Piano d’Ambito e Azienda Unica per la raccolta rifiuti nella provincia di Ancona
Il prossimo 16 dicembre si riunirà l’assemblea dell’ATA ( Assemblea territoriale d’Ambito)
di Ancona per l’ approvazione del Documento preliminare al Piano per la raccolta e
gestione rifiuti nella provincia.
Si tratta di un passaggio fondamentale per un corretto percorso istituzionale e di merito: i
sindacati e lavoratori si aspettano che la riunione costituisca, nel contempo, l’occasione
per confermare e procedere ulteriormente – in termini sostanziali – in direzione della
prossima costituzione dell’Azienda unica per la raccolta dei rifiuti nella provincia,
capoluogo di regione.
Oltre un anno fa, i sindacati hanno incontrato direttamente – una alla volta- tutte le
principali amministrazioni comunali interessate: seppure con sfumature diverse, da
ciascun colloquio è emersa la conferma circa l’importanza che un simile servizio – così
importante per la vita delle comunità e così particolare nelle sue modalità e implicazioni –
rimanga a tutti gli effetti a diretto controllo e gestione pubblica.
Nella conferenza stampa del 22 gennaio scorso, CGIL CISL e UIL resero evidente come
questa opzione – da tutti a a parole condivisa e sostenuta – non potesse avere che
un’unica modalità : la costituzione di un nuovo soggetto societario di proprietà pubblica –
unificando quindi le molteplici realtà ed esperienze ad oggi esistenti – al quale conferire
l’affidamento “in house” del servizio.
Un simile progetto può consentire notevoli risparmi gestionali e forti miglioramenti
qualitativi del servizio, del quale i lavoratori vogliono essere parte orgogliosamente
protagonista.
In base alla normativa esistente, qualsiasi defezione o passo indietro non porterebbe ad
alcuna tutela minore per le singole realtà municipali, ma solo all’obbligo di gara per tutti:
con conseguente privatizzazione del servizio.
Facile prevedere come questo, lungi dal migliorare la qualità della raccolta, rischierebbe
solo di minare occupazione e tutele.
In questi mesi, alle parole non sono seguiti tutti i fatti necessari a procedere; anzi, talune
posizioni sono sembrate offrire il destro a manovre dilatorie, che potrebbero aprire varchi
in direzione della privatizzazione.
CGIL CISL UIL tornano dunque a reclamare coerenza; con la sorte dei lavoratori non si
può giocare. Se ci sono nodi da sciogliere, si affrontino senza farne motivo di pericolosi
rinvii.
L’assemblea ATA deve procedere sulla strada dell’Azienda unica ed i singoli Comuni non
possono più traccheggiare sugli altri atti preliminari necessari.
E’ inoltre indispensabile che si proceda, con rapidità, alla richiesta delle proroghe tecniche
per gli affidamenti pubblici ormai vicini alla scadenza: che possono trovare motivazione
proprio nella prossima costituzione del nuovo soggetto unico provinciale.
CGIL CISL UIL – assieme alle categorie coinvolte nel settore – manterranno vigile
l’attenzione sul tema, anche nel prossimo futuro: il 16 dicembre parteciperanno
all’Assemblea come uditori ed un loro presidio ne rammenterà le ragioni ai partecipanti.
Ancona , 13/12/16