Pesaro-Urbino

CONSERVATORIO ROSSINI: SI RESTAURA LA SEDE SETTECENTESCA

di Giorgio Girelli *
“E’ andata bene, è andata bene!”. Questa la stringata sintesi informativa di qualche giorno addietro
degli abbottonatissimi ambienti ministeriali nel corso dell’ennesima visita effettuata per seguire il
cammino del decreto ministeriale volto ad erogare i fondi disposti esattamente un anno fa dall’ormai
famoso emendamento Gelmini alla legge di bilancio dello scorso anno :”Al fine di provvedere alla
copertura delle spese per interventi strutturali e di messa in sicurezza nonché di manutenzione
ordinaria e straordinaria di edifici di particolare valore storico-artistico che non sono di proprietà
dello Stato e che ospitano conservatori musicali, nello stato di previsione del Ministero
dell’università e della ricerca è istituito un fondo con una dotazione di 7 milioni di euro per
l’anno 2021”. L’intervento è strategico per il presente, ha commentato il sindaco di
Pesaro Ricci, ma anche per le sfide del futuro, quali, ad esempio, le candidature della
città a Capitale Italiana della Cultura 2024 ed a Capitale Europea della
Cultura 2033. Peraltro Pesaro è stata riconosciuta dall’UNESCO, con il forte concorso
del Conservatorio, “Città della Musica”. Il provvedimento era pronto da settimane ma
finchè la Corte dei Conti preposta al controllo preventivo di legittimità ed il competente Ufficio
Centrale di Bilancio cui è demandato il controllo preventivo di regolarità contabile, non avessero
restituito al Ministero l’atto, il suo contenuto era sottoposto ad “embargo”. Ma finalmente
l’annuncio del sindaco Ricci, del suo vice Vimini e del presidente della Fondazione Rossini Letta –
assai impegnati sul complesso della operazione – sui cinque milioni e mezzo assegnati a Pesaro
corona la conclusione di questa tappa fondamentale per la manutenzione di Palazzo Olivieri. Non è
un successo da poco. Non tutto era scontato. Infatti alla norma di legge ( la sua approvazione non
basta: occorre presenza e attenzione anche ai passi successivi) era seguito nel febbraio 2021 il
decreto attuativo che allargava le maglie dei possibili destinatari dei fondi rispetto alla convinzione
generale ed anche a fronte della effettiva volontà del legislatore per cui sei dei sette milioni
avrebbero dovuto andare a Pesaro. Ma accorgimenti tecnici perché ciò accadesse nel decreto non
erano previsti in quanto i funzionari che ne hanno redatto il contenuto si sono attenuti allo schema
consueto delle disposizioni applicative di stanziamenti non “mirati”. Né potevano operare
diversamente senza richiami ad approfondimenti perchè lo scopo prefisso non venisse
compromesso. Difatti “le risorse pari ad euro 7 milioni” venivano “assegnate ai Conservatori
statali per la realizzazione di programmi di edilizia” per gli “immobili di particolare valore storico-
artistico, non di proprietà dello Stato” ad essi destinati. E Pesaro non è l’unica realtà a rivestire tali
caratteristiche. Si aprì pertanto la concorrenza tra la dozzina di aspiranti titolari dei requisiti
necessari con il limite peraltro che solo i primi tre della graduatoria (poi redatta da apposita
commissione) potevano fruire del beneficio. Il Conservatorio Rossini ha completato con grande
impegno la raccolta della documentazione tendente a dimostrare le necessità di Palazzo Olivieri
dando fondo agli archivi dell’Istituto, agli elaborati del compianto prof. Albanesi detenuti dalla
Fondazione Rossini ed avvalendosi per la redazione del progetto della collaborazione della
Università Politecnica delle Marche. Protagonisti di questo risolutivo adempimento due valenti
professionisti, l’ing. Raniero de Angelis e l’architetto Marco Gaudenzi, ai quali il consiglio di
amministrazione del Conservatorio, presieduto dall’avv. Salvatore Giordano, ha affidato l’incarico.
Al loro eccellente operato va ricondotto gran parte dell’ottimo esito raggiunto. A suo tempo, alla
ricerca di finanziamenti per Palazzo Olivieri nel corso della mia gestione mi ero procurato (aprile
2016), quale supporto documentale, un “progetto di massima per il restauro e la parziale
ridistribuzione funzionale” di Palazzo Olivieri redatto dall’architetto Simonetta Fabbri e dall’ing.
Enea Rossi i quali, “monitorate” gratuitamente con elaborato progetto   le criticità della struttura
(adeguamento aule, caldaie, infissi, tetto, scarichi fognari, certificazione antincendi, servizi igienici,

uscite di sicurezza, portone principale) avevano calcolato proprio in sei milioni  la spesa necessaria
quanto meno per le emergenze didattiche e di sicurezza. Il decreto di finanziamento è stato restituito
dalla Corte dei conti il 21 dicembre ma la sua pubblicazione sul sito del ministero non è ancora
avvenuta. “Abbiamo tante urgenze di fine d’anno” dicono al settore AFAM (Alta Formazione artistica e
musicale). In effetti all’Ufficio II che si occupa di edilizia i funzionari sono rimasti in due. In ogni caso
è giunto il momento di dare il via al progetto ed il Conservatorio avrà il suo daffare perché il galoppo
richiesto dalle emergenze non si trasformi nello stanco incedere di un ronzino: si ripresenta ora infatti
l’eterna lotta contro la “jungla” delle norme da osservare. Si comincerà con l’anticipazione del 20
per cento del finanziamento attribuito all’Istituto che verrà erogato solo in coerenza con le
disposizioni sull’entità da corrispondere all'appaltatore entro quindici giorni dall'effettivo inizio dei lavori
(art. 35, comma 18, del d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50). Ai fini poi della corresponsione del
contributo attribuito, l’Istituto deve attestare al Ministero le spese effettivamente sostenute,
secondo le modalità e i termini definiti dalla competente Direzione generale e, in ogni caso, sulla
base delle informazioni contenute in materia di procedure (decreto legislativo n. 229/2011) di
monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche e di verifica dell'utilizzo dei
finanziamenti nei tempi previsti (tre anni, pena la revoca dei finanziamenti). Insomma, la tavola è
imbandita. E ci abbiamo impiegato un anno. Adesso occorrono “cuochi” esperti e volitivi per
approntare in tempo le complesse portate.
*Presidente Emerito Conservatorio Statale “Rossini”