EUROPEI DI CALCIO: VINCE L’ITALIA MA PERDE L’AMBIENTE: IL FOOTBALL PUÒ FARE LA DIFFERENZA NELLA LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO.
In occasione della vittoria dell’Italia agli Europei, la piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico Ener2Crowd.com ha deciso di impegnarsi per bilanciare le emissioni di CO2 della Nazionale di calcio.
Questa è stata forse l’edizione più inquinante della manifestazione sportiva più importante per il nostro continente: secondo le stime degli analisti di Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico, a causa della scelta di una logistica diffusa che comprendesse più destinazioni per i tifosi e per le squadre con l’avanzare dei turni, sono state emesse 450 mila tonnellate di CO2.
Per gli esperti della South Pole Carbon Asset Management, per compensare le emissioni di CO2 di un evento diffuso come gli Europei di Calcio basterebbe piantare 600 mila alberi, 50 mila per ogni Paese che è stato coinvolto nella manifestazione.
Ma secondo gli analisti di Ener2Crowd.com il dato è assolutamente errato e corrisponderebbe ad appena un 4% dell’obiettivo reale che si vorrebbe raggiungere.
«Per compensare le 450 mila tonnellate di CO2 da loro stessi calcolati, quei 600 mila alberi ci impiegherebbero 23 anni» sottolinea Giorgio Mottironi, cso e co-fondatore di Ener2Crowd nonché chief analyst del GreenVestingForum.
«I 600 mila alberi rappresentano solo un tentativo di “greenwashing” che si inserisce su quella pericolosa e tendenziosa strada di voler scaricare in modo improprio le responsabilità di comportamenti antropici che oggi andrebbero assolutamente evitati, in particolare dalle istituzioni, se realmente si volesse fare qualcosa per dare un segnale —anche educativo— che possa coinvolgere i singoli e determinarne azioni climaticamente consapevoli» sostiene l’analista capo.
«Quello che si è fatto —prosegue Mottironi— è stato spostare “istantaneamente” della CO2 dalla geosfera all’atmosfera, sostenendo che gli effetti che ne conseguono si possano ritenere compensati da un successivo travaso verso la biosfera che durerà 23 anni. Ed è un rischio enorme perché si affida ancora una vola la responsabilità di un atto compiuto nel presente —e le cui conseguenze a medio e lungo termine sono chiare agli occhi di tutti— ad un futuro ipotetico ed alle difficoltà che in quel futuro dovranno affrontare le generazioni a venire»
Secondo le stime di Ener2Crowd, considerando che ogni albero è in grado di assorbire 30kgCO2/anno, la quantità reale di fusti che si dovrebbero realisticamente piantare per compensare subito le «emissioni Uefa» è di 13,5 milioni di alberi, con un costo di almeno 65 milioni di euro
«L’Italia ha dimostrato di poter essere guida dell’Europa calcistica ed altrettanto dovrebbe fare nel campo della transizione energetica e sostenibile. Lo può fare perché ne ha le conoscenze, le competenze e le tecnologie esecutive» asserisce Niccolò Sovico, ceo, ideatore e co-fondatore di Ener2Crowd.com.
Per dare un segnale in tale direzione Ener2Crowd ha deciso di compensare tutte le emissioni di CO2 causate dalle trasferte aeree della Nazionale Italiana di Calcio, pari a circa 93 mila tonnellate, piantando immediatamente 3.107 alberi nel proprio programma di riforestazione “Il Bosco dell’Energia” portata avanti con il partner TreeNation.