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PERSONALE COMUNALE NEL CAOS

20160220_143610-1024x576NESSUN PIANO ORGANIZZATIVO NE PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA
CORRUZIONE”
Ci si attendeva una risposta del Sindaco e della Amministrazione Comunale dopo il duro
Comunicato delle RSU CGIL del Comune di Fermo che chiedevano più rispetto per i
lavoratori e la modifica del metodo discrezionale di trasferimento dei dipendenti da un
ufficio all’altro “senza alcun costrutto strategico organizzativo” e con rischio di
“compromettere il funzionamento dei servizi”.
Quello della CGIL era una poco velata denuncia di “promozioni” di alcuni dipendenti e di
“punizione” di altri. La risposta, assente sulla stampa, è arrivata con atto formale e nel
pieno ossequio di un metodo antidemocratico che questa amministrazione sembra essersi
data: con atto di giunta n 284 del 3 ottobre 2017 l’amministrazione stabilisce infatti di dare
mandato ai dirigenti di provvedere alla copertura di ben tre spostamenti di dipendenti
motivando con la sola frase “dato atto che sussiste l’esigenza di coprire alcuni posti in
servizi che risultano carenti di personale” e utilizzando il metodo della “mobilità volontaria
del personale interno tramite indagine ricognitive rivolte ai dipendenti”, un metodo che la
Giunta ha approvato dopo solo due mesi dal suo insediamento e che è quindi difficile
credere che sia stato elaborato e pensato dalla Giunta stessa.
Questa volta i profili professionali interessati sono: un istruttore settore lavori pubblici
(autoparco), un istruttore risorse umane e finanziarie e un collaboratore servizio polizia
municipale. Ed è strano come questi siano profili mancanti a causa di precedenti
spostamenti nei quali i dipendenti sono stati dirottati in altri settori e a ricoprire ruoli per i
quali il profilo delle persone scelte sembra lontano dai requisiti che quei ruoli richiedevano.
Di spostamenti simili se ne contano diversi solo nell’ultimo anno e sembra che la giunta
voglia in qualche modo giustificare l’operato dei dirigenti che avevano utilizzato lo
strumento della mobilità al di fuori di un Piano Organizzativo. Un Piano Organizzativo che
ad oggi non esiste e che invece la stessa ANAC ritiene necessario come strumento tipico
di prevenzione della corruzione soprattutto “nei settori particolarmente esposti” come
quello dei vigili urbani che dovrebbero essere dotati di un piano di rotazione territoriale
Ricordiamo inoltre all’Amministrazione come la deliberazione dell’Autorità Nazionale
Anticorruzione n. 13 del 4 febbraio 2015 richiede espressamente anche la predisposizione
di PTPC ossia piani triennali di prevenzione della corruzione.
Come Movimento, in più occasione, abbiamo chiesto che i dirigenti fossero turnati nei vari
settori, che fosse predisposto un piano organizzativo, un PTPC e la fine della metodologia
di spostamento discrezionale sia pur mascherata da mobilità volontaria. Questo solo per
essere in linea con quanto previsto dall’ANAC e soprattutto per evitare la possibile
creazione di situazioni clientelari che danneggiano il lavoro della macchina amministrativa.
La risposta della Giunta Calcinaro è lasciare tutto all’improvvisazione o alla emotività del
momento o ad altre peggiori ragioni e ci sembra davvero un brutto modo di rispettare i
dipendenti e le necessità dei cittadini.
Firmato
Marco Mochi consigliere comunale M5S
Mirko Temperini consigliere comunale M5S