Benevenuta Tirreno-Adriatico!

C’è voluta la vecchia gloriosa Tirreno-Adriatico affinché si coprissero un po’ di buche sulle disastrate strade del Fermano. Meglio di niente, ma certo vedere la realizzazione di “cassoni” di asfalto alternati al vecchio manto lascia alquanto perplessi, primo per i dislivelli che si creano, secondo per la mancanza di uniformità che potrebbe tradursi in criticità alla circolazione. Comunque come abbiamo detto meglio di niente, se tutto questo attivismo, contrapposto alle dichiarazioni dei giorni scorsi dei rappresentanti della Provincia rispetto all’assenza di fondi per le opere strutturali compromesse da pioggie, alluvioni e sisma, non stridessero alquanto. Pochi, se non i residenti si ricordano del ponte di Rubbianello crollato anni addietro e rimasto immutato con il passare delle stagioni e delle presidente provinciali, che dire poi della strada lungo Tenna, delle tante frane attive o potenziali sulla viabilità verso l’entroterra e della strada lungo l’Ete oramai in balia del fiume? Gli Enti non sono più Enti, la Provincia non è né carne né pesce, ma ha eletto gli organismi di secondo grado, una cosa fra di loro, la Regione ha la bega dei terremotati e on è facile capire come finirà, il Consorzio di Bonifica attende solo alla riscossione, per cui no resta che aggrapparsi a qualche evento di rilievo in grado di smuovere le ruspe e le livellatrici. Ci viene da chiedere, quanto è costato questo intervento davvero a pioggia? Come è stato gestito l’appalto, se appalto in così poco tempo appalto vero c’è stato? Arrivederci alla prossima tappa!

ARES