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COPAGRI: PRATICHE SLEALI, OK CDM RAFFORZA QUADRO GIURIDICO NAZIONALE

Roma, 5 novembre 2021 – “Con il divieto delle vendite al di sotto dei costi di produzione e delle cosiddette aste elettroniche a doppio ribasso, arrivato grazie all’ok definitivo al decreto legislativo sulle pratiche commerciali sleali, si conclude finalmente un lungo percorso che ha visto le organizzazioni agricole marciare in maniera compatta a difesa dei produttori”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Franco Verrascina dopo il via libera definitivo del Consiglio dei ministri al decreto legislativo di attuazione della direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare.

“Ringraziamo il Governo e il Parlamento, che durante l’iter di conversione del testo ha recepito molte delle proposte della Copagri, per essere intervenuto a tutela dell’anello debole della filiera ed essere andato concretamente a rafforzare il quadro giuridico vigente, consolidando le misure nazionali di contrasto alle pratiche commerciali sleali già adottate in Italia, con lo scopo di ridare fiducia e stabilità a una filiera che è ancora alle prese con le ripercussioni della fase pandemica, alle quali si sono recentemente aggiunti gli effetti dei rincari sul versante energetico e dei costi di produzione”, ricorda Verrascina.

“Con il definitivo recepimento della direttiva comunitaria, infatti, si garantisce una maggiore trasparenza ed equità nei rapporti tra gli attori della filiera, fornendo ai produttori agricoli numerosi strumenti concreti per rafforzare la loro posizione contrattuale; pensiamo, ad esempio, al principio di garanzia della riservatezza, che permetterà il totale anonimato a chi andrà a denunciare una pratica sleale, andando in tal modo a rafforzare la posizione delle parti più deboli”, osserva il presidente della Copagri.

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