LETTERA APERTA AI PARLAMENTARI DELLE MARCHE
le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura sono oggetto di una riforma i cui cardini
sono stati posti dall’art.10 della legge delega 124/2015.
La legge prevede un processo di riordino complessivo con una riduzione del numero delle Camere di
commercio, la razionalizzazione delle loro funzioni e la semplificazione della loro governance.
Pur confermando il dimezzamento del diritto annuale, ossia la principale fonte di finanziamento del
sistema camerale, la legge delega prescriveva ai decreti delegati l’introduzione di una disciplina
transitoria che garantisse la sostenibilità finanziaria dei nuovi enti, ma anche il “mantenimento dei
livelli occupazionali” (lettera h) art. 10 legge 124/2015).
In base alle bozze in nostro possesso, il decreto delegato prevederebbe esplicitamente di compensare i
risparmi di spesa attraverso una riduzione del 15% del personale (che poi diventerebbe 25% per le
Camere di Commercio accorpate). Si tratterebbe quindi di un esubero di circa 1000 unità sulle quasi
7000 oggi impiegate direttamente dalle Camere di commercio.
Si tratta di una violazione del testo della legge delega che scarica i costi della riforma sui lavoratori del
sistema ignorando, ribadiamo, la stessa determinazione della legge delega sul “mantenimento dei
livelli occupazionali”, tra l’altro abbandonando a sé stesso tutto il resto del sistema camerale (Unioni
regionali e Aziende speciali e partecipate).
E’ iniquo ripagare in questo modo l’impegno profuso in questi anni da tanti lavoratori che hanno fatto
del sistema camerale una delle eccellenze della Pubblica Amministrazione Italiana, riconosciuto a livello
nazionale e internazionale.
Una logica che vede nella riforma della Pubblica amministrazione semplicemente un alibi per “far cassa”
sulla pelle dei lavoratori crediamo non appartenga né alle forze di maggioranza , né a quelle di
opposizione.
Chiediamo al Parlamento nel suo insieme di intervenire sul Governo affinché le previsioni del decreto
delegato siano conformi ai vincoli e alle indicazioni dettate dalla legge delega.
Confidiamo nel fatto che il Parlamento agirà in coerenza con quanto approvato.
FP CGIL Marche
Alessandro Pertoldi
CISL FP Marche
Luca Talevi
UIL FPL Marche
Carlo Santini