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La variante del ferro chiusa, chi paga per gli errori di progetto e realizzazione?

000ferroFERMO – Ancora maltempo, alla prima pioggia  sostenuta il Fermano torna in condizioni critiche. Dopo una prima mattinata di completo allagamento della discesa del Ferro pochi minuti fa è arrivata la decisione: chiuse le due corsie del senso di marcia in salita della grossa arteria stradale che conduce al capoluogo di provincia. Velocità moderate e pericoli invece nelle altre due, quelle del senso di marcia in discesa verso Tenna e Campiglione.

La strada del Ferro torna quindi in piena emergenza, forse la più grave in senso assoluto visto che la chiusura era stata imposta comprensibilmente solo dopo i fenomeni delle nevicate. Ora invece con la collina che tutta intorno è ormai un enorme cumulo di fango e acqua tanto che sembra come sciogliersi, il tratto stradale a quattro corsie era diventato come il letto di un fiume marrone che scorre veloce sull’asfalto verso valle. Obbligatorio per ora chiuderla.

Chi pagherà per un progetto cervellotico e sbagliato sia nella localizzazione sia nella scelta del tracciato? Senza contare la stessa realizzazione ha destato non poche perplessità, di tipo idrogeologico, per il tipo di inclinazione delle corsie, le pendenze delle scarpate e la scarsa protezione del tracciato.

Nel frattempo anche altre emergenze vengono segnalate un po da tutto il territorio. In particolare a Porto Sant’Elpidio la protezione civile è intervenuta per un albero caduto sulla sede stradale. Vari allagamenti, smottamenti e in pericolo anche le sponde del Tenna nel tratto del lungotenna da Campiglione. Solita emergenza anche sull’Ete Vito. Sono ore di forte preoccupazione, la situazione è in completo sviluppo.