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Calura e irregolarità : gli edili dicono basta!

Feneal Uil, FilcaCisl e FilleaCgil esprimono forte preoccupazione per la grande
ondata di caldo che sta colpendo il Paese e la nostra regione, con temperature
che, se guardiamo quelle percepite, superano anche i 40 gradi.
E le previsioni dei prossimi giorni non fanno presagire a miglioramenti in tal senso.
E' fondamentale che ci sia massima attenzione e sensibilizzazione sul tema
affinché vengano garantite incolumità fisica e dignità del lavoro.
In stagioni calde come questa, in cui si registrano elevati picchi di temperatura che
rendono le condizioni di lavoro pericolose, specie per chi opera all’esterno,
dobbiamo con forza e determinazione sancire il principio per il quale il profitto e i
tempi stretti di consegna delle opere non debbano venire prima della vita delle
persone!
Chiediamo pertanto che le aziende del settore delle costruzioni prendano tutti gli
accorgimenti necessari.
Abbiamo alcune idee in tal senso : innanzitutto garantire ai lavoratori una congrua
quantità di acqua e di integratori di sali minerali; prevedere delle pause dove
potersi refrigerare in zone d’ombra o meglio ancora refrigerata; un orario di lavoro
differente, prediligendo le ore in cui le temperature sono meno elevate e, laddove
non possibile, richiedere la cassa integrazione che può essere già concessa oltre i
35 gradi di temperatura percepita.

Nel territorio anconetano ci sono realtà che hanno preso iniziative di contrasto alle
alte temperature cercando in ogni maniera di far prevalere la sicurezza; questo
significa che se c’è la volontà di tutti gli attori, a cominciare dalle stazioni
appaltanti, la soluzione è possibile trovarla e noi chiediamo che venga trovata!
Solo nell’ultime due settimane abbiamo registrato due gravissimi incidenti sul
lavoro, di cui purtroppo uno mortale nel cantiere di Amazon.
Quando le alte temperature si uniscono a stretti tempi di consegna e magari
situazioni di rapporto di lavoro poco chiare, l’incidente è facilmente prevedibile.
E’ inutile ribadire poi che in questo settore ci sono lacune legislative che
costringono le persone a lavorare in età avanzata.
Chiediamo quindi che anche le istituzioni facciano la loro parte
Ricostruzione, Pnrr e grandi opere sono delle opportunità per la comunità
marchigiana, sfide che possiamo e dobbiamo cogliere, ma non vogliamo
assolutamente che a farne le spese siano i lavoratori del settore delle costruzioni.