INCONTRO CON LE SCUOLE SUI RISCHI DELL’USO DELLE NUOVE TECNOLOGIE
SANT’ELPIDIO A MARE – Si è svolto questa mattina, al Teatro Cicconi, un incontro tra gli studenti del territorio e la sezione ascolana della Polizia Postale e delle Comunicazioni per discutere dell’uso consapevole degli strumenti informatici ai fini di una navigazione sicura. In sala oltre 350 ragazzi, studenti del Tarantelli e della scuola secondaria del capoluogo e di Casette d’Ete.
Raul Guido Capriotti, della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Ascoli Piceno, anche con l’ausilio di slide e filmati, ha illustrato ai ragazzi le corrette contromisure da prendere per evitare i rischi che sono connessi all’uso di internet e delle nuove tecnologie. Capriotti è stato introdotto dal professor Monti, insegnanti del Tarantelli e dal Presidente del Consiglio Matteo Verdecchia che, accompagnato dal Consigliere Comunale Fabio Conti, ha portato ai ragazzi il saluto dell’Amministrazione Comunale. Dopo aver chiarito quali siano i compiti della Polizia Postale, Capriotti ha passato in rassegna le principali insidie della rete, quelle collegate sia ad un uso inconsapevole da parte degli utenti che a veri e propri “trabocchetti” esistenti a livello informatico. Ha spiegato ai ragazzi che si può incorrere non solo in insidie che minacciano da vicino l’utente come nel caso di clonazione dei dati personali o sfruttamento in modo improprio di immagini o video personali, ma anche in veri e propri reati informatici che, troppo spesso, vengono sottovalutati.
Una delle principali occupazioni della Polizia Postale è collegata al fenomeno della pedo-pornografia telematica, un fenomeno più diffuso di quanto non si possa pensare. Inoltre, molto diffusi sono anche fenomeni di truffe on line che si presentano sotto forma di “bufale” create appositamente per trarre in inganno gli utenti, phishing e violazioni della legge sul diritto d’autore ma anche pericoli insiti nell’uso dei social network, di facebook in particolare, ritenuto dagli esperti il più “bucabile”, dove dati personali e fotografie possono essere facilmente utilizzabili per scopi non legali. Alla domanda: “Quanti di voi usano i social network?” gran parte dei presenti al Cicconi ha alzato la mano ma per la maggior parte si tratta di minori di 13 anni che, proprio per via dell’età, violano una delle principali condizioni d’uso di Facebook, ad esempio, cioè la necessità di avere più di 13 anni per utilizzare il servizio. Un dettaglio non di poco conto, ampiamente sottovalutato e volutamente ignorato da chi si trova, in questo modo, a non rispettare le regole. E’ stato, questo, un esempio su tanti. Capriotti ha poi insistito sulla necessità di proteggere bene, con antivirus ed altri sistemi, il proprio computer, per evitare che i malintenzionati (gli hacker – i “pirati informatici”) riescano a violare il pc addirittura attraverso la web cam, con cui potrebbero carpire fotografie da utilizzare in maniera impropria.
“Spesso i ragazzi danno per scontato di saper usare al meglio internet e le tecnologie più moderne, sottovalutando i tanti pericoli che sono collegati al loro uso – osserva il Presidente del Consiglio Matteo Verdecchia – sono certo che incontri come quello di questa mattina siano delle preziose occasioni di crescita. Non è quella dell’inibizione dell’uso delle tecnologie la strada da percorrere quanto quella della corretta informazione per un uso consapevole e affinché ogni utente, giovane o meno giovane che sia, sappia porsi dei limiti. Mi auguro che i ragazzi che hanno partecipato all’incontro al Cicconi sappiano far tesoro di quanto è stato loro detto”.