Attualità a cura di Maurizio Donini

Intervista a Mistress Angelica Venezia, Dominatrice di Venezia

Buongiorno Angelica, le chiedo perché chi fa pratiche ‘fuori dai canoni classici’ deve
nasconderlo? Contando il numero di praticanti del bdsm, del sesso kinky, dei vari locali
scambisti, arriva ad almeno un quarto della popolazione adulta, quale è la tua esperienza in
merito?
Mi si chiede perché chi fa pratiche fuori dai canoni classici deve nascondersi… Chi decide quali sono
le pratiche fuori dai canoni? Chi dice che bisogna nascondersi? Chi dice che sia
necessario/utile/esporsi? Alla fine non si fa male a nessuno anzi… Si gioca per provare piacere! In
modi curiosi che contemplano anche delle sfere psicologiche complesse… Ma il fine è positivo!
Ormai siamo quasi nel 2020 più che soffermarsi al giudizio si dovrebbe essere più spinti dalla
curiosità ed informarsi, a mio avviso. Non so bene come riescano a contare i praticanti di bdsm
poiché il pubblico è molto vario e solo un’infinitesima parte di essi frequenta locali “scambisti”. I
locali per scambisti sono appunto per scambisti, chi fa bdsm non necessariamente è uno scambista.
Chi pratica bdsm in pubblico può avere tutte le età (+18) e segue dei codici comportamentali di cui
gli scambisti spesso non hanno minima idea. In effetti preferisce frequentare solo eventi dedicati al
bdsm in club privée, ma la maggior parte delle volte gioca in privato o si limita a fantasticare sul
web. Posso dire che non siamo in pochi… Ecco. Almeno per quella che è la mia esperienza
personale e come presenza agli eventi.

Come ho avuto modo di trattare in altri servizi con Ayzad o il Sadistique, il bdsm non è solo una
forma di sesso come molti potrebbero essere portati a pensare, ma anche una forma di cultura,
cosa ne pensi?
E’ una forma di cultura a tutti gli effetti. Storia, letteratura, cinema e musica parlano di bdsm. Per
alcuni è uno stile di vita vero e proprio. C’è un ampio mercato rispetto all’abbigliamento ed
all’oggettistica oltre che agli eventi. Ah! E la cosa più importante: libri, scuole di pratiche, workshop
e conferenze nazionali…
Come si diventa Mistress? Qualche giorno fa un uomo è finito in ospedale dopo una seduta con
una Mistress milanese, ci vuole preparazione per le pratiche? Come si acquisiscono?
Mistress si nasce, competenti rispetto alle pratiche si diventa. Essere dominanti, autoritari, sicuri di
sé è un’indole. La competenza rispetto all’esecuzione di determinate pratiche che magari
comportano anche l’utilizzo di strumentazione si fa nel tempo frequentando scuole, corsi e
sperimentando con le persone. La Mistress che mi cita, ahimè, non era una Mistress, bensì una
prostituta che offriva anche giochi bdsm. Questi incidenti accadono poiché le persone sono
disinformate, generalmente irrispettose, malamente attrezzate, non competenti e non consapevoli,
in primis di sé stesse e dei propri limiti. Per eseguire determinate pratiche bisogna avere
necessariamente delle competenze. Ci vuole tanta preparazione ed esperienza, lucidità, buon
senso, comunicazione costante e fondamentale: il consenso. Il consenso esiste quando entrambe le

parti sono consapevoli e d’accordo. La preparazione come dicevo si si acquisisce frequentando dei
corsi e workshop specifici, ci sono anche i medici che si possono contattare per chiedere
delucidazioni.
Nell’immaginario comune si associa il bdsm al sesso, ma questo non è vero giusto? Io conosco
vari uomini e donne che frequentano, in coppia, ma anche da soli, locali e feste bdsm per il
proprio piacere, ma sono felicemente accoppiati e non hanno rapporti sessuali con altri
partners, cosa ne pensi?
Si e no. E’ del tutto soggettivo. C’è chi lo pratica per impreziosire i rapporti sessuali e c’è chi si
prende un’ora al posto di andare in palestra o qualsiasi altro hobby venga in mente. Lo pratica a
scopo ludico senza necessariamente considerare di integrarlo con un rapporto sessuale. Anche io
conosco vari uomini e donne, che frequentano in coppia o da soli locali ed eventi bdsm, senza
necessariamente avere rapporti sessuali. Lei quando va in palestra o a leggere un libro in biblioteca
ha un rapporto sessuale con l’istruttore o qualche altro avventore dei luoghi che frequenta?
Funziona allo stesso modo. Potrebbe capitare, come no! 

Parliamo di cosa viene usato nelle sedute, quali sono le tue preferenze? Ci sono artigiani
specializzati in questo campo? Ami particolari tipi di flogger o strumenti speciali?
Il mio strumento preferito sono le mani. Adoro sculacciare. E naturalmente adoro tutti gli strumenti
relativi alla sfera della verberazione e dell’impact play. Sono una Disciplinarian. Non sono la
classica dominatrice dell’immaginario comune che domina sessualmente un uomo possedendolo
analmente con uno strap-on. Io li picchio!  In ogni caso gli strumenti ce li si procura nei sexy shop
e sui siti specifici che vendono articoli specifici. Gli strumenti sono importantissimi e devono essere
realizzati secondo determinate caratteristiche. Se vendono dildi per uso anale è preferibile
acquistare ed usare quelli, altri attrezzi di uso domestico potrebbero non essere adeguati dato che
non li vendono in sexy shop e potrebbero anzi essere pericolosi, se non letali. Se non si hanno
competenze è meglio andare in un sexy shop e farsi consigliare. Esistono degli artigiani molto
conosciuti e competenti nella realtà bdsm. E’ consigliabile anche riferirsi a loro. Un artigiano
qualsiasi che lavora la pelle non può avere competenze in merito e si rischia di avere poi un
attrezzo non conforme e di fare danni molto gravi. Un artigiano che pratica bdsm può consigliare e
realizzare l’attrezzo su misura. Flogger, paddles, fruste lunghe…
Quale sensazione si prova togliendosi i jeans e vestendosi con il dresscode?
Credo che avere la possibilità di sentirsi liberi di essere ed esprimere sé stessi sia una delle
sensazioni di libertà più belle.

Hai un tuo dungeon? Partecipi ai vari Decadence, Regina Nera, serate e luoghi a tema insomma?
Ho il mio spazio giochi che non necessariamente deve essere un dungeon. Non necessariamente ci
devono essere attrezzature, anche se aiutano molto. A volte basta solo la fantasia. Partecipo
attivamente da due anni come organizzatrice e performer a svariate serate sul territorio italiano.
Decadence è un evento di extreme clubbing che riunisce diverse sub culture non è solo un evento

dedicato al bdsm, Regina Nera invece è un playparty bdsm ed è un evento specifico e dedicato solo
al bdsm. E sono i miei eventi preferiti devo dire…
MAURIZIO DONINI