Attualità a cura di Maurizio Donini

Parlemeter 2023 i cittadini europei e la UE

L’Eurobarometro Autunno 2023 del Parlamento europeo è stato condotto dall’agenzia di ricerca Verian (ex Kantar
Public) tra il 25 settembre e il 19 ottobre 2023 in tutti i 27 Stati membri dell’UE. Il sondaggio è stato condotto faccia a
faccia, con interviste video (CAVI) utilizzate anche in Cechia, Danimarca, Finlandia e Malta. In totale sono state
condotte 26.523 interviste. I risultati dell’UE sono stati ponderati in base alla dimensione della popolazione di
ciascun Paese. Oltre sette cittadini su dieci ritengono che il loro Paese abbia tratto beneficio dall’appartenenza
all’UE. I motivi principali citati dagli intervistati sono il contributo dell’UE al mantenimento della pace e al
rafforzamento della sicurezza (34%) e il miglioramento della cooperazione tra i Paesi dell’Unione (34%). Per i cittadini
italiani, invece, il maggiore beneficio deriva dall’avere una voce più forte nella politica estera (31%). Allo stesso
modo, l’immagine dell’UE è rimasta stabile dal marzo 2023: il 45% dei cittadini dell’UE ha un’immagine positiva del
blocco, il 38% ha un’immagine neutra e il 16% ha un’immagine negativa. I cittadini italiani sono fra i più ottimisti circa
il futuro dell’Unione europea: il 61% degli intervistati si è definito tale, contro il 60% della media degli altri paesi.
Lontani dall’idea che l’Unione europea sia estranea alla vita quotidiana delle persone, il 70% dei cittadini europei
ritiene che le azioni dell’UE abbiano un impatto sulla loro vita di tutti i giorni. Più di un terzo dei cittadini dell’UE
considera la lotta alla povertà e all’esclusione sociale (36%) e la salute pubblica (34%) come i principali temi a cui il
Parlamento europeo deve dare priorità. Seguono la lotta contro il cambiamento climatico, il sostegno all’economia e
la creazione di nuovi posti di lavoro (entrambi 29%), mentre l’interesse verso i temi della migrazione e dell’asilo
(18%), attualmente in nona posizione, è aumentato di sette punti percentuali rispetto all’autunno dello scorso anno.
Per i cittadini italiani, invece, il sostegno all’economia e la creazione di nuovi posti di lavoro dovrebbe essere la
priorità numero uno per il Parlamento europeo (41% degli intervistati).
La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, commentando i risultati del sondaggio, ha dichiarato: “In
questi cinque anni abbiamo ascoltato e il Parlamento europeo ha mantenuto i suoi impegni. Stiamo lottando contro
la povertà, l’esclusione sociale e il cambiamento climatico; stiamo creando posti di lavoro e difendendo i valori
dell’UE, come la democrazia, i diritti umani e la libertà di parola. Ma la democrazia non può mai essere data per
scontata. Dobbiamo proteggerla e conservarla, esprimendo il nostro voto. Ogni voto alle prossime elezioni europee è
importante. Questo Eurobarometro dimostra che l’Europa conta. In questo difficile contesto geopolitico e
socioeconomico, i cittadini hanno fiducia nell’Unione europea per trovare soluzioni. La grande maggioranza degli
europei ritiene che le azioni dell’UE abbiano avuto un impatto positivo sulla loro vita quotidiana”.
Come si evince anche dalle priorità politiche, il disagio socioeconomico colpisce ancora molti europei, anche se gli
indicatori sono leggermente migliorati nel corso degli ultimi sei mesi. Il 73% degli intervistati (6 punti percentuali in
meno rispetto alla primavera del 2023) pensa che il proprio tenore di vita diminuirà nel prossimo anno. Oltre un
terzo degli europei (37%) ha difficoltà a pagare le bollette a volte o per la maggior parte del tempo. Con le elezioni
europee del 2024 all’orizzonte, la maggior parte degli europei (53%) desidera che il Parlamento europeo svolga un
ruolo più rilevante – un’opinione prevalente in 21 Stati membri. Gli italiani, poi, sono fra i cittadini europei che danno
un giudizio maggiormente positivo circa l’immagine del Parlamento europeo: con il 39% che dice di averne
un’immagine positiva, contro il 36% della media UE. Un risultato da leggere in parallelo a quello della presenza sui
mezzi di informazione italiani del Parlamento: il 65% degli intervistati ha infatti dichiarato di aver letto o sentito
parlare del PE su giornali, internet, TV o radio di recente. Questo a fronte di una media europea del 64%.
La maggioranza dei cittadini europei (57%) è interessata alle prossime elezioni del PE, un risultato stabile rispetto alla
primavera del 2023 (+1 punto percentuale), ma superiore di 6 punti rispetto all’autunno 2018 prima delle ultime
elezioni europee del 2019. Il 68% dichiara che sarebbe propenso a votare se le elezioni europee si tenessero tra una
settimana – nove punti in più rispetto all’autunno 2018. Un incremento nella propensione al voto che è registrato
anche a livello nazionale, con il 62% di intervistati in Italia che si dichiara propenso a recarsi alle urne, a fronte del
58% dello stesso periodo nella passata legislatura.

MAURIZIO DONINI