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Pesante tributo delle Marche al sisma in Nepal

Sisma Nepal: morta la speleologa Gigliola MancinelliE’ morta la speleologa italiana Gigliola Mancinelli, 51 anni, di Ancona, dispersa nel terremoto in Nepal. Era insieme a Oskar Piazza, morto pure lui, nella zona di Langtang. Salvi invece gli altri due italiani del gruppo: Giuseppe Antonini, anche lui di Ancona, e Giovanni Pizzorni, che ha riportato varie fratture. Giuseppe è riuscito oggi a mettersi in contatto con i familiari.

I quattro speleologi del Soccorso alpino – Giuseppe ‘Pino’ Antonini, 53 anni, Gigliola Mancinelli, 51 anni, medico anestesista, Oskar Piazza, del Soccorso alpino del Trentino Alto Adige, e Giovanni ‘Nanni’ Pizzorni, 52 anni, genovese, esperto torrentista – si trovavano in Nepal nel villaggio di Langtang, travolto da terra e detriti a causa della raffica di scosse sismiche che ha devastato la regione centro-occidentale nepalese. A lanciare ieri l’allarme parlando con l’ANSA era stato il fratello di Antonini, Roberto, che aveva sentito lo speleologo dopo la scossa di terremoto. Pino, con un telefono satellitare, era riuscito a mettersi in contatto anche con la compagna, poi più nulla. Antonini è specializzato in operazioni di grotta e forra. E’ direttore della Scuola forre del Soccorso alpino e tecnico di elisoccorso; la Mancinelli era anestesista rianimatrice al cardiologico ‘Lancisi’ ma anche tecnico speleologo; Piazza, della Scuola nazionale tecnici, era anche vice direttore della Scuola nazionale forre mentre Pizzorni è uno dei torrentisti più noti a livello nazionale. E’ anche formatore della scuola specializzata per questa pratica e vicedirettore della Aic Canyoing del Cai di Genova. Il gruppo si trovava nel villaggio maledetto per esplorare delle forre, ma avevano rinviato l’escursione a causa del maltempo. “Mio fratello – racconta Roberto Antonini – era lì perché dovevano esplorare due canyon, ma so che erano rimasti nel villaggio”. Piazza aveva comunicato con i colleghi trentini tre giorni fa.

Tre turisti marchigiani sono scampati al sisma. Sono l’avvocato anconetano Francesco Tardella, specializzato in diritto fallimentare ed ex presidente del Rotary Ancona-Conero, e due turiste senigalliesi, Claudia Greganti, 38 anni, e Tiziana Cimarelli, di 58. I tre si trovavano a bordo di una jeep con l’autista e una guida turistica quando, all’improvviso, sono stati travolti da una frana. A parte lo choc e qualche escoriazione, stanno tutti bene. Erano diretti da Kathmandu a Chitwan, dove si trova un parco nazionale. I tre sono poi riusciti a mettersi in contatto con i familiari per rassicurarli. Al momento non si sa quando rientreranno in Italia.
E stanno bene due amici alpinisti di Fano, Pietro Marcucci e Luca Cantiani, che si trovano in questo momento ai piedi dell’Everest. Erano arrivati in Nepal una settimana fa e secondo i programmi in questi giorni avrebbero dovuto impostare la scalata per la cima più alta del mondo ma ora, con il terremoto e la tragedia della valanga che ha travolto e ucciso 18 persone impegnate nella scalata, hanno rinunciato ai loro programmi e stanno preparandosi per il rientro in Italia. Da quanto si è appreso, Marcucci e Cantini non hanno mai corso alcun rischio né si sono trovati coinvolti nei danni provocati dal terremoto. Ora stanno cercando un volo per un rapido rientro in Italia.