Attualità a cura di Maurizio Donini

L’anima gemella, dove trovarla e cosa farne

Fin da piccoli si raccontano le favole del Principe azzurro che impalma la Cenerentola di turno, che
sposa Biancaneve innamorandosene con un solo bacio, e il termine è immancabilmente “Vissero
per sempre felici e contenti”. Assoluto e definitivo, l’esegesi dell’amore, il Principe e la fortunata di
turno, nelle varie declinazioni dal più umile degli operai al magnate, quando incontrano l’amore
della vita, l’anima gemella, vivono per sempre felici e contenti. Ecco, qui viene la parte difficile,
trovare l’anima gemella. Certo si può uscire tutte le sere, frequentando compagnie variegate, pub,
ristoranti, discoteche, financo usare le varie app da Tinder a Meetic, ma quanto è facile trovare
‘veramente’ l’anima gemella?
Gli studiosi si sono messi al lavoro e hanno delimitato il campo di ricerca, partendo dai 7 miliardi di
abitanti della Terra si restringe il campo al sesso opposto e con una differenza di età di pochi anni
sopra e sotto quella del soggetto. Il risultato è che l’anima gemella si nasconde fra circa mezzo
miliardo di persone sparse per il globo terrestre, trovarlo non sarà per nulla semplice, nel caso
capirete immediatamente dal primo sguardo, dal primo bacio, che sarà la vostra anima gemella.
Ma approfondendo l’analisi statistica arriviamo a contare quante persone, sguardi, incroci durante
una giornata tipo e moltiplicando il tutto per i giorni della vita media si arriva al risultato che una
persona incontra circa 50.000 esseri umani nel corso della vita. Per esplorare tutto lo scibile della
mezza miliardata di interesse ci vorrebbero mille vite, un lavoro decisamente impegnativo.
La colpa pare risalire agli antichi greci, Zeus tagliò a metà gli androgini, che racchiudevano la
perfezione di entrambi i sessi, ma si erano gonfiati di superbia e furono quindi dimezzati. Da allora
le due metà dell’androgino cercano di ricongiungersi, con non molto successo guardando le
quantità di felicità e infelicità che riempiono l’eros mondiale. Secondo Aristofane le due metà non
cercano solo di ricongiungersi fisicamente, non bramano solo il sesso, cosa peraltro più che
consigliabile, ma vogliono fondere le proprie anime ricomponendo le due metà del cerchio
perfetto.
Secondo lo psicologo Bjarne Holmes, professore associato al Champlain College, nello stato del
Vermont, Stati Uniti, in un suo podcast della serie “Relationship Matters” – prodotto del Journal of
Social and Personal Relationships, pensare di avere trovato l’anima gemella è pericoloso. Stando
all’esimio dottor Holmes, se siete convinti che sia stato il destino a unirvi, tenderete a
negativizzare il rapporto. Il convincersi che sia sufficiente il destino spinge i soggetti ad adagiarsi
sugli allori, invogliandoli a non impegnarsi nel proteggere e alimentare la vostra relazione. Ma se
avrete la fortuna di smentire la visione negativa del suddetto illustre studioso, ricordatevi di fare la
massima attenzione. Se coglierete il frutto proibito e incontrerete veramente la vostra anima
gemella, in tutto questo accadimento il pericolo è sempre in agguato e dovrete stare molto
attenti.
E’ certo che il grande amore della vostra vita sarà anche l’ultimo, non ce ne potranno essere più,
tutti i seguenti saranno di statura inferiore e patiranno l’impietoso confronto. In questo caso si a
va a smentire il detto “last but not least”, l’ultimo amore è quello che non sembra mai arrivare, ma
poi irrompe nella vita senza preavviso e rende chiaro il motivo per cui prima non ha funzionato.
L’ultimo non è il meno importante, ma viene assimilato come una sorta di “grazia” ricevuta.
MAURIZIO DONINI