CronacaMacerataUltimissime Notizie

Macerata: finisce con pescrizioni ed archiviazioni maxi inchiesta falsi incidenti

0palazzo giuLa maxi inchiesta sui falsi incidenti stradali termina con molte prescrizioni e alcune archiviazioni, nel merito, di accusati eccellenti come l’avvocato Simone Baldassarri, uscito a testa alta dopo sette anni di indagine.
Domani, nel corso di una conferenza stampa convocata da legale, si conoscerà di più sul provvedimento del Gip Enrico Pannaggi che ha archiviato la posizione del noto legale di Macerata ritenendolo assolutamente estraneo sia all’ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa alle assicurazione, sia al concorso in truffa per singoli incidenti stradali. L’avvocato Baldassarri è assistito dai legali Nicola Piccinini e Sante Monti.

Nel 2009 il Pm Andrea De Feis tratteggiò il ruolo del legale nelle carte come «il capo e il promotore dell’associazione per delinquere finalizzata alla truffa, in quanto in qualità di legale ha seguito l’iter delle pratiche di risarcimento di numerosi sinistri e quale collettore delle certificazioni mediche autentiche o falsificate». Accuse cadute, incubo finito per il noto legale. Stessa situazione dovrebbe riguardare per il medico Italo Capparucci e il legale Roberta Pizzarulli (i provvedimenti però non sono ancora noti).

Per altri indagati l’archiviazione sarà per prescrizione. Il fascicolo, uno dei più importanti e voluminosi aperti dalla Procura di Macerata, è vittima dei tempi lunghi della giustizia. A fronte dei 18 mesi d’indagine previsti dal codice, sono passati sette anni o solo oggi – con l’arrivo dei primi provvedimenti – si è detta la parola fine con alcune archiazioni nel merito o molte per prescrizione.

Il fascicolo è aperto del 2007 dopo la denuncia dell’assicurazione Carige che aveva rilevato alcune anomalie in diversi incidenti stradali accaduti in provincia di Macerata. La Procura circa un mese fa ha stralciato alcune posizioni, disponendo una quindicina di interrogatori che di fatto fungono da atto interruttivo della prescrizione per incidenti fasulli o gonfiati occorsi nel 2008 o giù di lì. E per queste posizioni l’inchiesta porterà a un’imputazione.

Per tutti gli altri incidenti taroccati – quelli accaduti dal 1999 al 2007, cioè il grosso dei sinistri – è intervenuta o sta intervenendo la prescrizione. Un’inchiesta complessa, corroborata, secondo gli accertamenti dei carabinieri, da molti elementi che hanno portato nel 2009 all’iscrizione nel registro degli indagati di 58
gli indagati, tra i quali due avvocati, due medici e due carabinieri. Nel 2009 l’inchiesta portò a perquisizioni, alcuni provvedimenti restrittivi e accuse che descrivevano incidenti fasulli, sinistri che sarebbero avvenuti solo sulla carta con finte lesioni, gonfiate e prolungate da certificati medici che lo stesso Gip definì «quasi fossero copie scannerizzate». Cento incidenti analizzati in 10 anni e un milione di euro di presunto danno patrimoniale in capo alle assicurazioni, fecero ipotizzare, ma non per tutti, il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Ora però è stato tutto ridimensionato, un po’ perché è passato troppo tempo, e un po’ perché molte accuse non avrebbero trovato sussistenza.