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CGIL MARCHE SU LISTE ATTESA IN SANITA’: “SOLO PROPAGANDA DALLA REGIONE, NESSUN RISPETTO PER LA SALUTE DEI MARCHIGIANI”

Nei giorni scorsi, per l’ennesima volta, abbiamo appreso dalla stampa che la
Regione ha stanziato 13 milioni di euro per abbattere le liste di attesa. La
Cgil considera l’atteggiamento tenuto dalla Regione molto propagandistico e
di scarsa efficacia per risolvere le criticità.
Sappiamo bene quanto sia impattante questo tema per i cittadini, che
sempre più spesso si trovano costretti a rinunciare a curarsi perché
impossibilitati a pagare le visite presso le strutture private, oppure andare in
altre regioni perché la tempistica per gli interventi mette a rischio la salute
delle persone.
L'abbattimento delle liste di attesa sia per le visite sia per gli interventi per
la sanità regionale dovrebbe essere la priorità assoluta, a cui affiancare fatti
concreti e non inutili proclami. Per due anni, Acquaroli e Saltamartini hanno
puntato il dito sul limite al tetto di spesa per il personale imposto dai governi
precedenti, oggi di fronte al fatto che anche il Governo Meloni ha confermato
la volontà di bloccare le assunzioni cambiano argomento e fanno finta di
nulla.
Senza scelte forti su assunzioni, rafforzamenti dei servizi territoriali e presa in
carico stanno di fatto consapevolmente consegnando i problemi dei cittadini
marchigiani ai privati.
Va detto chiaramente che le tanto sbandierate risorse provengono dallo Stato
in quanto erano già state previste dalla legge di Bilancio 2024 e non sono
aggiuntive. La Regione non ci ha messo risorse proprie, come invece
dovrebbe fare, per risolvere questa situazione.
Se la Regione volesse davvero abbattere le liste d’attesa, dovrebbe investire
risorse provenienti dal proprio bilancio regionale e, al contempo, ricercare
una strategia complessiva che renda più efficiente il servizio sanitario
regionale. Solo così si passerebbe dalla propaganda ai fatti, e invece siamo
come al solito alle prese con la retorica roboante e gli annunci.
La Regione deve fare di più e meglio: 1. S’ individui nel bilancio delle somme
da destinare al servizio sanitario pubblico senza incrementare le risorse per
la sanità privata. 2. Si aumenti il numero dei medici che svolgono le visite
negli ospedali e nei poliambulatori. 3. Si rinnovi seriamente il ruolo del Cup.
Non è accettabile che, per mesi, venga detto dall’assessore che verrà

CGIL Regionale Marche – via I Maggio, 142/a – 60131 Ancona –
Tel.071285741 – Fax 0712857400
smantellato il Cup regionale e che questo avrebbe rappresentato la panacea
di tutti i mali, e poi si legge che ha cambiato idea improvvisamente.
Ci sono regioni che tutto questo lo stanno già facendo, condividendo
percorso e obbiettivi con il sindacato.
Per questo, come Cgil, ci saremo aspettati di non dover apprendere la notizia
dai media ma di avere un confronto preventivo prima che si facesse la
delibera di giunta. Non può essere questo un modello di relazioni sindacali
improntato sul rispetto e confronto reciproco.