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‘Fondo rotativo per le aree di crisi industriale’ pari a 100 milioni di euro

“È stata un’occasione persa, l’occasione per pensare in grande e dotarsi di strumenti efficaci per porre rimedio in maniera strutturale ai problemi del nostro settore industriale. Avete invece scelto di collocarvi nel solco del governo precedente: gestire l’ordinario e tirare a campare”, così, in Aula, il senatore di Forza Italia Andrea Cangini si è rivolto ai colleghi di maggioranza durante la discussione sulla conversione del decreto sulle crisi aziendali. Motivo della reprimenda, il respingimento in Commissione Industria dell’emendamento a sua prima firma per istituire presso il ministero dello Sviluppo un ‘Fondo rotativo per le aree di crisi industriale’ pari a 100 milioni di euro. “Da parlamentare eletto nelle Marche, regione priva di infrastrutture ed anche per questo in grave sofferenza economica – ha detto Cangini in Aula – vedevo in quell’emendamento la possibilità di dare soluzioni immediate alle aree di crisi complessa pelli e calzature, all’area di crisi industriale Antonio Merloni, alla riconversione e riqualificazione della zona della Val Vibrata-Valle del Tronto… Avete deciso di non decidere: è bene che i marchigiani lo sappiano”.