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Incendio Zen.Le cause propabilmente di origine dolosa

Un incendio, con ogni probabilità, di natura dolosa ha distrutto lo Zen di Porto San Giorgio. La discoteca di via Solferino aveva ripreso la sua attività lo scorso 6 ottobre. E questa mattina, intorno alle ore 4,30, un incendio l’ha avvolta riducendola in cenere. A dare l’allarme un vicino che, udito l’allarme e notate le fiamme, ha allertato i carabinieri e i vigili del fuoco. Sul posto, a sirene spiegate sono quindi arrivati una pattuglia del nucleo radiomobile dell’Arma e due mezzi dei pompieri di Fermo che hanno impiegato circa un’ora e mezzo per domare le fiamme. Nel corso della mattinata sono proseguite le indagini dei carabinieri con il supporto del reparto scientifico dell’Arma. In via Solferino è arrivato anche il capitano Pasquale Zacheo, comandante dei carabinieri di Fermo per un sopralluogo. Gli inquirenti non escludo che si possa essere trattato di un incendio doloso che, stando alle prime indiscrezioni, sarebbe stato appiccato nel piano interrato (dove si sviluppa la pista da ballo) per poi propagarsi anche al piano superiore, quello dell’ingresso e degli uffici. Un danno da diverse centinaia di migliaia di euro, con gli arredi completamente carbonizzati. Distrutto il titolare della discoteca, Stefano Pomioli. Per il direttore artistico Marco Palmieri la stagione è finita mentre il dj Gino Palestini è convinto della natura dolosa.

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