Legge Fornero: nelle Marche, ci sono state 7200 pensioni in meno
Per effetto della legge Fornero sempre meno persone possono andare in pensione e sempre
meno giovani riescono ad accedere al mercato del lavoro. Gli importi dei trattamenti pensionistici
sono sempre più bassi, in conseguenza del blocco delle rivalutazioni e di una tassazione fra le più
alta d’Europa. Un numero sempre maggiore di pensionati sta scivolando sotto la soglia di povertà,
con conseguenze drammatiche sul versante alimentare e sanitario. Nelle Marche l’incidenza della
povertà relativa è del 9,9% (dati Istat 2014).
Nelle Marche in un solo anno (2015-2014) sono mancate oltre 7.200 pensioni. L’importo medio
delle pensioni Inps (esclusi pubblici dipendenti) è di 696€ lordi (dati Inps 2015). L’80% dei
pensionati Inps marchigiani percepisce importi inferiori a 1.000 € lordi (il 5% in più rispetto al resto
del paese.)
A livello nazionale, l’Istat rileva che l’importo medio annuo delle pensioni erogate agli uomini è di
14.911 euro, mentre le donne arrivano a 9.195 euro, con oltre 440€ di meno al mese.
Il Sindacato dei Pensionati è fortemente preoccupato per il drastico taglio, nell’ultima legge
finanziaria regionale, delle risorse per i servizi sociali (passate da 34 a 1,1 milioni di €), ed ha
avviato da tempo un confronto con la Regione Marche e con le Amministrazioni Comunali sul tema
delle politiche sociali e socio-sanitarie.
Diventa sempre meno comprensibile il silenzio sul tema delle risorse da stanziare per i servizi
sociali e socio sanitari, a partire da quelle necessarie a sostenere il fondo di solidarietà istituito con
l’accordo sindacale del febbraio 2014.
Lo scorso 7 ottobre è proseguito il confronto tra il sindacato dei pensionati e il ministro del Lavoro
Giuliano Poletti con l’istituzione di due tavoli: nel primo verranno approfondite le proposte che
riguardano la riduzione delle tasse sulle pensioni e la modifica del meccanismo di indicizzazione
annuale. Nel secondo tavolo si discuterà delle proposte per combattere la povertà degli anziani.
Pur consapevoli della necessità di trovare soluzioni per evitare che si aprano buchi pericolosi nei
conti pubblici di un paese che con fatica sta tentando la via del risanamento, i sindacati dei
pensionati di Cgil Cisl Uil Marche ritengono necessario proseguire la mobilitazione a sostegno
delle loro richieste:
superare le rigidità della Legge Fornero, introducendo forme di flessibilità di uscita dal
mondo di lavoro, che potrebbero facilitare il turn over e l’occupazione giovanile;
ridurre la pressione fiscale sui redditi medio bassi da pensione e da lavoro, estendendo il
bonus di 80 € a pensionati ed incapienti, equiparando la no tax area per i redditi da
pensione a quelli da lavoro ed eliminando il fiscal drag;
approvare una legge che stabilisca i livelli minimi di assistenza per le persone non
autosufficienti, finanziando in modo adeguato il relativo Fondo nazionale.
Su questi aspetti della nostra piattaforma unitaria, crediamo sia necessario un impegno forte dei
parlamentari marchigiani, a partire dalla prossima finanziaria.
Le Federazioni dei pensionati di SPI FNP UILP Marche sostengono con forza la richiesta di Cgil
Cisl e Uil nazionali di aprire un tavolo di confronto per la riforma complessiva del sistema
previdenziale italiano e invitano le pensionate ed i pensionati marchigiani a partecipare all’iniziativa
organizzata il 15 ottobre prossimo, quando saranno attivati dei presìdi presso tutte le Prefetture
regionali.
Le Segreterie regionali di SPI Cgil, FNP Cisl, UILP Uil Marche