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80 telecamere e un controllo di vicinato da operetta!

Ottanta telecamere costate al contribuente fermano più di qualsiasi dispositivo analogo montato in altri contesti e mai servito allo scopo primario per il quale sono state installate. Un controllo di vicinato strutturato in modo da renderlo inutile ed inutilizzabile ai fini della repressione dei reati. QUESTI SONO SOLO ALCUNI DEGLI ELEMENTI SUI QUALI SI FONDA L’INSICUREZZA DEL QUARTIERE DI LIDO TRE ARCHI E VOLUTA CON FORZA DAI RESPONSABILI DELLA SICUREZZA.

Non ci sono scusanti a quanto è accaduto, anche nei giorni scorsi, con la sfida aperta al sindaco, all’assessore “all’insicurezza”, alla Prefettura, con l’effrazione e l’asportazione completa degli arredi da un appartamento del comparto R5. Una sfida autentica e pianificata nel solco di una escalation mai venuta meno, all’interno della quale si ritrova lo spaccio a cielo aperto mai contrastato con le dovuta necessaria risolutezza, il censimento dei residenti mai reso noto, come mai si è indagato abbastanza sui consumi anomali di acqua o energia elettrica allo scopo di stanare gli occupanti abusivi.

La realtà e fatta di una amministrazione comunale convinta di risolvere le problematiche del quartiere attraverso le opere pubbliche, spesso discutibili, come la palestra per l’arrampicata o le piste ciclabili, quando anche in questo campo occorrerebbe chiarezza e trasparenza per approfondire l’iter degli appalti, l’entità della spesa e le procedure di realizzazione e completamento delle opere.

NON SFUGGE IL RICORSO FREQUENTE AL FRAZIONAMENTO DEGLI IMPORTI NELL’AFFIDAMENTO DI LAVORI, AD ESEMPIO PER LA CURA DEL VERDE, AL FINE DI EVITARE L’INDIZIONE DI GARE, CON LA PIU’ SBRIGATIVA TRATTATIVA PRIVATA. e’ TRASPARENZA TUTTO CIO’? CONSENTE UN RISPARMIO O CELA ALTRI INTENTI?

Il Sindaco, intento a trovare traccia di una sua futura collocazione politica, non risponde mai alle domande dei cittadini, piuttosto offende e classifica come “cialtronesche” talune iniziative, ma forse di cialtronesco c’è solo il modo di governare una città ridotta in macerie. Strade disfatte dalle frane, centro storico completamente abbandonato a se stesso senza un progetto complessivo di rilancio, frazioni dimenticate, anche negli addobbi del recente Natale, mentre la piazza era straripante di installazioni, avranno mai pagato la tassa di occupazione suolo pubblico?

La recente, prevedibile conversione ad U dell’amministrazione comunale sulla Casina delle Rose da infine la misura dell’approssimazione e del pressapochismo di quanti si vantano dei “successi” amministrativi e delle opere in cantiere per il 2022. Sappia il Sindaco e i suoi assessori che il banco di prova non saranno le opere da realizzare come il recupero del Mercato Coperto, ma la sicurezza della città, la sua salute economica messa in pericolo dalle spericolatezza di questa GIUNTA municipale dove le spese di alcuni assessorati assomigliano molto da vicino ad operazioni elettoralistiche fin troppo evidenti, così come gli annunci in diretta sui piani per l’area di Campiglione possono essere intesi come un “avviso ai naviganti”!

Ai posteri e agli elettori l’ardua sentenza, ma già pare dai sondaggi in forte calo la popolarità del sindaco, scesa secondo alcuni autorevoli esponenti politici di oltre 30 punti percentuali.

ARES