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Odissea Norman Atlantic ancora in corso

00traghettonormanCorsa contro il tempo sulla Norman Atlantic per salvare i 115 passeggeri ancora a bordo del traghetto andato a fuoco domenica al largo dell’Albania. I morti intanto salgono a cinque.  A bordo della nave c’erano oltre 450 persone tra passeggeri e membri d’equipaggio. Intorno alle 9 di stamani erano 363 le persone recuperate e 115 quelle ancora sul traghetto, secondo l’ultimo aggiornamento su Twitter della Marina Militare. Le operazioni di soccorso in mare intanto continuano, coordinate dalla nave San Giorgio della Marina. Personale medico e sanitario è salito a bordo.

Naufraghi a bari. A Bari la nave mercantile Spirit of Piraeus, battente bandiera Singapore, con 49 naufraghi del traghetto, tra cui quattro bambini e due clandestini. A quanto si è appreso, stanno quasi tutti bene anche se infreddoliti e affamati, due le persone portate in ospedale. Altri 50 i naufraghi del traghetto Norman Atlantic ricoverati negli ospedali del Salento.

Hanno pianto ed hanno abbracciato i soccorritori i 49 naufraghi giunti a Bari. Alla vista dei soccorritori saliti a bordo, in tanti hanno pianto e hanno ringraziato per aver avuto salva la vita. Lo ha riferito ai giornalisti il prefetto di Bari, Antonio Nunziante.

«Ho visto quattro persone morte, con i miei occhi, sono sicurissimo, erano davanti a me», ha detto ai giornalisti un uomo di nazionalità turca, appena sceso dalla nave mercantile che lo ha portato, insieme con altri 48 naufraghi del traghetto Norman Atlantic, nel porto di Bari. La notizia è stata confermata dal governo greco e poi anche dal premier Matteo Renzi che ha parlato di 5 morti. «Sulla lancia – ha raccontato il naufrago ai giornalisti – avevamo quattro morti, due uomini e due donne, credo, perché al buio non si vedeva bene».

«Molta gente è caduta in mare purtroppo. Ho visto anche una decina di persone che erano a bordo di una lancia che poi sono finite in mare e non so proprio che fine abbiano fatto», ha continuato l’uomo. «Sentivamo urlare “fire, fire”, fuoco fuoco e in cinque minuti – dice l’uomo – tutta la nave era a fuoco. Era buio e c’era molto fumo. C’è stato poco da fare: molta gente è svenuta, siamo rimasti isolati». L’uomo sarebbe dovuto andare a Roma dove avrebbe trascorso il Capodanno insieme con amici.