Home

Diendenti Provincie, in 1000 verso la Regione

000marcheregioneANCONA – Meno compiti e con la metà dei dipendenti, ecco come cambiano le Province. La commissione affari istituzionali ha approvato la proposta di legge della giunta regionale, l’atto andrà al voto in Consiglio il 31 marzo. Sono tra gli 800 e 1.000 i lavoratori che dovranno passare alla Regione entro luglio, resta il nodo dei finanziamenti.

Scuole superiori, urbanistica, ambiente, centri per l’impiego e polizia locale, sono queste le funzioni che restano in capo alle cinque Province, secondo la proposta di legge, in attuazione della riforma Delrio. Alla Regione invece vanno trasferiti tutti i compiti definiti “non fondamentali” come il turismo, la viabilità delle strade provinciali, i beni culturali, il trasporto pubblico locale, la protezione civile, la difesa del suolo, la caccia e la pesca nelle acque interne, la formazione professionale, i servizi sociali, le farmacie, l’edilizia residenziale pubblica, l’artigianato e l’industria.

Circa la metà dei dipendenti a tempo indeterminato delle Province, tra gli 800 e i 1.000 lavoratori in tutto, cambieranno datore di lavoro passando alla Regione. Resta la preoccupazione dei finanziamenti. Con quali risorse verranno svolte i nuovi servizi presi in capo dalla Regione? Per questo si va in pressing sul governo. «L’individuazione complessiva delle risorse umane, strumentali e finanziarie correlate vengono rinviate a successive deliberazioni della giunta regionale» spiega una nota del Consiglio regionale.

Per il passaggio dei dipendenti dalle Province alla Regione si prevede invece un trasferimento ad una “dotazione organica provvisoria”, una sorta di passaggio intermedio tra i due enti, in attesa della stabilizzazione definitiva entro il 31 dicembre.