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“Covid 19”e mobilità ad Ancona: servono soluzioni innovative per l’autunno

Nel capoluogo grande concentrazione di scuole e pubblico impiego
La proposta della CGIL nella dichiarazione congiunta dei segretari :
della Camera del Lavoro – Marco Bastianelli – e delle categorie dei Trasporti –
Valeria Talevi – del Pubblico Impiego – Stefania Ragnetti – e dell’Istruzione –

Eleonora Fontana-.

La ripresa generalizzata delle attività economiche ed anche di gran parte di quelle sociali
non può far deflettere da un lavoro puntuale per il rispetto delle norme straordinarie di
sicurezza “covid 19”.
Il sindacato non può che sostenere un’impostazione del genere, nella consapevolezza
che un futuro più sereno per la collettività passa, per grande parte, nella costruzione e
corretta gestione di una pratica della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Riteniamo perciò importante – in un’ottica di prospettiva, condivisa e progettata in tempo
utile – che tutti i soggetti interessati si pongano anche il tema dell’organizzazione di quel
tempo prossimo che sarà l’autunno/inverno: che non potrà non vedere – a settembre – la
riapertura di scuole e università nonchè il progressivo intensificarsi della movimentazione
collegata al lavoro.
Occorre riflettere per tempo sulle soluzioni da adottare, condividendo analisi e scelte da
mettere in campo: capendo bene le implicazioni che si producono per le aree ed i settori
più critici.
In questo senso, ci sentiamo – come CGIL – di avanzare oggi la richiesta di un tavolo di
confronto specifico per la mobilità centrata sulla città di Ancona.
Il capoluogo dorico, infatti, assomma a difficoltà strutturali e orografiche un indubbio
accentramento dei flussi scolastici e, contemporaneamente, di quelli connessi ai tanti
luoghi di lavoro pubblici.
Pensiamo sia possibile contribuire ad una più ampia strategia di governo delle complessità
in tempo di “covid” , assumendo come possibile una progettazione coordinata degli orari di
ingresso/uscita da scuole e pubbliche aministrazioni.
Si tratta di porre in coordinamento Comune di Ancona, decine di Amministrazioni
Pubbliche, Autorità Portuale, Direzione Regionale Trenitalia, società di trasporto pubbliche
e private, organizzazioni di rappresentanza, per un piano di articolazione degli orari che
sia di riferimento per l’intera comunità; aprendo magari anche a sperimentazioni innovative
e forse replicabili in risposta ad altri grandi attrattori ( dall’area portuale a quella economica
della Baraccola).
Pensiamo che, in questo quadro, si possa magari contare su una capacità di
coordinamento della Prefettura ( magari affiancata dalla Provincia) come entità
sovraterritoriale capace di dare al territorio una proiezione positiva ed avanzata, in linea
con i dettami ed i ruoli previsti dalle normative di Governo.

Ci auguriamo che questa proposta possa farsi strada nella riflessione e nell’azione degli
Enti coinvolgibili: per quanto ci riguarda, come CGIL, siamo pronti a dare il nostro
contributo di proposta e di sostegno attivo alle scelte che si riuscirà a condividere.
Lo riteniamo un dovere nei confronti dei lavoratori, come degli studenti e delle comunità
che ci sentiamo di rappresentare.