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Vertenza Haemonetics ancora senza sbocchi

03haomenetics I lavoratori della Haemonetics hanno manifestato questa mattina davanti al Tribunale di Ascoli Piceno, dove era in programma la prima udienza del ricorso d’urgenza presentato per azzerare la procedura di mobilità annunciata la scorsa estate dalla multinazionale che produce sacche per il sangue.
“Vogliamo evitare che l’Haemonetics, che presidiamo da 180 giorni, chiuda il sito di Ascoli e sposti i macchinari nella nuova fabbrica che stanno costruendo in Malesia” ha spiegato il segretario provinciale dell’Ugl Giuseppe Marucci. “Chiediamo al giudice Emilio Pocci di dichiarare illegittima la procedura per condotta anti sindacale dell’azienda, in modo che che si ricominci da capo”. “Siamo convinti – ha aggiunto – che bisogna cambiare scenario per far fronte ad una stagnazione incredibile soprattutto nel territorio Piceno”.
Sul fronte di possibili acquirenti non ci sono novità. “Siamo fermi alla risposta del 9 gennaio scorso – spiega il sindacalista – in cui la Hameonetics disse che di tutti i contatti avuti molti erano stati esclusi e ne rimaneva in piedi uno, riconducibile probabilmente ad acquirenti dell’Asia intenzionati a riaprire il sito di Ascoli. Questa è una fabbrica gioiello: non può morire, ma deve a riprendere la produzione o riconvertirsi. La nostra battaglia registra tuttavia l’assenza delle istituzioni, quasi che dessimo fastidio nel manifestare”.