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Esposti a raffica da parte di risparmiatori Banca Marche

000bancamarche0000ANCONA Altri esposti alla Procura di Ancona, questa volta presentati anche da singoli risparmiatori, per la vecchia Banca Marche. Quando ancora non si è chiusa l’inchiesta madre a carico di 37 persone – ma un indagato è deceduto nel corso delle indagini – per il buco miliardario nelle casse dell’istituto di credito e della controllata Medioleasing, i magistrati si apprestano a vagliare gli esposti.

Apriranno nuovi fascicoli, anche per ipotesi di truffa, se venissero segnalati fatti nuovi, ad esempio persone che siano state indotte a comprare obbligazioni subordinate senza adeguata informazione su rischi. Il dossier più corposo lo presenterà la prossima settimana l’avv. Corrado Canafoglia per l’Unione italiana consumatori che raccoglie molti dei risparmiatori beffati dall’azzeramento di azioni e obbligazioni subordinate.

Intanto il pool di pm – Elisabetta Melotti, Andrea Laurino, Marco Pucilli e Serena Bizzarri – sta lavorando per chiudere al più presto l’indagine principale i cui termini sono scaduti il 22 ottobre: coinvolge ex vertici, ex amministratori di Bm e Medioleasing componenti del vecchio cda e una decina di imprenditori. Vengono contestati, a vario titolo, reati che vanno dall’associazione per delinquere (a 12 indagati tra cui l’ex dg Massimo Bianconi) alla corruzione tra privati, dall’appropriazione indebita aggravata, al falso in bilancio e in prospetto, dalle false comunicazioni sociali e all’ostacolo all’attività di vigilanza tra il 2007 e il 2012.