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Piano casa domani a Cdm

02casaVale 1,6 miliardi tra i diversi interventi il piano casa che il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, presenterà mercoledì al Consiglio dei ministri. Lo riferisce lo stesso ministro al termine di un’audizione alla Commissione Ambiente della Camera confermando che si tratterà di un decreto legge.

Nel decreto sono previsti 267-270 milioni a copertura della «morosità incolpevole» e altri 200 milioni per il fondo affitti. «Siamo di fronte a due anelli che devono essere affrontati insieme – ha detto Lupi – quello dei proprietari e quello degli affittuari. Per riuscire a muovere le case sfitte dobbiamo dare garanzie ai proprietari, senza di ciò il mercato non si muove. Non è con la proroga degli sfratti che si risolve il problema».

La riduzione della cedolare secca per gli immobili locati a canone concordato dall’attuale 15% al 10% determinerà un aumento delle adesioni a questo regime di almeno il 5%. Lo stima la relazione tecnica al decreto legge, riferendosi a una base imponibile interessata di 540 milioni (in base alle dichiarazioni dei redditi 2012). La misura, dunque, ha un costo di circa 29,7 milioni l’anno, ma ne recupera almeno tre. Dunque, 26,7 milioni ai quali vanno aggiunti la perdita di gettito Irpef pari a 6,3 milioni, le addizionali regionali e comunali e le imposte di registro e bollo: in totale -33,8 milioni dal 2015 in termini di competenza.

Il piano casa prevede poi una detrazione media Irpef di 530 euro per l’inquilino che prende in affitto a canone concordato alloggi popolari.

Il piano risponde alla «difficoltà delle famiglie ad accedere ad alloggi a canoni sostenibili per il proprio reddito, soprattutto nelle grandi aree metropolitane», si legge ancora nella relazione tecnica, secondo la quale a gennaio 2013 erano tra 4,8 e 5,3 milioni le famiglie in affitto, di cui circa 2,5 milioni in situazione di disagio abitativo (il canone incide per oltre il 40% sul reddito) e di queste 1,1 milioni nelle principali aree urbane.

Al Fondo per la concessione di contributi sui mutui ipotecari destinati all’acquisto degli alloggi ex Iacp vengono assegnati 18,9 milioni dal 2015 al 2020 (132,6 milioni complessivi). Stop alle occupazioni abusive: l’attuale normativa consente a chi occupa abusivamente un edificio di ottenervi la residenza, mentre con la stretta del Piano casa si stima di abbattere del 40% il fenomeno delle occupazioni abusive.

Rent to buy: viene introdotto il meccanismo che consente all’inquilino di riscattare l’appartamento utilizzando i canoni di affitto pagati come rate anticipate da scalare dal prezzo dell’immobile, la decisione viene spostata al settimo anno.

Bonus mobili senza vincolo: viene superata la previsione contenuta nella Legge di stabilità 2014 secondo cui le spese agevolabili per l’acquisto di mobili non potessero superare le spese sostenute per i lavori di ristrutturazione; resta il tetto dei 10mila euro.