Charlot omaggia Charlot a Jesi
Un mimo travestito da Charlot per le vie del centro di Jesi rende omaggio al centenario della nascita del grande personaggio comico che sarà protagonista, venerdì 5 dicembre alle ore 21, dell’inaugurazione del XIV Festival Pergolesi Spontini al Teatro Pergolesi. Il cartellone del Festival, curato dalla Fondazione Pergolesi Spontini, prende il via con un capolavoro del film muto, “La Febbre dell’Oro” di Charlie Chaplin, proposto in forma di cine-concerto nel corso del quale le musiche composte dallo stesso Chaplin saranno eseguite dal vivo dall’ensemble de I Virtuosi Italiani. Il concerto è diretto da uno dei massimi esperti di musica da film al mondo, Timothy Brock, inaugura venerdì 5 dicembre Il XIV Festival Pergolesi Spontini al Teatro Pergolesi di Jesi alle ore 21.
Scritto, diretto ed interpretato da Charlie Chaplin nel 1925, il film racconta le peripezie tragicomiche e sentimentali dell’omino vagabondo ai tempi della corsa all’oro nel Klondyke. Nel 1942 Chaplin è tornato su “La febbre dell’oro”, componendo una sua colonna sonora che comprendeva alcuni temi musicali molto conosciuti. La partitura originale della colonna sonora è stata per l’occasione minuziosamente ricostruita da Timothy Brock, che spiega: “Molti conoscono Chaplin solamente come attore e regista – spiega Timothy Brock – ma in pochi sanno quanto fosse un compositore unico nel suo genere. Come nella maggior parte delle creazioni di Chaplin, la musica serve come funzione primaria per il successo dell’immagine. Chaplin si preoccupava non solo che la musica fosse semplicemente adeguata, ma che caricasse la scena del contenuto richiesto. Nella partitura per “La Febbre dell’ Oro” c’é musica che esprime la tempesta, la lotta, l’amore, la danza. Ma c’è anche musica scritta meticolosamente per esprimere il singhiozzo, la fame, il sonno, il cibo, l’allucinazione, la battaglia a palle di neve, il sospetto, l’ indegnità, l’orgoglio e l’indifferenza; tutti elementi chiave sia nel film che nella sua musica. In questa partitura ci sono le caratteristiche tipiche della musica di Chaplin: i passaggi ad arco scuri e malinconici, gli assoli pieni di colore di oboe e fagotto, l’arpa onnipresente e la pura forza bruta degli ottoni”.