interesse, il cui impatto
potrebbe essere amplificato dal fatto che il settore immobiliare sembra essere stato il principale
motore di crescita a inizio 2023 (come è stato nella maggior parte del periodo post-pandemico).
È probabile un rallentamento su base congiunturale del PIL a partire dal trimestre in corso, dopo
l’ampia sorpresa positiva d’inizio anno, ma le indagini rimangono coerenti con un’espansione
economica di 0,2/0,3% t/t nei trimestri centrali dell’anno, il che significa che il PIL italiano
potrebbe crescere di almeno l’1% quest’anno, con rischi verso l’alto.
Un rallentamento su base congiunturale del PIL (rispetto allo 0,5%
d’inizio anno) è probabile nei restanti trimestri dell’anno, ma
l’attività economica dovrebbe continuare a espandersi…

…in coerenza con i segnali confortanti giunti dalle indagini, in
particolare nel settore dei servizi

Fonte: previsioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Fonte: Intesa Sanpaolo, S&P Global

28 aprile 2023

Direzione Studi e Ricerche

Macroeconomic Research

Paolo Mameli
Economista – Italia

Macro Rapid Response 28 aprile 2023

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 2
Appendice
Certificazione degli analisti e comunicazioni importanti
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Incentivi relativi alla ricerca
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(c.d. FICC Research) ed è reso liberamente disponibile al pubblico indistinto tramite pubblicazione sul sito web della Banca –
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Metodologia di distribuzione
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Macro Rapid Response 28 aprile 2023

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 3
Metodologia di valutazione
I commenti sui dati macroeconomici vengono elaborati sulla base di notizie e dati macroeconomici e di mercato disponibili tramite
strumenti informativi quali Bloomberg e Refinitiv-Datastream. Le previsioni macroeconomiche, sui tassi di cambio e sui tassi d’interesse sono
realizzate dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, tramite modelli econometrici dedicati. Le previsioni sono ottenute mediante
l’analisi delle serie storico-statistiche rese disponibili dai maggiori data provider ed elaborate sulla base anche dei dati di consenso tenendo
conto delle opportune correlazioni fra le stesse.
Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse
Intesa Sanpaolo S.p.A. e le altre società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo (di seguito anche solo “Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo”)
si sono dotate del “Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231” (disponibile sul
sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo: https://group.intesasanpaolo.com/it/governance/dlgs-231-2001) che, in conformità alle
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delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse, ivi compresi adeguati meccanismi di separatezza organizzativa, noti come Barriere
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insorgere, vista la vasta gamma di attività svolte dal Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, incidano negativamente sugli interessi della
clientela.
In particolare, l’esplicitazione degli interessi e le misure poste in essere per la gestione dei conflitti di interesse – facendo riferimento a quanto
prescritto dagli articoli 5 e 6 del Regolamento Delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integra il Regolamento
(UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sulle disposizioni
tecniche per la corretta presentazione delle raccomandazioni in materia di investimenti o altre informazioni che raccomandano o
consigliano una strategia di investimento e per la comunicazione di interessi particolari o la segnalazione di conflitti di interesse e successive
modifiche ed integrazioni, dal FINRA Rule 2241, così come dal FCA Conduct of Business Sourcebook regole COBS 12.4 – tra il Gruppo
Bancario Intesa Sanpaolo e gli Emittenti di strumenti finanziari, e le loro società del gruppo, nelle raccomandazioni prodotte dagli analisti
di Intesa Sanpaolo S.p.A. sono disponibili nelle “Regole per Studi e Ricerche” e nell’estratto del “Modello aziendale per la gestione delle
informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse”, pubblicato sul sito internet di Intesa Sanpaolo S.p.A. all’indirizzo
https://group.intesasanpaolo.com/it/research/RegulatoryDisclosures. Tale documentazione è disponibile per il destinatario dello studio
anche previa richiesta scritta al Servizio Conflitti di interesse, Informazioni privilegiate ed altri presidi di Intesa Sanpaolo S.p.A., Via Hoepli, 10
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Inoltre, in conformità con i suddetti regolamenti, le disclosure sugli interessi e sui conflitti di interesse del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo
sono disponibili all’indirizzo https://group.intesasanpaolo.com/it/research/RegulatoryDisclosures/archivio-dei-conflitti-di-interesse ed
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di Specialista in Titoli di Stato, o similare, per i titoli emessi dalla Repubblica d’Italia, dalla Repubblica Federale di Germania, dalla
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Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche – Responsabile Gregorio De Felice
Macroeconomic Research
Paolo Mameli (Responsabile) paolo.mameli@intesasanpaolo.com
Aniello Dell’Anno aniello.dellanno@intesasanpaolo.com
Giovanna Mossetti giovanna.mossetti@intesasanpaolo.com
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Simone Zava simone.zava@intesasanpaolo.com