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Martedì 1.000 artigiani e commercianti a Roma

0barilariPESARO – Saranno più di 1.000 gli imprenditori della provincia di Pesaro e Urbino che martedì protesteranno a Roma in occasione della manifestazione indetta da Rete Imprese Italia. Quelli che la CNA di Pesaro e Urbino porterà nella capitale saranno oltre 350 a bordo di 6 pullman prenotati sulla base delle adesioni (70 complessivamente quelli in partenza dalle Marche).

Una mobilitazione senza precedenti che vedrà protagonisti artigiani, commercianti, piccoli imprenditori, lavoratori autonomi, liberi professionisti alla manifestazione organizzata da Rete Imprese Italia, la sigla di rappresentanza di CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Casartigiani. Imprese dell’artigianato e del commercio che si mobilitano e si organizzano per chiedere azioni immediate per affrontare una situazione ormai insostenibile. Dalle Marche saranno almeno 4 mila gli imprenditori che partiranno alle 4.30 della mattina del 18 febbraio per partecipare alla manifestazione, organizzata a Piazza del Popolo, con lo slogan “Senza imprese non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro”.

“La manifestazione – dice il presidente provinciale della CNA, Alberto Barilari – segnerà l’avvio di una mobilitazione che in questi giorni è partita sui territori e proseguirà  anche dopo il 18 febbraio per dire basta ad un fisco che schiaccia imprese e famiglie e sottrae risorse allo sviluppo; per dire basta al calvario burocratico e ad una tassazione locale sempre più pesante. Il livello di imposizione fiscale sui profitti delle nostre imprese, nel 2013, è stato del 65,8 per cento, oltre 20 punti sopra la media europea mentre la burocrazia costa alle piccole  imprese 34 giorni di lavoro e una media per impresa di 7.091 euro l’anno. Inoltre la pubblica amministrazione paga le imprese dopo 170 giorni, contro una media europea di 61 giorni. Così non si può continuare. Occorre invertire subito la rotta””.

Nel 2013 nelle Marche hanno cessato l’attività 4.342 imprese artigiane e 2.757 imprese commerciali. Ogni giorno 19 piccoli imprenditori di questi settori, nella nostra regione, hanno tirato giù la saracinesca del negozio o dell’azienda per non riaprirla mai più.

“Si tratta – dice il segretario provinciale della CNA, Moreno Bordoni – di una parte fondamentale del sistema produttivo che occupa complessivamente 300 mila addetti e che  vuole continuare a produrre reddito e occupazione. Per questo chiede alla politica ed alle istituzioni, di ridurre vincoli e costi che gravano sul lavoro per poter assumere i giovani, alle banche di ricominciare ad investire sull’economia reale ed allo Stato di saldare i suoi debiti con le aziende. Auspichiamo inoltre interventi di forte impulso alla ripresa economica e misure urgenti per valorizzare le nostre eccellenze e consentire alle imprese marchigiane dell’artigianato e del commercio, di resistere alle difficoltà e tornare rapidamente allo sviluppo”.