Politica

Misure di prevenzione e sostegno alle persone affette da celiachia

Aumentano le persone che soffrono di questa malattia, sono circa 15mila marchigiane e marchigiani

e anche coloro che sviluppano una intolleranza al glutine.

I danni che la celiachia arreca sono permanenti, e per questo riteniamo che la politica regionale

debba essere tempestiva e attivare tutte le iniziative di sostegno,

anche di ulteriore possibile agevolazione economica, oltre a quella presente a livello nazionale. 

Confidiamo così che questo nostro atto raccoglierà una risposta condivisa e concreta della Giunta”

Il consigliere regionale Luca Santarelli del gruppo Rinasci Marche ha presentato durante la scorsa seduta dell’Assemblea legislativa delle Marche un’interpellanza per chiedere alla Giunta di attuare nuove misure di sostegno alle persone affette da celiachia: “Le proposte, molto dettagliate e fattive, che noi di Rinasci Marche abbiamo presentato – ha affermato Santarelli – riguardano una malattia su cui riservare un’attenzione crescente perché purtroppo aumentano le persone che ne soffrono, parliamo di circa 15mila marchigiane e marchigiani, e anche coloro che sviluppano una intolleranza al glutine, se pur non sempre così conclamata”. Si tratta di una patologia assai grave, e non solo potenzialmente: “I danni che la celiachia arreca sono permanenti – ha aggiunto il consigliere regionale di Rinasci Marche – e per questo riteniamo che la politica regionale debba essere tempestiva e attivare tutte le iniziative di sostegno, anche di ulteriore possibile agevolazione economica oltre a quella presente a livello nazionale. Questo anche perché i prodotti alimentari senza glutine, com’è noto, hanno costi e prezzi molto più alti di quelli con cereali di ben più vasto consumo, e si deve intervenire anche in termini di sensibilizzazione e ‘cultura alimentare’ nella dieta che riguarda soprattutto i bambini, con riferimento alle mense scolastiche. Rinasci Marche, quale unica forza civica e solidale, la prima, ancora una volta, a trattare una tematica simile, sempre a fianco dei soggetti più fragili, auspica, con questo atto, di dare uno stimolo alle azioni di governo regionale che verranno intraprese per la prevenzione e il sostegno a tutte le persone affette da celiachia. Confidiamo perciò che questo nostro atto raccoglierà una risposta condivisa e concreta, su cui vigileremo e chiederemo nuovamente contezza delle misure che verranno attuate”.

Nelle Marche, infatti, anche considerando i servizi di bar e ristoranti degli enti pubblici, gli alimenti privi di glutine non sono di così immediato reperimento, senza previa specificazione od ordinazione da parte di questa particolare categoria di clientela, e peraltro, persino considerando il sovrapprezzo che molti ristoratori si trovano ad applicare per questi prodotti rispetto al menù ‘ordinario’ per i costi più elevati che li caratterizzano. In base al quadro normativo in questo ambito, le persone celiache hanno diritto di usufruire gratuitamente dei prodotti dieto-terapeutici privi di glutine (art. 4 della legge 4 del 2005 n° 123), per quanto vi sia un più recente provvedimento (il DM del 10 agosto 2018) che vincola a limiti di spesa differenziati per sesso e per fasce di età, tenuto conto di particolari esigenze nutrizionali. Simili importi sono tuttavia da calcolare sulla base, comunque, di prezzi medi di mercato riferiti ad un canale di distribuzione prevalente che è quello delle farmacie e dei negozi specializzati, non ancora della distribuzione alimentare che potrebbe anche comportare una riduzione del costo di tali prodotti per il consumatore: “Chiediamo, pertanto, di realizzare programmi, incontri e eventi, mirati alla sensibilizzazione della cittadinanza sui disturbi e malattie derivanti da allergie e intolleranze alimentari come la celiachia – ha rimarcato Luca Santarelli –, coinvolgendo, in particolare, sia l’Assessorato alla Sanità che quello all’Istruzione della Regione Marche, per tutte le scuole di ordine e grado, anche inserendo alimenti certificati, garantiti, senza glutine e senza lattosio nei menù delle mense e distributori automatici di alimenti e bevande, al pari dei servizi di mensa e ristorazione presenti nelle strutture sanitarie, prevedendo in sezioni specifiche dei siti web e dei social media istituzionali informazioni-mappe di bar e ristoranti che offrono servizi che garantiscono sicurezza alimentare, in termini di alimenti privi di glutine e allergeni”.