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Manifesto delle criticità: la Politecnica delle Marche ha rappresentato a Milano le università

000funiberPresentato nell’ambito di Expo 2015, il documento dedicato alle dieci maggiori problematiche in campo nutrizionale in Italia. A parteciparvi, atenei -tra cui quello dorico-, società scientifiche, fondazioni e associazioni. A breve i poster in ambulatori e farmacie

 

E’ stata l’Università Politecnica delle Marche a rappresentare, a Milano, il mondo dell’alta formazione italiana in campo dietetico, nel corso della conferenza di ufficializzazione del Manifesto delle criticità in nutrizione clinica e preventiva. Un evento di grande risonanza nazionale, tenutosi al grattacielo Pirelli, nell’ambito delle attività di Expo 2015, sotto l’egida del tema “Nutrire il pianeta – Energia per la vita”.

Il Manifesto presentato ieri è il documento realizzato, per iniziativa dell’Adi (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica), a seguito di un periodo di studio e lavorazione durato diversi mesi, e che ha coinvolto molteplici realtà del territorio nazionale: 12 università (tra cui, appunto, la Politecnica dorica), 19 società scientifiche, 6 fondazioni e centri di ricerca (tra cui Funiber, che collabora ormai da 10 anni con la Politecnica), e 5 associazioni di cittadini e pazienti. Una vera rete multisettoriale che si è riunita per fare il punto, fattivamente, sulle maggiori e attuali problematiche socio-sanitarie legate alla nutrizione che riguardano tutti i Paesi, con particolare focalizzazione sull’Italia.

Tali problematiche, infatti, sono in crescita e sono fortemente correlate agli stili di vita errati e all’ambiente economico e sociale in cui si vive. Il Manifesto fotografa la situazione italiana, proiettandosi fino al 2018, ed individua le 10 maggiori criticità cui occorre far fronte fin da subito: disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, diabete mellito di tipo II, sovrappeso e obesità, malnutrizione calorico-proteica, comportamenti nutrizionali a rischio, carenze nutrizionali, nutraceutica, nutrizione artificiale domiciliare, sarcopenia, e tossinfezioni alimentari. Sono queste le problematiche maggiori su cui il documento intende accendere i riflettori, facendo leva su dati allarmanti che pongono il nostro Paese al primo posto per presenza di queste criticità: sono ben 17 milioni gli italiani che presentano almeno una di queste patologie (i soli obesi sono 5 milioni), con un aggravio sui costi sanitari che si aggira intorno ai 30 miliardi di euro annui. In tutto il mondo la sola obesità è, in termini economici, la terza voce di spesa per la collettività dopo il fumo e le guerre e terrorismo.

Ecco, dunque, che si impone la necessità di un approccio globale e multidisciplinare al problema, che non rimane confinato al solo settore sanitario, ma coinvolge anche quello sociale, culturale e della formazione.

“E’ proprio in un’ottica integrata che va letta la presenza delle università in questo progetto -ha commentato Maurizio Battino, docente alla Politecnica marchigiana e rappresentante all’evento per tutte le università-. Fare rete permette di approcciare le criticità da diverse angolazioni e in sinergia. Gli atenei hanno l’importante compito di informare e formare sull’argomento, e ciò non riguarda solo gli addetti ai lavori come medici, dietisti e tecnologi alimentari, ma anche farmacisti, biologi, docenti e formatori in generale. In Italia c’è molta ignoranza su questi temi: 48 milioni di persone non sanno cos’è la dieta mediterranea e 43 milioni non riconoscono di essere in sovrappeso o obesi”.

Sensibile a questi temi, la Politecnica delle Marche, nell’ambito del progetto Funiber, ha d’altra parte già da tempo avviato con successo dei master online dedicati alla dietetica e nutrizione: percorsi altamente professionali, comodi da seguire anche da casa, che coprono molte delle lacune sull’alimentazione che anche le facoltà di Medicina presentano. Non a caso tali master hanno ricevuto il patrocinio del Comitato Scientifico per Expo 2015 del Comune di Milano, essendo stati riconosciuti come pienamente rientranti nei temi dell’esposizione.

Ed è per dare un contributo fattivo e per correggere attivamente gli stili di vita che il progetto del Manifesto, oltre al documento e ai volantini riassuntivi stilati, ha previsto anche la realizzazione di poster con consigli pratici relativi ad ogni criticità individuata. Tali poster saranno a breve distribuiti in tutti Italia e verranno affissi in ambulatori di medici generici e specialisti, poliambulatori e farmacie, per dare a tutti la possibilità di consultazione, al contempo sensibilizzando le persone verso queste problematiche.

La conferenza stampa, cui hanno partecipato, tra gli altri, anche il presidente dell’Adi Antonio Caretto, l’advisor scientifico di Expo 2015 Enzo Grosso, e il coordinatore scientifico del Manifesto delle criticità Lucio Lucchin, è stata anche l’occasione per dare un nuovo appuntamento: l’8 agosto, infatti, si terrà all’interno dell’Expo un convegno su questi temi interamente dedicato agli addetti ai lavori.

Giorgio Moretti

Moretti Comunicazione