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Fano, imprenditrici di tre generazioni a confronto sul lavoro

FANO – Uomini che hanno aiutato con decisione le loro compagne nella loro avventura imprenditoriale; altri che con scetticismo le hanno seguite ma mai appoggiate; altri ancora che magari le hanno in qualche modo ostacolate pensando che questa attività le avrebbe allontanate dalla famiglia.

Hanno dovuto vedersela anche con i propri compagni, oltre che con la diffidenza delle banche, dei fornitori ed in generale di un mondo ancora tutto orientato al maschile, le donne che negli anni Sessanta-Settanta hanno aperto un’attività artigianale e commerciale. Storie che ancor prima che economiche sono state pezzi interi di vita che hanno coinvolto sentimenti, emozioni, rapporti familiari. Sono le storie che le donne imprenditrici coraggiose hanno deciso di raccontare l’altra sera nella Sala della Concordia del Comune di Fano nel corso dell’incontro “Donne e Lavoro” organizzato da CNA Impresa Donna.

Dopo una visita guidata alla Chiesa di San Pietro in Valle condotta dalla restauratrice Giovanna Macchi, l’incontro della CNA ha proposto storie di donne della nostra provincia che hanno saputo coniugare la loro attività di imprenditrici ai figli, alla famiglia.

Artigiane di ieri e di oggi come la magliaia Gina Magrini ed Emilia Esposito e la sua ditta di meccanica di Montemaggiore al Metauro; l’estetista Milena Carlotto di Pesaro e Laura Tarsi e la sua gastronomia di Acqualagna. Ed ancora Ramona Roccheggiani e la sua ditta di bioedilizia di Fano, Caterina Pagnini e le sue lavanderie di Pesaro; Giada Pascucci giovane estetista di Calcinelli. Insomma donne che hanno raccontato al folto pubblico presente in sala  non solo la loro avventura nel mondo dell’impresa ma anche il loro percorso attraverso la vita quotidiana e dunque la difficoltà nel conciliare lavoro e famiglia; impresa e figli; incombenze professionali e rapporto con il proprio partner. Sullo sfondo le questioni che attanagliano da sempre la vita di ogni impresa: la burocrazia, la difficoltà nel reperire credito, le difficoltà nelle riscossioni,  le tasse, gli adempimenti.   

L’incontro, aperto dal vicesindaco ed assessore alle pari opportunità del Comune di Fano Maria Antonia Cucuzza, è stato l’occasione per un confronto tra generazioni; tra modi di tradurre in progetti concreti sogni, aspirazioni, passioni. Ha concluso l’incontro, organizzato da Alessandra Benvenuti, il neo segretario provinciale della CNA, Moreno Bordoni

Nel corso del suo intervento Bordoni ha ricordato l’importanza dell’imprenditoria femminile nella nostra provincia, dove operano oltre 9.600 imprese (su 42mila totali). Questo significa che un’impresa su quattro è a conduzione femminile. E che sono proprio le imprese rosa a resistere meglio delle altre ai colpi della crisi. “Questo – ha concluso Bordoni –  ci incoraggia a sperare nel futuro e continuare ad investire molto sulle donne, risorsa fondamentale non solo per la nostra economia ma per le famiglie e tutta la società”.