Spettacoli

Teatro Pergolesi di Jesi la replica del “De bello gallico” accessibile anche a non udenti e non vedenti

Domenica 26 novembre ore 16 al Teatro Pergolesi di Jesi si replica l’opera lirica “DE BELLO GALLICO”, un’opera buffa per riflettere, con un sorriso dolceamaro, sui meccanismi del potere, dell’autocelebrazione, della seduzione delle masse, tra guerre e dittature. Si tratta di una prima assoluta, composta da uno dei più attivi compositori dei nostri giorni. Nicola Campogrande, su libretto di Piero Bodrato dai Commentarii omonimi di Caio Giulio Cesare, uno dei libri più famosi di tutta l’antichità, dedicato alla cronaca della lunga serie di campagne militari che, tra il 58 ed il 49 a.C., portarono il console romano a conquistare la Gallia Transalpina, facendo di lui uno degli uomini più conosciuti, ammirati e temuti del suo tempo.
Nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini, e terzo titolo della 56esima Stagione Lirica di Tradizione, l’opera è affidata alla bacchetta di Giulio Prandi e alla regia di Tommaso Franchin, luci di Marco Scattolini; scene e costumi sono di Daniel Mall e di Gabriele Adamo, due studenti dell’Accademia di Belle arti di Venezia che con il loro progetto hanno vinto la terza edizione del Concorso dedicato a Josef Svoboda “Progettazione di Allestimento scene e costumi di Teatro Musicale”. Suona il Time Machine Ensemble, il Coro Universitario del Collegio Ghislieri è diretto da Luca Colombo. Nella compagnia di canto, il baritono Giacomo Medici interpreta un volitivo Cesare, vanitoso e manipolatore; il soprano ucraino Nikoletta Hertsak è la figura allegorica che alterna il ruolo della Gloria di Roma e della Fortuna, il tenore Oronzo D’Urso veste i panni del generale Aulo Irzio e del vinto Vercingetorige.
“Ho composto De Bello Gallico nel 2016, su impulso del cantante Elio, che era ed è un cultore del testo di Cesare – fa sapere il compositore Nicola Campogrande -. Per una serie di circostanze, finora Elio si è trovato ad interpretarne solo alcuni momenti, accompagnato al pianoforte, in una sorta di anteprima. Questa del Teatro Pergolesi di Jesi è dunque la prima rappresentazione assoluta”.

La recita di domenica è accessibile anche a non vedenti/ipovedenti e a non udenti/ipoudenti ed è preceduta da un percorso inclusivo e sensoriale per conoscere come nasce un’opera ai giorni nostri, in compagnia del regista Tommaso Franchin. Durante lo spettacolo ci sono sopratitoli, servizio di audiodescrizione dal vivo con brevi descrizioni di ciò che avviene in scena; a margine dell’opera anche video inclusivi in Lingua dei Segni Italiana (LIS) su scenografie, costumi e scelte registiche. La proposta nell’ambito del cartellone regionale “Marche For All. Percorsi di Arte e Spettacolo per un turismo culturale accessibile”, progetto realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro per le disabilità e con il co- finanziamento della Regione Marche.

Tra le iniziative costruite intorno a questa opera nuovissima, si segnala inoltre “Con De bello gallico al Museo Archeologico” ai Musei Civici di Palazzo Pianetti domenica 26 novembre ore 18. il Museo Archeologico, in collaborazione con Museo Tattile Statale Omero e Liceo Artistico Mannucci sede di Jesi, organizza una suggestiva visita tattile, ad occhi chiusi, per conoscere ed esplorare con i sensi personaggi e reperti dell’antica Jesi romana.

Biglietto Museo € 5, info e prenotazioni: 0731 538439.

 

Info e biglietti: Posto unico platea e palchi: 25 euro, ridotto 22 euro per under 18 e over 65. Loggione 10 euro.

Biglietteria del Teatro Pergolesi – 0731 206888 – biglietteria@fpsjesi.com

www.fondazionepergolesispontini.com

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Simona Marini

Area Ufficio Stampa – Press Office Area

Fondazione Pergolesi Spont