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I granchi del consigliere Marinangeli

Il consigliere comunale sambenedettese Lorenzo Marinangeli per alimentare la sua personale
campagna contro il Parco Marino del Piceno da diversi giorni continua a ripetere, senza citare alcuna
fonte scientifica o normativa, che la sua istituzione favorirebbe la proliferazione del famigerato
granchio blu in quanto, a suo dire, se ne impedirebbe la pesca.
L’argomento è talmente surreale che non meriterebbe alcuna replica, ma vista la sua continua
reiterazione è bene osservare innanzitutto che le aree marine protette vengono istituite dai Governi
per salvaguardare la biodiversità, fondamentale per la nostra vita, che specie “aliene” come il granchio
blu rischiano di alterare irrimediabilmente. Non a caso proprio l’Istituto Superiore per la Protezione e
la Ricerca Ambientale, recentemente incaricato dal Ministero dell’Ambiente di aggiornare gli studi per
l’istituzione del Parco Marino, conduce un’intensa azione per contrastare nei nostri mari la presenza di
tale specie.
Va poi fatto notare che il Regolamento del Parco Marino del Piceno del 2010, su cui l’ISPRA sta
lavorando, prevede che nella quasi totalità dell’area marina protetta, comprese le “zone di riserva
generale e parziale”, sia consentita la pesca con “attrezzi da posta” esercitata dagli operatori della
pesca artigianale. Quella pesca attraverso la quale il granchio in questione può essere catturato, ed è
strano che un Consigliere Comunale non sia informato su tale dato di fatto.
Non solo: dato che fortunatamente nella nostra zona la presenza di tale crostaceo non è ancora
endemica, grazie alle risorse per il monitoraggio e la ricerca scientifica connesse all’istituzione del
Parco si avranno maggiori possibilità di contrastare preventivamente la sua proliferazione.
Per concludere va considerato che se oggi il granchio blu può rappresentare una minaccia per la pesca
e più in generale per l’equilibrio del nostro ecosistema marino questo non è dovuto ad una
maledizione divina ma deriva dall’incuria ed dall’irresponsabilità dei comportamenti umani nei
confronti della natura. Questa specie non è infatti arrivata da noi autonomamente ed il suo
adattamento deriva dalla tropicalizzazione delle acque marine, conseguente al riscaldamento globale
indotto dai nostri gas climalteranti.
Quindi è del tutto evidente che solo la ricerca scientifica integrata con i “saperi esperti” della nostra
marineria potranno salvarci dal disastro. La politica però, nel rispetto delle diverse posizioni, dovrebbe
elevare i propri argomenti evitando di diffondere e cavalcare paure infondate e fake news con l’unico
fine di incrementare pacchetti elettorali, perché ciò può fare molti più danni dello stesso granchio