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Un paese a misura dei più piccoli: Monte Urano entra nella rete regionale delle “città sostenibili

Un passo importante verso una città sempre più a misura dei giovani: ieri mattina, infatti, presso la
sede della Regione Marche, l’assessora alle politiche giovanili Loretta Morelli ha firmato il
protocollo attraverso il quale il Comune di Monte Urano entra ufficialmente a far parte della “rete
delle città sostenibili e amiche dei bambini e delle bambini, degli adolescenti e delle adolescenti”.
“E’ un atto che considero molto importante – ha commentato la Morelli – perché entrare in questa
rete significa programmare una serie di interventi che segnano la linea politica di
un’amministrazione, implicando un impegno serio su tematiche fondamentali come ambiente,
sostenibilità, riqualificazione urbana e partecipazione alla vita civica e un investimento sulla
costruzione e la crescita del pensiero critico dei più giovani”.
Il protocollo, che coinvolge una trentina di Comuni in tutta la Regione e che vede come enti
capofila le città di Fano e Porto Sant’Elpidio, mira a mettere in rete istituzioni scolastiche,
associazioni ed enti pubblici per arrivare alla costruzione di città che siano per l’appunto a misura di
bambini e ragazzi. Un obiettivo, quest’ultimo, da raggiungere attraverso una serie di azioni che le
amministrazione firmatarie si impegnano a realizzare, come la partecipazione e il miglioramento
della qualità della vita dei minori nei contesti urbani, nei centri abitati e nei luoghi di relazione, la
promozione e realizzazione di progetti di mobilità sostenibile, di riqualificazione urbanistica e di
sostenibilità ambientale, oltre che la costituzione di un Osservatorio permanente comunale sulla
qualità della vita dei bambini e degli adolescenti quale organismo di partecipazione del Comune,
con ruolo consultivo e propositivo.
“Ad oggi la vera sfida della politica è quella di fare rete – analizza la Morelli -. Un’espressione
spesso abusata, ma quando si riesce davvero a mettere in comune delle buone prassi e a discutere
insieme di obiettivi, risoluzioni e progettualità, allora sì che si possono raggiungere traguardi
importanti”.
Tra l’altro, nota ancora l’assessora, “quando un paese è a misura di bambino in realtà è anche a
misura di uomo, di donna e di famiglia: perseguire l’obiettivo di una città sostenibile per i più
giovani significa infatti puntare ad una maggiore sostenibilità dell’intera comunità, perché è tutta la
società a trarre vantaggio di un incremento della qualità della vita dei minori e di una loro maggiore
partecipazione alla cosa pubblica”.
Ecco quindi che la firma di ieri rappresenta solo un primo passo, il tassello iniziale di una serie di
azioni che impegneranno l’amministrazione nei prossimi anni per fare realmente di Monte Urano
una città a misura dei bambini e delle bambine: tra queste si inserisce anche la costituzione del
consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, che verrà ratificata nella prossima seduta dell’assise
“dei grandi” e che, inserita in questo progetto, acquisisce ovviamente una maggiore sistematicità
evitando il rischio di diventare in realtà un intervento isolato e fine a se stesso.