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La giovane palleggiatrice Valeria Mercante in grande evidenza

Tra i momenti più positivi della stagione di Volley Angels Lab appena conclusasi, occuperà uno dei posti più importanti la convocazione della giovane palleggiatrice Valeria Mercante nella rappresentativa marchigiana che ha partecipato all’Aequilibrium Cup Trofeo delle Regioni 2023, piazzandosi all’undicesimo posto. Mercante ha fatto parte fin da subito dello zoccolo duro che il selezionatore regionale Stefano Gambelli e il suo staff ha voluto, al punto da averla sempre convocata per i vari collegiali di avvicinamento al torneo. «È stata una bellissima esperienza – ha detto l’alzatrice, nata a Mosciano Sant’Angelo, in Abruzzo e alla sua prima stagione in rossoblù – che ho avuto il piacere di vivere fin dalla prima convocazione della stagione. Con alcune ragazze, infatti, ci siamo viste poche volte, mentre con altre abbiamo formato un bel gruppo con le quali ci siamo trovate subito bene, sia in campo che fuori». Un cammino, quello svolto con la rappresentativa, di grande importanza per il futuro. «Abbiamo vissuto – conferma Mercante – un bel momento di crescita nel corso del quale abbiamo appreso tantissimo, grazie anche all’ottimo lavoro del nostro selezionatore Gambelli, che ci ha chiesto di fare sempre di più in campo, soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento e della mentalità, che doveva sempre farci venire voglia di vincere ancora». Per la giocatrice classe 2008, 180 cm di altezza, c’è stato anche un momento di doppia felicità. «Certo – spiega Valeria – ed è stato quando nell’ultima partita abbiamo battuto l’Abruzzo. Io sono andata via dalla mia regione per un progetto di crescita e per dimostrare che potevo arrivare in alto e quindi battere le mie corregionali è stata davvero una bella cosa». Dopo la pausa estiva Mercante tornerà ad allenarsi con Volley Angels Lab, società nella quale ha militato sia nell’Under 18 che in serie D e togliendosi anche la soddisfazione di esordire in serie B2. «E porterò con me – conclude – le tante emozioni vissute con la maglia delle Marche e tutte le cose che abbiamo imparato, come per esempio la capacità di lasciarsi andare, di aiutarsi l’una con l’altra nei momenti difficili in campo e fuori e di affrontare le sfide successive sempre con la stessa grinta, anche quando non c’è tempo di ricaricare le batterie».