Note di viaggio: Cortina D’Ampezzo e Resia
Cortina D’Ampezzo è uno dei luoghi mito dell’immaginario, cinema, gossip, fashion, moda, sono
tanti gli aspetti che avvolgono questa cittadina, sinonimo di lusso, ma anche di episodi poco
piacevoli durante i periodi più affollati. Celebrata da tanti nomi, da Jerry Calà ai cine-panettoni-
natalizi, riserva sorprese inattese fuori stagione, e che sorprese!
Innanzitutto, si è rivelata scelta eccellente alloggiare poco fuori dal centro, un agriturismo
meraviglioso con ampie camere tutte in legno, vista sulle Dolomiti, svegliarsi al mattino guardando
il Sole che accende le vette è unico. E Cortina, così fuori stagione, è una città fantasma, dove è
aperta solo la coop nel centro paese, ricca di ogni oggetto, ma per il resto si girano le strade
deserte e si vedono solo negozi chiusi. Resta la bellezza delle vie riservate, la classe raffinata che si
percepisce comunque, la meraviglia delle stradine senza tempo. Anche cenare diventa un
problema, i ristoranti aperti si contano sulle dita di una mano, e non servono nemmeno tutte
cinque, per fortuna il ristorante Dolom’eats all’Aquila, nell’omonimo albergo, è aperto e ci ha
ospitato tutte le sere; non certo un ripiego, cene ottime in un ambiente accogliente provando
tutte le proposte.
Partendo da Cortina è possibile visitare luoghi meravigliosi, e fuori stagione se ne possono godere i
silenzi e le bellezze senza l’assillo di torme id turisti. Il lago di Misurina è un primo passo, grande e
placido, le montagne sullo sfondo, da lì è possibile arrivare, camminando, fino alle Tre Cime di
Lavaredo. Ci si può perdere nel vagare tra Cadore e confine, visitando Dobbiaco e Brunico (sede di
uno dei mercatini di Natale ufficiali), fermandosi, tappa obbligata, al lago di Braies. Quest’ultimo è
una piccola meraviglia dai colori unici, la fama che lo circonda è pienamente meritata, è da visitare
tutto percorrendo il sentiero che segna la riva, cascate, la chiesetta, passaggi splendidi, scoiattoli,
una bellezza della natura.
La tappa successiva è Renon, quasi al confine, famosissima per il lago di Resia con il suo campanile
che spunta dalle acque, reso ancora più celebre dalla serie televisiva Curon. E’ da rimarcare come
sia evidente un problema sistemico, a fine novembre si rischia di non trovare dove mangiare, una
realtà inesistente negli stati esteri confinanti, dove più di una volta ci siamo trovati ad essere gli
unici avventori, ma potendo scegliere tra tanti ristoranti. Per fortuna il ristorante Lamm
dell’omonimo albergo ci ha ospitato varie volte, ma valorizzare zone turistiche fuori dai periodi di
massa, senza offrire nulla, è impossibile. La pensione Tirol a S.Valentino alla Muta si rivela di alto
livello e, comunque, il campanile che spunta dal lago è veramente d’effetto, il fascino che emana è
magnetico e rende reale tutti i racconti che lo circondano. Da Resia ci si può spingere fino alla bella
Merano o esplorare le vallate limitrofe, dalla zona sciistica di Solda a tutti i bellissimi panorami
alpini della zona. A Malles merita una sosta gastronomica serale il ristorante Lampl, carne e cucina
tipica sono di qualità.
MAURIZIO DONINI