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Avvisi di garanzia come atti dovuti per Conte e i sei ministri. La Procura: “notizie del reato infondate”. Si va verso l’archiviazione

Di Paola Pieroni-
Arriva l’avviso di garanzia come atto dovuto per il premier Giuseppe Conte e i sei ministri dell’esecutivco: Bonafede, Di Maio, Gualtieri, Guerini, Lamorgese e

Speranza che hanno ricevuto la notifica, in seguito alle diverse denunce sulla gestione dell’emergenza del Coronavirus.“La trasmissione da parte della Procura
di Roma al Collegio”, il tribunale dei ministri, si legge in una nota di Palazzo Chigi, “in base alle previsioni di legge, è un atto dovuto. Nel caso specifico tale
trasmissione è stata accompagnata da una relazione nella quale l’Ufficio della Procura “ritiene le notizie di testo infondate e dunque da archiviare. Intanto
sempre dalla note si fa sapere che “Il presidente del Consiglio e i ministri, si dichiarano sin d’ora disponibili a fornire ai Magistrati ogni elemento utile a
completare l’iter procedimentale, in uno spirito di massima collaborazione”. Dunque si va verso l’archiviazione del caso. L’avviso di garanzia nasce da diverse
denunce presentate in tutta Italia in relazione all’emergenza Coronavirus e riguarda diversi reati, tra cui quelli di omicidio colposo, plurimo e abuso d’ufficio
condannati anche dall’avvocato Carlo Taormina. Le denunce, di cui non sono ancora noti i dettagli, chiamano in causa gli articoli del codice penale sulla pena
in concorso (articolo 110), epidemia (articolo 438), delitti colposi contro la salute pubblica (articolo 452) e omicidio colposo (articolo 589), abuso d’ufficio
(articolo 323), attentato contro la costituzione dello Stato (articolo 283), attentati contro i diritti politici del cittadino (articolo 294).