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Promozione turistica o “gita sociale”

All’inizio sembrava una battuta, una provocazione l’affermazione…. “oramai le città non sono altro che un perenne luna park”.

Invece è proprio così! Non vi è nessuna progettualità, nessuno sforzo per pensare a come risolvere alcune problematiche comuni alla maggior parte dei nostri centri. A partire dalla crisi dei settori commerciale e artigianale, dalla crescita esponenziale dei canoni di locazione, con relativa espulsione dai centri storici di un buon numero di cittadini, dai problemi della viabilità, della necessaria in molti casi rigenerazione urbana, fino alla necessità di valutare il cambio di destinazione di molti locali ex commerciali oggi completamente fuori mercato.

Purtroppo gli sforzi si concentrano solo nella compilazione di un calendario sempre più fitto di eventi, fiere, mercati vari, appuntamenti pseudo musicali, sagre e via di questo passo.

Fino, proprio per rendere più esplicita l’idea di città luna park, alla proposta di montare una ruota panoramica, più alta di quelle in circolazione presso la bambinopoli…..una autentica “cretinata” o meglio come affermano i più una marchetta a favore di “amici”, per tirare su il fatturato. Fosse vero, forse è molto verosimile, viste le frequentazioni, sarebbe l’ennesimo spreco di denaro pubblico, senza contare che la città ha già il suo luna park presso l’area sud prospicente il porto turistico.

Forse c’è anche di peggio ed è una piaga che da tempo combattiamo, il turismo sociale a spese dei cittadini. Quelle gite all’estero dei nostri amministratori, ammantate da motivazioni altisonanti, “promozione turistica delle nostre città”, dove peraltro mancano proprio le strutture turistiche, gli alberghi, quelli veri……. non i residui degli anni sessanta, mentre quel poco che c’è cambia troppo spesso destinazione, divenendo appartamenti venduti a peso d’oro per la gioia dei soliti noti….

Intanto i nostri assessori viaggiano, un tempo si spingevano fino in Argentina, oggi si accontentano di Francia, Ungheria, con la speranza di un qualche ritorno, ma tanto nessuno monitorerà gli arrivi e quindi i cittadini non potranno sapere se i costi sostenuti sono stati ben spesi e qualcuno in città ha potuto beneficiare di “cotanta” promozione, ovvero se ancora una volta la gita sociale ha premiato solo gli eletti!

ARES