TUTELA AMBIENTE MARINO – SEQUESTRATO AUTOLAVAGGIO –
Lo scarico di un autolavaggio del fermano, uno dei più grandi della provincia, è
stato sottoposto a sequestro da parte dei militari della Guardia Costiera di Porto San
Giorgio. Dalle indagini è emerso che il percorso dei reflui dell’attività terminava
direttamente in uno canale di scolo per poi confluire verso il mare, costituendo quindi
grave rischio di contaminazione sia del terreno, lungo tutto il percorso, che delle acque
del litorale.
Dopo una lunga attività, effettuata con l’ausilio dell’ARPAM di Fermo, i militari
dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto San Giorgio hanno quindi posto i sigilli
all’autolavaggio e denunciato, a piede libero, il titolare per violazione delle norme in
materia ambientale e, nello specifico, per aver aperto uno scarico di acque reflue
industriali senza alcuna autorizzazione.
L’anzidetta attività si aggiunge alle verifiche ambientali messe in essere anche in
ambito portuale che nel mese scorso hanno portato i militari della Guardia Costiera ad
accertare lo smaltimento irregolari di rifiuti da parte di una unità commerciale che per un
limitato periodo di tempo aveva stazionato presso il locale sorgitore. In quest’ultimo
caso al Comandante dell’unità ed all’armatore della stessa è stata erogata una
sanzione di 6.000 euro.
Le anzidette attività si inquadrano in una serie di controlli di censimento di scarichi
costieri disposta dal Comando regionale della Guardia Costiera di Ancona e coordinata
della Capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto. L’attività di polizia ambientale
compiuta dalla Guardia Costiera è esercitata in virtù della propria dipendenza
funzionale dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed in
ambito locale solo per l’anno in corso ha portato all’erogazione di 11.500 euro di
sanzioni e la denuncia di 3 soggetti.