Confabitare a cura di Renzo Paccapelo

La badante di condominio compie cinque anni

000badantecondIl progetto della badante di condominio nato   a Bologna   su idea di Confabitare  –

associazione proprietari immobiliari – oggi è al  suo quinto anno   e i risultati sono più che

soddisfacenti.

“Oggi siamo presenti in 53 condomini   a Bologna –   dichiara il Presidente nazionale di

Confabitare  Alberto Zanni-   il progetto si sta sviluppando anche a livello nazionale in

molte  città quali Torino,Verona, Milano, Firenze Roma, Messina  e tante altre,  favorito

dalla rete delle sedi Confabitare  presenti in modo capillare su tutto il territorio”.

La formula è semplice:  una sola badante all’interno  di un condominio , che suddivide   le

ore di lavoro tra più famiglie, parcellizzando il contratto domestico di colf e badante in

quote. “L’idea, spiega  Alberto Zanni,   è nata proprio per volere dare a più famiglie  una

soluzione semplice, facilmente attuabile, e soprattutto economicamente conveniente,

considerando il condominio, non solo   come il  luogo  in  cui si vive,  ma anche  come

luogo di comunione in cui condividere bisogni e soluzioni”.

Non più solo sinonimo di liti, tensioni e conflitti, ma un’opportunità per trovare intese

comuni dettate anche dall’esigenza del risparmio.  Confabitare   ha lanciato questa

iniziativa,  l’ha testata e sperimentata su Bologna in 53 condomini, proponendo poi il

modello organizzativo anche in altre città italiane. “ La nostra   associazione – continua

Zanni- si occupa del reperimento delle badanti, del loro coordinamento, oltre che delle

pratiche relative alla assunzione e alla preparazione delle loro buste paga. Ogni anziano

paga le ore della badante pro quota, per cui a fine mese il costo è pari a   circa 200/250

euro contro gli 800/1.000 euro di un impegno a tempo pieno. Praticamente l’intera giornata

lavorativa della badante è fatta da tanti part time  quanti sono gli anziani per cui lavora.

Questa soluzione  permette all’anziano di utilizzare la   badante per il tempo   di cui ha

realmente bisogno, e consente altresì alla badante di ottimizzare il proprio lavoro non

perdendo tempo in spostamenti da una parte all’altra della città, svolgendo anche le

stesse mansioni per più persone contemporaneamente come fare la spesa o altre

commissioni”.

Oltre questo c’è da considerare anche un altro aspetto positivo ossia la reperibilità

costante durante tutta la giornata in quanto la badante è comunque sempre  presente

all’interno del condominio. Pensiamo inoltre  che  sia anche una buona soluzione in

questo periodo di crisi generale per risolvere i problemi del vivere quotidiano, e fra questi

uno dei più importanti che pesa sugli  anziani o sulle famiglie che li hanno a carico è

sicuramente quello della badante.

Inoltre casa, condominio, e spesa vanno a braccetto in alcuni condomini di Bologna.

Sempre Confabitare, già da cinque anni  ha avviato un progetto di acquisto collettivo per i

residenti. A turno, un paio di volte alla settimana, alcuni volontari del palazzo o un

incaricato dell’associazione, vanno ai Mercati Generali ad acquistare grossi quantitativi di

frutta e verdura su ordinazione dei condomini.  Comprando all’ingrosso, i costi della spesa

si riducono fino al 50%.

Ampio il successo  anche di   questa iniziativa. “L’idea del gruppo d’acquisto non è nuova:

ma ora l’abbiamo portata nei condomini, continua Zanni,  così non sono più soltanto i

giovani a usufruirne, ma anche gli anziani. Due punti di forza del progetto: il risparmio sulla

spesa e il contatto sociale che si crea tra gli abitanti del palazzo. Sono tantissimi i casi in

cui gli inquilini non si conoscono tra loro pur abitando a pochi metri di distanza l’uno

dall’altro”.

Confabitare

Ufficio stampa

03 agosto 2015