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I Doveri………

garibaldiLa lettera di un lettore ad una rubrica di un noto e diffusissimo settimanale mi ha colpito e riportato la memoria a qualche anno addietro. Il lettore richiama l’anelito di Willy Brandt per la stesura di una Carta dei doveri dell’uomo, sottolineando come sul finire del 1860 un italiano aveva già scritto un tomo sui Doveri dell’Uomo, Giuseppe Mazzini. Ora senza entrare nel merito dei giudizi storici su Mazzini, Brandt o altri personaggi insigni della nostra e altrui storia, mi colpiscono le parole del titolare della rubrica, laddove afferma “l’estrema modernità della Carta dei Doveri dell’Uomo”, ma soprattutto afferma “che se l’Italia fosse stata un po’ meno savoiarda e un po’ più mazziniana, forse oggi le cose sarebbe messe un poco meglio. E a questo proposito aggiungo dai fili della mia memoria quanto scriveva Giuseppe Garibaldi già nel 1874 ai suoi elettori, “……….Corruzione di pubblicisti, corruzione nei plebisciti, nella Camera, nei Ministeri, nei tribunali, negl’impiegati, nell’esercito, nella marina,; corruzione nelle imprese, nei contratti, nelle società, nelle banche, insomma in ogni ramo, in ogni dicastero………, imposte esuberanti, scialaquio di vendite demaniali, impoverimento delle masse e delle famiglie artigiane, sicurezza personale manomessa, arbitrio di sgherri e d’impiegati senza ombra di giustizia”. Avessi omesso la data avreste potuto affermare la non attualità dell’analisi?

ARES