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Da Philadelphia a Pesaro: arriva la rivoluzione nella chirurgia vertebrale

00chirurgiaUn’innovazione unica che l’ospedale marchigiano San Salvatore, scelto tra pochi in Italia,

presenterà il 3-4 novembre alla presenza di Greg Anderson, professore dell’Università di

Philadelphia: un training in sala operatoria con la presenza di neurochirurghi da tutta Italia.

“Per noi un grande prestigio” commenta il dottor Letterio Morabito, direttore dell’unità di

Neurochirurgia del nosocomio pesarese-
Un altro grande passo avanti della medicina. E ora l’approdo anche in Italia.

Si tratta del primo ed unico sistema sterile, monouso e mini-invasivo per il trattamento chirurgico

delle stenosi spinali lombari degenerative e traumatiche. Si chiama Altum, e sarà presentato nella

due giorni del 3 e 4 novembre che si terrà all’ospedale San Salvatore di Pesaro.

Un vero e proprio corso-training, il quarto in tutta Italia, per imparare questa tecnica innovativa

ideata da Greg Anderson, professore dell’Università di Philadelphia. Non un convegno, nessuna

presentazione formale: il corso si terrà direttamente nella sala operatoria di Neurochirurgia della

struttura ospedaliera, dove verranno effettuate due operazioni al giorno con il sistema Altum.

Saranno presenti in sala, oltre al dottor Anderson e al personale medico locale, altri otto rinomati

neurochirurghi provenienti da diversi ospedali del Nord e Centro Italia, che assisteranno per

acquisire la tecnica.

Il sistema Altum costituisce un’importante innovazione nel campo della chirurgia vertebrale,

permettendo una mini-invasività prima impossibile. A chi soffriva di stenosi del canale lombare,

con conseguente graduale e invalidante limitazione della capacità deambulatoria, infatti, non restava

che affrontare un’operazione classica di laminectomia con metodica a cielo aperto per allargare il

canale. Con Altum, invece, è possibile intervenire con un’osteotomia bi-peduncolare percutanea

con separazione, allungamento e blocco dei peduncoli, agendo in modo mirato sul problema, con

minore invasività e tempi di recupero più brevi.

La soluzione ideata dal professor Anderson prevede l’utilizzo di un set sterile e monouso,

comprendente una vite che, introdotta nel peduncolo della vertebra per via percutanea, permette di

sezionarlo dall’interno ed allungarlo secondo la necessità. Il dispositivo è compatibile con esami di

risonanza magnetica e tomografia computerizzata. Con questa tecnica i tempi operatori sono ridotti,

e contenuti a 30 minuti-un’ora, il rischio di infezioni e sanguinamento è notevolmente abbassato e la

guarigione è molto più rapida.

Un’innovazione di grande valore, che andrà a migliorare la qualità della vita e l’autonomia di

tantissimi pazienti, soprattutto in fascia d’età medio-alta. E l’ospedale di Pesaro è stato scelto come

uno dei pochi centri in cui presentare il sistema Altum, grazie alla sua riconosciuta esperienza in

procedure chirurgiche mini-invasive “image-guided”, con un elevato numero di casi trattati.

“Per noi è di grande prestigio essere stati selezionati dai colleghi americani tra i tanti centri presenti

in Italia – così commenta il dottor Letterio Morabito, direttore dell’unità di Neurochirurgia del

nosocomio pesarese-. La moderna chirurgia mini-invasiva sta sostituendo sempre più quella classica

in tanti settori: formazione e aggiornamento in questo campo sono diventati ineludibili”.

Il sistema Altum è prodotto dall’americana Innovative Surgical Designs Inc. e distribuito in Italia in

esclusiva dalla Advanced Medical Supplies.

Moretti Comunicazione

Giorgio Moretti