Made In: bene il voto del Parlamento Europeo.
La CNA accoglie con favore il risultato della votazione avvenuta a Bruxelles lo scorso martedì 15
aprile: per la seconda volta (la prima fu il 29 settembre 2010), infatti, il Parlamento Europeo ha
approvato il regolamento relativo al Made In. Il precedente regolamento è stato quindi emendato e
rafforzato negli obiettivi di valorizzazione e tutela delle produzioni nazionali.
Come in precedenza, la battaglia si sposta adesso nell’ambito del Consiglio Europeo e della stesura
definitiva del regolamento.
“Non dovranno esserci più equivoci – afferma il coordinatore regionale CNA Federmoda Luigi
Silenzi – la realizzazione dei prodotti dovrà essere il risultato del lavoro delle imprese che operano
nelle filiere; questo sarà attuabile in concreto solo attraverso la modifica del regolamento doganale.
Su questo fronte l’impegno dovrà essere massimo e unitario da parte delle istituzioni e del mondo
associativo tutto, al fine di realizzare una vera tutela”.
Sarà dunque la modifica del regolamento doganale (art. 24 regolamento n. 2913/92 e successive
modifiche) a dare la certezza della provenienza dei prodotti che circolano nell’unione europea. Non
è più pensabile, per quanto riguarda le calzature, considerare taglio e orlatura fasi marginali nella
realizzazione di un prodotto che si intenda definire “made in Italy”, quando è ormai noto come la
tomaia, ad esempio, rappresenti un elemento primario della calzatura stessa.