EMERGENZA ABITATIVA MARCHE: OLTRE 2MILA RICHIESTE DI SFRATTO
L’XI congresso provinciale e il I congresso regionale del SUNIA,
il sindacato degli inquilini, si sono svolti oggi ad Ancona e
sono stati l’occasione per fare il punto sull’emergenza abitativa
nella regione e sulle strategie da adottare e le proposte da
avanzare per fronteggiare al meglio la situazione di difficoltà
che coinvolge ormai troppe famiglie.
Oltre 2000 richieste di sfratto nei primi sei mesi del 2013, più
di quante ne siano state avanzate nell’intero anno 2007, e quasi
tutte per morosità, generalmente incolpevole perché legata alla
perdita di un reddito da lavoro.
Oltre 8000 famiglie ancora in lista di attesa per l’assegnazione
di una casa popolare, a fronte delle 400 che hanno visto
soddisfatta la loro richiesta nelle graduatorie ancora in vigore.
Per il 2012, 9300 domande di accesso al Fondo di sostegno alla
locazione, che si sono divise un contributo di poco più di 3
milioni di euro, pari solo al 14% del fabbisogno, e per il 2013,
in assenza di contributo statale, le risorse disponibili si sono
dimezzate.
Una capacità di risparmio, per chi vive in affitto, praticamente
azzerata negli ultimi anni, mentre è rimasta praticamente
invariata per chi ha la casa in proprietà.
Queste le cifre dell’emergenza abitativa nella regione.
Per il Sunia, dunque, occorre un piano straordinario per il 2014
che affronti la questione mettendo a disposizione nell’immediato
tutte le risorse già previste dalla Regione per il triennio 2013-
2015 (9 milioni di euro), per la realizzazione o l’acquisto di
alloggi da destinare all’edilizia sovvenzionata.
Bisogna procedere sin da subito al recupero e conseguente
assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica
sfitti (290 nella regione) perché bisognosi di piccoli interventi
di manutenzione, utilizzando i 4,5 milioni di euro già stanziati.
E’ necessario, infine, in attesa che arrivino i fondi statali,
attivare al più presto il fondo regionale di garanzia già previsto
dal bilancio regionale per consentirne l’accesso ai morosi
incolpevoli ed evitare così il più possibile che si arrivi allo
sfratto.
Ogni giorno che passa è un ulteriore dramma che si consuma; e,
come ci ha ricordato lo stesso parlamento europeo, la situazione
di chi è senza casa costituisce una violazione dei diritti umani e
nega una esigenza umana fondamentale.
Un paese civile non lo può tollerare.
SUNIA MARCHE – SUNIA ANCONA